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Turismo sostenibile e sport: i giovani tracciano il futuro del Canavese


Nella mattina di martedi 26 novembre si è tenuto ad Agliè un importante evento, moderato da Marzia Vinciguerra, direttrice di Canavese 2030, dedicato alla rivalorizzazione turistica del territorio canavesano tramite un incontro tra la Comunità Europea dello Sport, sostenuta dai cinque comuni canavesani (Agliè, Salassa, Quincinetto, San Giorgio Canavese e Favria ), insieme ai quattro Ambasciatori canavesani dello Sport, e le Scuole

L’augurio è di creare un metodo di lavoro continuativo che favorisca la partecipazione attiva dei giovani al fine di unire nuove proposte ai 30 macro-progetti già definiti da Canavese 2030, mirando ad un sensibile incremento turistico nel nostro territorio entro il 2030 grazie alla condivisione delle proprie qualità enogastronomiche, culturali e sportive

A ribadirlo è stato Fabrizio Gea, Presidente di Canavese 2030, sottolineando il grande risultato ottenuto dal Canavese con un macro-progetto denominato Canavese Bike Land condiviso con la Regione Piemonte, utile nell’incentivare l’attrattiva turistica attraverso la creazione della Ciclovia del Canavese, e il meraviglioso coinvolgimento delle scuole, ringraziando i vari istituti per aver risposto alla call for ideas (chiamata alle idee):una sana competizione dove i migliori progetti sono stati premiati e saranno inseriti in un piano di attuazione con l’intento di realizzarli il prima possibile per il benessere del territorio.

Uno dei temi principali dell’iniziativa è stato il riconoscimento Aces alle Terre del Canavese come “ Comunità Europea dello Sport 2026”. La tavola rotonda, guidata da Andrea Zarusso vice Presidente Esecutivo Canavese, con i quattro sindaci presenti in sala su cinque, mancando il primo cittadino di Favria, è stato un importante momento di riflessione e azione su come le contaminazioni tra discipline diverse possano favorire la rigenerazione del territorio canavesano.

Il titolo di Comunità Europea dello Sport 2026 conferito a Terre del Canavese rappresenta un riconoscimento importante da parte di ACES Europe,l’organizzazione internazionale che promuove lo Sport come strumento di coesione sociale, salute e benessere. Questo riconoscimento valorizza il territorio del Canavese per il suo impegno nella promozione stessa delle attività sportive, grazie a infrastrutture, eventi sportivi e una forte partecipazione delle comunità locali.

Negli ultimi 12 anni è iniziato un percorso in un modo quasi casuale che ha portato ad avere un primo approccio al territorio con il mondo dell’agonismo, nel caso specifico delle corse ciclistiche: a partire dal giro d’Italia femminile. Nel 2014 la tappa ciclistica fu anticipata , prima dell’arrivo in Piazza Castello a Torino, con un percorso che portò a Rivarolo Canavese” – ha subito puntualizzato il Sindaco di Aglié Marco Succi – “ Lì ci fu un vero spartiacque per il Canavese con una grande opportunità data dal ciclismo al turismo canavesano “.

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Lo Sport è un elemento fondamentale per la coscienza sociale del singolo studente insieme al valore familiare e alla scuola “- ha invece sostenuto la Sindaca di Salassa Roberta Blanchetta– “ Sono punti utili a livello sociale che accompagnano la persona a migliorarsi come individuo, seguendo un approccio di inclusione e responsabilità reciproca “.

In sostegno al pensiero evidenziato da Blanchetta, il Sindaco di Quincinetto Angelo Canale Clapetto ha valorizzato la propria comunità in quanto molto vicina al senso di inclusione che lo Sport sa dare. Un punto di riferimento anche per il primo cittadino di San Giorgio Canavese Marco Baudino, consapevole di quanto lo Sport possa coinvolgere e includere generazioni differenti: dai bambini fino ai più anziani.

I quattro sindaci sul palco presentati da Andrea Zarusso dopo l’intervento della mediatrice Marzia Vinciguerra: da sinistra a destra ci sono Roberta Blanchetta, Marco Baudino, Angelo Canale Clapetto e Marco Succio

I quattro ambasciatori sportivi del Canavese

Successivamente, sono intervenuti quattro professionisti del mondo sportivo che hanno saputo portare in alto il nome del Canavese: Gianlorenzo Blengini, Robert Fra , Matteo Della Bordella e Gabriele Casadei.

Non è questione di vivere a Roma o Milano, ma di attitudine “– ha voluto, fin da subito, puntualizzare Blengini, cittadino di Salassa, con una lunga carriera come allenatore di Pallavolo agonistica – “ Non mi sarei mai aspettato di vincere tanto, ma sicuramente sono sempre stato consapevole di quanto desiderassi lavorare nell’ambito sportivoo. Da ragazzo si vuole divenire tutti calciatori, ma poi ti rendi conto di trovare delle alternative : c’è spazio per tutti, ma sta alla propria attitudine trovare il proprio percorso. Ho provato da atleta e poi mi sono spostato da allenatore. Se non ci fossi riuscito, magari sarei diventato un massaggiatore. È importante non demordere per capire ciò che riusciamo ad indossare meglio “.

Il concetto di attitudine e di costanza è stato ripreso anche da Matteo Della Bordella, alpinista e scrittore varese , molto vicino alla sua acquisita comunità di Quincinetto. Difatti, si è sentito subito a casa a Quincinetto con una comunità molto dedita al valore profondo dello Sport.  

Ho trovato in Canavese, precisamente a Quincinetto, una comunità molto vicina al modo in cui mi sentivo. Davanti a me ho le montagne e frequento anche la palestra del paese dove ho fatto molte conoscenze. È proprio grazie allo sport dell’alpismo che ho imparato al valore della determinazione e del sostegno reciproco “- ha puntualizzato Della Bordella – “ Non è sempre fattibile andare oltre i propri limiti, ma è fondamentale avere un’idea e avere il sostegno di persone fidate “.

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Secondo, invece, Robert Fra, allenatore della squadra Italiana di Pesca Sportiva, è fondamentale appassionare sempre di più i giovani nella conoscenza di nuove discipline sportive che possano allargare le proprie vedute come la pesca. C’è un forte bisogno di rinnovamento e sostenibilità per raggiungere nuovi obiettivi all’interno dello Sport.

In conclusione, l’intervento in differita di Gabriele Casadei, vincitore della medaglia d’Argento alle Olimpiadi di Parigi di questo anno, si è soffermato sul grande valore del territorio canavesano per comprendere meglio la propria attitudine e vivere lo Sport nella vita di tutti i giorni. Difatti, nell’opinione di Casadei, lo Sport affina adeguatamente il proprio carattere per affrontare al meglio le sfide quotidiane.

Sicuramente quello che è stato il mio successo, come quello degli altri colleghi, può portare lustro al territorio , magari invogliando persone che non lo conoscono a venire a farci una visita o far qualche sport “- ha aggiunto Casadei, soffermandosi sulle opportunità che offre il territorio – “ Infatti, in particolare, Candia, ma anche l’intero Canavese si presta molto bene agli sport outdoor vista l’abbondanza di laghi , boschi, percorsi in camminata o per le mountain bike “.

 La locandina dell’evento e la mediatrice sul palco Marzia Vinciguerra

Il coinvolgimento con le Scuole :Menzioni e Premiazioni

Nella parte conclusiva, sono avvenute le varie menzioni e premiazioni agli istituti che hanno partecipato alla Call for ideasIl vincitore in assoluto è stato l’Istituto Ubertini di Caluso con “ Le perle del Canavese” . Si è posto, difatti, come modello virtuoso di sostenibilità e innovazione,capace di mettere in rete le risorse del territorio e di promuovere una fruizione responsabile e inclusiva.

I vincitore dell’evento 

Il secondo posto, invece, è andato all’Istituto F. Faccio” di Castellamonte per il progetto “Museo Diffuso” con il quale la scuola ha voluto evidenziare una certa sinergia tra presente e futuro, arte e territorio, creando un’esperienza integrata che stimola il dialogo tra discipline e promuovendo l’identità del Canavese come laboratorio culturale aperto e vivo.

La premiazione dei secondi qualificati   

Il terzo classificato è stato il progetto “ #IVREA&COSTOSTENIBILE “ del Liceo “C.Botta” di Ivrea: un’iniziativa che unisce tradizione e innovazione con la creazione di un festival eco-sostenibile dedicato ai prodotti enogastronomici del territorio, all’importanza dell’attività sportiva e del benessere psicofisico dell’individuo.

La premiazione dei terzi qualificati 

Per quanto riguarda le menzioni speciali, la prima è avvenuta nei confronti di due progetti portati rispettivamente dall’Istituto “Aldo Moro” di Rivarolo Canavese e l’Istituto “ A.Olivetti” di Ivrea. L’Istituto di Rivarolo ha portato il progetto “PROGRAMMO…QUINDI LAVORO” , mentre l’Olivetti di IvreaUN ROBOT UMANOIDE AL SERVIZIO DEL TERRITORIO” .

Entrambi i progetti si sono distinti per l’approccio collaborativo nella sua progettazione di squadra, che unisce competenze multidisciplinari con un obiettivo chiaro: sviluppare robot capaci di rispondere alle esigenze del territorio e delle comunità locali.

La seconda menzione speciale è andata a “IVREA TOMORROW” del liceo Classico “ A.Botta” di Ivrea. A cuore del progetto, c’è stato l’integrazione armoniosa del fiume Dora Baltea, trasformato in un produttore di energia elettrica grazie all’uso di turbine cinetiche. Questa soluzione tecnologica avanzata non solo rispetta il contesto naturale,ma lo valorizza, offrendo un modello virtuoso di sostenibilità e innovazione.

Solamente i tre istituti classificati hanno vinto una determinata quota in base alla loro classifica. Quei fondi saranno dati direttamente alle scuole che dovranno reinvestirli nel modo più utile per la propria sede. Per di più, l’istituto che ha raggiunto il primo posto avrà l’opportunità di essere ospitato nel programma televisivo su Rai 2La fisica dell’Amore” condotto dal professore di Fisica Vincenzo Schettini.

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Un evento che riaccende il valore sportivo e culturale del nostro territorio grazie alla coesione sociale tra varie comunità diverse per un unico obiettivo: la condivisione del nostro patrimonio territoriale rivolto a chi ancora non lo conosce.

Il momento finale dell’evento con le premiazioni 





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