I visitatori a Salerno ci sono e ci saranno anche quest’anno.
Anche se, dalla Puglia all’Emilia Romagna, la richiesta dei tour operator e delle agenzie che da anni lavorano con e per Luci d’Artista, è più o meno univoca: ridurre le tariffe per la sosta dei bus e rinnovare il parco delle installazioni luminose che rischia di essere ripetitivo, in particolare in considerazione del fatto che ormai, il format di successo figlio della visione dell’attuale presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, è stato adottato da tantissime altre grandi città e piccoli centri.
Dalla pugliese Dany Blu viaggi, infatti, spiegano chiaramente che «la risposta è ancora molto buona, perché ci sono tante persone, coppie, famiglie con bambini, che apprezzano l’iniziativa e si prenotano per i nostri tour giornalieri. Verremo anche questa domenica e siamo certi che i nostri clienti resteranno soddisfatti. Però sono due le cose che vorrei evidenziare per il futuro: i costi per i bus sono diventati eccessivi e questo non è certo uno stimolo per venire a Salerno. L’altro elemento è la qualità delle installazioni artistiche, che, in particolare negli ultimi anni, cambiano location ma alla fine sono sempre le stesse. Alla lunga, se non si interviene con un restyling, questo rischia di avere delle serie ripercussioni sui flussi».
La Montanari tour di Rimini è una di quelle realtà che, dopo essere stata protagonista per anni dell’evento, quest’anno, almeno per il momento, non ci sarà: «Ci troviamo a Rimini dove ormai tante cittadine si sono attrezzate con le luminarie e soprattutto con i mercatini. Quindi i nostri clienti preferiscono restare in zona. Almeno per il momento non abbiamo avuto richieste. Non saprei ipotizzare cosa accadrà nelle prossime settimane».
Buona la risposta da Lucca, come conferma la Ottavio viaggi: «Abbiamo in cartellone quasi quattro date e sono tutte sold out – raccontano – Noi proponiamo la formula del week end e funziona anche perché molti ne approfittano per visitare i siti di interesse storico-artistico di Salerno città e i suoi dintorni, da Paestum alla costiera amalfitana».
Idem per l’Abruzzo: «Non c’è stato il boom degli anni scorsi – sottolinea Luigi Bianchi di Bianchi tour, agenzia di Avezzano – perché ormai la concorrenza si è fatta spietata. Anche Gaeta e Viterbo si sono attrezzate con una serie di manifestazioni natalizie che piacciono al pubblico. Salerno, comunque, continua ad avere il suo appeal e chi arriva in occasioni delle Luci poi ci ricontatta per tornare in estate alla scoperta della costiera amalfitana, dove probabilmente riscontriamo un maggiore interesse. Siamo venuti il primo dicembre per un viaggio di un giorno. Torneremo sicuramente durante lo svolgimento della manifestazione».
Moltissimi, in particolare dal Nord Italia, richiedono principalmente il tour dei presepi di Napoli, che resta la capitale indiscussa del turismo natalizio. Tutto sommato, però, Salerno regge bene, grazie soprattutto alla presenza di tanti provenienti da Puglia, Lazio, Calabria, con un incremento, rispetto a un anno fa, degli stranieri. Al momento la maggior parte dei turisti che approdano a Salerno lo fa per un giorno. Sono ancora pochi quelli che prenotano week end o soggiorni più lunghi, ma stando agli addetti ai lavori il trend è destinato a invertirsi a partire dall’Immacolata, quando tutti si aspettano il sold out nelle strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere. Qualche eccezione non manca: un gruppo di sei siciliani è arrivato sabato e resterà fino al week end: «Non eravamo mai stati a Salerno – racconta Emilia Carratù – e siccome siamo in pensione abbiamo deciso di dedicarci questa coccola. Le Luci sono belle, la città è gradevole, pulita ed accogliente. Il centro storico è molto suggestivo e si mangia anche bene. Inoltre i dintorni sono fantastici. Seppure sia inverno e faccia freddo, la costiera amalfitana ha sempre il suo fascino. Nei prossimi giorni visiteremo Paestum e Pompei e naturalmente faremo una lunga sosta a Napoli per vivere la magia del Natale a San Gregorio Armeno».
Il punteggio migliore va ai b&b: «C’è un ottimo rapporto qualità-prezzo e questo può sicuramente rappresentare un vantaggio per il turismo. Speriamo che non ci sia un aumento, come si è verificato in altre città che sono diventate inavvicinabili».
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