Lo sviluppo sostenibile è la strategia scelta dal governo polinesiano e da Tahiti Tourism per tutelare una realtà molto fragile.
«Ogni 5 anni le Isole di Tahiti definiscono una strategia di sviluppo coinvolgendo il governo, professionisti del settore e la popolazione. – spiega infatti Jean Marc Mocellin, ceo di Tahiti Tourism – Abbiamo fatto questa indagine tra il 2020 e il 2022, nel difficile periodo del Covid, quando tutti hanno compreso cosa significhi lavorare senza il turismo e che non è possibile continuare a svilupparsi e a crescere. La Polinesia non è mai stata una destinazione per il turismo di massa.
Nel 2019 abbiamo avuto 36mila turisti: quanti, cioè, visitano Venezia in 3 giorni o Barcellona in 2. Le isole di Tahiti sono 180, in un’area vasta quanto l’Europa. Anche se siamo molto lontano da un turismo di massa, abbiamo voluto capire come svilupparci nel modo migliore guardando a un turismo sostenibile. Innanzitutto il team del ministero del turismo è stato formato sul tema da esperti del Gstc, il Global Sustainable Tourism Council. Il Council è un riferimento internazionale nei criteri di sostenibilità: fornisce criteri relativi alla destinazione, agli alloggi e alle diverse attività proposte ai visitatori e rilascia certificazioni autorevoli sugli standard delle strutture di accoglienza.
È stato il nostro grande impegno nel 2023, ora stiamo mettendo a punto un piano d’azione concreto per i prossimi 2 anni: realizzeremo con il Gstc un audit per comprendere quale debba essere l’impegno a tutela della destinazione e a che punto siamo, in cosa dobbiamo migliorarci. Valuteremo poi quale sia l’impronta di carbonio di tutta la Polinesia Francese. Abbiamo anche fatto un importante sondaggio tra la popolazione per capire quale sia la percezione del turismo e del suo sviluppo: hanno partecipato oltre 4000 persone in tutto l’arcipelago. Adesso sappiamo esattamente quali isole vogliano svilupparsi e con quale tipo di turismo: piccole guest-house, grandi strutture alberghiere di lusso o scali crocieristici: 8 polinesiani su 10 sono favorevoli a uno sviluppo sostenibile dell’arcipelago. Abbiamo incontrato i responsabili del governo e ci siamo chiesti come sviluppare il settore dell’accoglienza nei prossimi 5/10 anni.
Se in passato si investiva soprattutto su Bora Bora e Tahiti, oggi è stato fatto un inventario su tutta la terra emersa disponibile dell’arcipelago. In accordo con le richieste della popolazione programmeremo lo sviluppo per il futuro. Naturalmente, secondo i criteri della sostenibilità, abbiamo fatto un sondaggio anche sulla soddisfazione dei visitatori. La Polinesia francese non si limita a parlare di Sostenibilità. Prevediamo azioni concrete insieme con i nostri partner. Infine, per quanto riguarda i prezzi, voglio ricordare che sono alti non perché vogliamo essere cari, ma perché la domanda è alta e l’offerta è ridotta. Credo sia giusto proteggere la nostra destinazione nella sua unicità».
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«Ogni 5 anni le Isole di Tahiti definiscono una strategia di sviluppo coinvolgendo il governo, professionisti del settore e la popolazione. – spiega infatti Jean Marc Mocellin, ceo di Tahiti Tourism – Abbiamo fatto questa indagine tra il 2020 e il 2022, nel difficile periodo del Covid, quando tutti hanno compreso cosa significhi lavorare senza il turismo e che non è possibile continuare a svilupparsi e a crescere. La Polinesia non è mai stata una destinazione per il turismo di massa.
Nel 2019 abbiamo avuto 36mila turisti: quanti, cioè, visitano Venezia in 3 giorni o Barcellona in 2. Le isole di Tahiti sono 180, in un’area vasta quanto l’Europa. Anche se siamo molto lontano da un turismo di massa, abbiamo voluto capire come svilupparci nel modo migliore guardando a un turismo sostenibile. Innanzitutto il team del ministero del turismo è stato formato sul tema da esperti del Gstc, il Global Sustainable Tourism Council. Il Council è un riferimento internazionale nei criteri di sostenibilità: fornisce criteri relativi alla destinazione, agli alloggi e alle diverse attività proposte ai visitatori e rilascia certificazioni autorevoli sugli standard delle strutture di accoglienza.
È stato il nostro grande impegno nel 2023, ora stiamo mettendo a punto un piano d’azione concreto per i prossimi 2 anni: realizzeremo con il Gstc un audit per comprendere quale debba essere l’impegno a tutela della destinazione e a che punto siamo, in cosa dobbiamo migliorarci. Valuteremo poi quale sia l’impronta di carbonio di tutta la Polinesia Francese. Abbiamo anche fatto un importante sondaggio tra la popolazione per capire quale sia la percezione del turismo e del suo sviluppo: hanno partecipato oltre 4000 persone in tutto l’arcipelago. Adesso sappiamo esattamente quali isole vogliano svilupparsi e con quale tipo di turismo: piccole guest-house, grandi strutture alberghiere di lusso o scali crocieristici: 8 polinesiani su 10 sono favorevoli a uno sviluppo sostenibile dell’arcipelago. Abbiamo incontrato i responsabili del governo e ci siamo chiesti come sviluppare il settore dell’accoglienza nei prossimi 5/10 anni.
Se in passato si investiva soprattutto su Bora Bora e Tahiti, oggi è stato fatto un inventario su tutta la terra emersa disponibile dell’arcipelago. In accordo con le richieste della popolazione programmeremo lo sviluppo per il futuro. Naturalmente, secondo i criteri della sostenibilità, abbiamo fatto un sondaggio anche sulla soddisfazione dei visitatori. La Polinesia francese non si limita a parlare di Sostenibilità. Prevediamo azioni concrete insieme con i nostri partner. Infine, per quanto riguarda i prezzi, voglio ricordare che sono alti non perché vogliamo essere cari, ma perché la domanda è alta e l’offerta è ridotta. Credo sia giusto proteggere la nostra destinazione nella sua unicità».
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[post_content] => L’atmosfera natalizia avvolge tutta Budapest, che fino a gennaio si trasforma in una città incantata, perfetta sia per trascorrere un weekend romantico, regalarsi una fuga tra amici o vivere una vacanza in famiglia.
Con i suoi iconici mercatini natalizi colmi di prodotti artigianali e delizie tradizionali, le luci colorate e un intrattenimento unico, Budapest promette un’esperienza immersiva che unisce cultura, storia e divertimento.
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A pochi minuti a piedi, piazza Vörösmarty, fino al 31 dicembre, ospita un altro mercatino natalizio che esalta l’artigianato ungherese e i sapori locali, come il dolce tipico Kürtöskalács, che si riconosce per la sua caratteristica forma di cannolo, offrendo un ambiente accogliente per una passeggiata rilassante. Alle celebrazioni tradizionali, si aggiunge l’imperdibile Városháza Park: un vivace spazio con stand gastronomici e attività per famiglie, ideale per chi desidera scoprire le novità della città in un’atmosfera festosa e coinvolgente. Per un ulteriore tocco magico al soggiorno ungherese, dall’11 dicembre al 15 gennaio 2025 l’Isola Margherita ospita il Lumina Park: un’installazione luminosa che crea un percorso incantato, ideale per una passeggiata serale.
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[post_content] => Il 97% delle navi da crociera nel mondo è costruito in Europa, più della metà in Italia. Non può quindi stupire più di tanto scoprire che nel Vecchio continente l’industria crocieristica genera ogni anno complessivamente 55,3 miliardi di euro e 400 mila posti di lavoro, di cui circa un quarto in Italia (14,7 miliardi e quasi 100 mila posti di lavoro). È quanto emerge dal rapporto Made in Europe diffuso oggi da Clia, associazione internazionale delle compagnie, secondo cui nei prossimi 12 anni nei cantieri europei verranno costruite 72 delle 76 navi da crociera del mondo (il 97%), di cui 40 solo in Italia (il 52,6%).
Secondo lo studio, la crocieristica rappresenta inoltre l’80% del valore degli ordini di navi commerciali per i cantieri europei e coinvolge aziende in tutta la catena del valore: dai fornitori delle piastre d’acciaio per lo scafo alle attrezzature di bordo ad alta tecnologia, fino all’allestimento degli interni. Oltre l’80% delle forniture utilizzate dai cantieri Meyer Werft proviene per esempio da aziende europee; una nave costruita dagli Chantiers de l’Atlantique a Saint-Nazaire, in Francia, è composta quasi interamente da materiali europei (dalla Francia il 70%, dal resto d’Europa il 28%), mentre Fincantieri in Italia conta 10 mila dipendenti propri ma genera almeno altri 90 mila posti di lavoro. Inoltre, i rapporti tra imprese fornitrici e compagnie tendono a stabilizzarsi nel tempo. In Grecia, delle 110 aziende fornitrici della Panhellenic Ship Suppliers & Exporters Association, 90 supportano le navi da crociera da più di 20 anni.
“L’Europa è leader mondiale nella costruzione di navi complesse e innovative e la crocieristica è parte fondamentale di questo cluster industriale – sottolinea Samuel Maubanc, direttore generale Clia Europa -. Un settore motore di innovazione, che investe oggi in nuove tecnologie e nuove soluzioni energetiche sostenibili applicabili in futuro a tutto il settore marittimo”.
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[post_content] => Artigiano in Fiera, la più importante manifestazione internazionale dedicata all’artigianato, è in scena fino all’8 dicembre a Fieramilano Rho. Quest’anno la fiera conta 2.800 stand espositivi provenienti da 90 Paesi dislocati in 8 padiglioni. Dall’abbigliamento al design, dall’arredo agli accessori, dai gioielli agli alimenti, passando dai prodotti per la salute, il benessere e il tempo libero, Artigiano in Fiera è una “piazza” innovativa nata per esaltare la bellezza e il valore delle arti e dei mestieri, dove poter fare acquisti originali, autentici e di qualità attenti alla filiera e rispettosi dell’ambiente.
“Con la loro capacità di innovare e adattarsi, le micro e piccole imprese rappresentano non solo il motore dell’economia italiana ma anche un patrimonio culturale inestimabile” ha commentato Antonio Intiglietta, Presidente Ge.Fi. Gestione Fiere Spa -. Artigiano in Fiera va ben oltre l’esposizione di prodotti artigianali: è l’affermazione del saper fare come espressione della creatività umana. Con il tema di quest’anno “Essere artigiano è una scelta di vita” vogliamo sottolineare l’importanza di un approccio consapevole e sostenibile alla produzione, che valorizzi le tradizioni locali e promuova uno stile di vita più autentico”.
L’inaugurazione di questa edizione è avvenuta alla presenza di numerosi ospiti tra cui Daniela Santanchè, Ministro del Turismo, Carlo Bonomi, Presidente Fiera Milano Spa, Alessia Cappello, Assessora Sviluppo Economico e Politiche del Lavoro Comune di Milano, Enrico Brambilla, Presidente Comitato Direttivo Artigiano in Fiera, Giuseppe Valditara, Ministro dell’Istruzione e del Merito e Attilio Fontana, Presidente Regione Lombardia.
La cerimonia di apertura si è svolta prima nell’area espositiva dell’Arabia Saudita, Paese dell’Anno per il Medio Oriente alla presenza di Sua Altezza il Principe Faisal bin Sattam AlSaud, Ambasciatore del regno dell’Arabia Saudita in Italia, di Mayada Badr, CEO Saudi Culinary Arts Commission e di Sumaya Al-Solaiman CEO Architecture and Design Commission e, a seguire, nel padiglione dell’Algeria, Paese dell’Anno per l’Africa rappresentato da Houria Meddahi, Ministra del Turismo e dell’Artigianato d’Algeria.
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Quest’anno grazie alla presenza di ben 456 aziende (di cui 157 nuovi espositori) provenienti dall’Italia (che ne conta più di 300) e dall’estero la manifestazione propone una dimensione del “vivere bene” con la presentazione di produzioni artigianali di prodotti biologici, vegani, di montagna e senza glutine. Oltre ai tanti produttori e botteghe artigianali, ad accogliere i visitatori ci saranno 28 Ristoranti e 19 Luoghi del Gusto.
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[post_content] => L’obiettivo è garantire conformità alla nuova normativa. La Regione Liguria sta adottando tutte le misure necessarie per agevolare l’adeguamento da parte delle strutture ricettive e delle locazioni turistiche alla nuova normativa che entrerà in vigore il 1° gennaio 2025.
«I nostri uffici – commenta Luca Lombardi, assessore al Turismo – hanno già inviato una comunicazione massiva ai locatori, fornendo indicazioni chiare sugli obblighi e semplificando le procedure per ottenere il Codice Identificativo Nazionale (Cin)».
«Si tratta – prosegue Lombardi – della prosecuzione di un percorso che Regione Liguria ha intrapreso da tempo e che porta avanti con determinazione, e che ha come obiettivo quello di rafforzare la sicurezza e promuovere una maggiore trasparenza nel settore turistico».
La Regione ha inoltre avviato un confronto diretto con i territori: «È fondamentale coinvolgere Comuni, associazioni di categoria e stakeholder locali per garantire un adeguamento efficace e condiviso – aggiunge Lombardi – L’obiettivo è costruire un sistema che non sia solo rispettoso della legge, ma che contribuisca a valorizzare e qualificare il nostro turismo».
«L’introduzione del Cin – conclude l’assessore al Turismo – rappresenta uno strumento cruciale per combattere l’abusivismo e migliorare la competitività dell’offerta turistica. La Liguria è sempre stata un modello di riferimento nel settore: siamo stati i primi in Italia a introdurre il codice Citra (Codice identificativo turistico regionale appartamenti) per le locazioni turistiche, un passo importante che oggi si integra perfettamente con il nuovo quadro normativo».
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[post_content] => Feste di Fine anno nelle casette in pietra di Borgotufi, l’albergo diffuso di Castel del Giudice (IS), che disegnano il profilo di un borgo ritrovato nel cuore dell’Appennino abruzzese-molisano.
Per chi non rinuncia a tenersi in forma anche durante le vacanze, la palestra Suite Gym sarà il luogo ideale per provare un concept di fitness rivoluzionario con tecnologia d’avanguardia, programmi personalizzati e personal trainer qualificati. Un moderno ascensore esterno in corten faciliterà gli spostamenti dalla parte bassa del borgo verso la sala meeting, mentre il nuovo parcheggio sotterraneo consentirà di accedere in albergo diffuso in maniera più comoda e discreta.
Tante sono le attività esperienziali pensate sia per adulti che per bambini che per gli amici a quattro zampe che si possono fare durante tutto il periodo festivo ed invernale approfittando del paesaggio imbiancato: trekking in Alto Molise da Prato Gentile fino alla vetta a 1746 metri di altitudine di Monte Campo a Capracotta, oppure alla scoperta delle sorgenti di Acqua Sulfurea di Castel del Giudice, ciaspolate diurne o all’imbrunire nei suggestivi boschi degli abeti soprani di Pescopennataro e nelle faggete montane di Capracotta, patria dello sci di fondo. Imperdibile l’appuntamento con il tour guidato del 14 dicembre 2024 alla scoperta della ‘Ndocciata di Agnone, il rito del fuoco più grande del mondo con tappa alla Pontificia Fonderia Marinelli.
Un soggiorno a Borgotufi è anche occasione per rilassarsi nel centro benessere con vista panoramica sull’Appennino.
Con la proposta Natale e Benessere al Borgo, è incluso il pernottamento con ricca colazione con prodotti tipici ed artigianali del territorio, cena della Vigilia e pranzo di Natale, un massaggio corpo all’arancia e cioccolato da 25 minuti per una persona, un percorso benessere completo di 120 minuti a persona.
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[post_content] => La Polinesia Francese è meraviglia. Atolli e spiagge bianche e una natura lussureggiante adatta a percorsi di scoperta: tra trekking e cultura.
Un arcipelago adatto a tutti, coppie, famiglie e amici, grazie a un’offerta variegata, dove alternare gli sport da vivere nelle acque cristalline al viaggio in una cultura millenaria che rende il triangolo polinesiano un luogo dalla ricca valenza religiosa, abitato da un popolo che racconta la sua storia con i tatuaggi. Di generazione in generazione.
«Per le Isole di Tahiti il 2023 è stato un anno record nei numeri e quest’anno sta andando ancora meglio. – afferma Jean Marc Mocellin, ceo di Tahiti Tourisme – Noi dipendiamo in gran parte dal mercato americano e normalmente quando ci sono le elezioni i viaggiatori americani diminuiscono dal 20 al 50%. Quest’anno non è stato così. Molto positivo il dato relativo alle prenotazioni dall’Italia per i prossimi 6 mesi, che è cresciuto del 63% rispetto all’anno scorso. Questo mostra una ricrescita dell’interesse da parte del mercato italiano per le Isole di Tahiti. L’Italia è sempre stata il nostro terzo mercato dopo gli Stati Uniti e la Francia. Dopo il covid c’è stato un rallentamento, ma adesso le cose stanno ripartendo e confidiamo che l’anno prossimo riprenda la sua posizione nel ranking. Insieme con i responsabili di diversi hotel e resort, con la linea aerea di bandiera Air Tahiti Nui e con le interessanti proposte di escursione sul territorio di Mario Safari Moorea stiamo percorrendo l’Europa per incontrare la stampa e il mondo del trade. – prosegue Mocellin – Riscontriamo un interesse che va oltre il mercato dei viaggi di nozze.
Gli honeymooners sono un target sempre molto importante per la destinazione, ma oggi tanti viaggiatori scelgono la cultura e le esperienze nella natura, oltre a mixare le opzioni di accomodations. Passano da un hotel di lusso a una guest-house e visitano l’arcipelago con yacht-charters e crociere.
Proprio riguardo alle crociere abbiamo delle regole molto precise: le 5 compagnie che navigano nell’area delle Isole di Tahiti hanno navi che possono ospitare fino a 300 persone e sono basate a Tahiti. Proponiamo ai visitatori di volare sull’isola con Air Tahiti Nui, fare una crociera, anche in catamarano o yacht-charter e raggiungere l’isola prescelta. È un modo fantastico per scoprire la Polinesia francese.
Il turismo sta cambiando. – aggiunge il ceo – Ci sono sempre più famiglie: nonni con figli e nipoti che viaggiano insieme e tanti gruppi di amici. Le Isole di Tahiti sono anche una destinazione lgbtq-friendly. Siamo inoltre molto consapevoli rispetto al tema della sostenibilità: per avere uno sviluppo responsabile realizziamo azioni concrete con il governo e interpelliamo la popolazione per comprendere le esigenze di ciascuna isola. Voglio sottolineare che la caratteristica unica della Polinesia francese è l’accoglienza genuina della sua gente: è ciò che colpisce il 90% dei nostri ospiti. La ricchezza di Tahiti è la sua gente. Per questo chi scopre le nostre isole vuole tornare e il 20% di viaggiatori lo fa».
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[post_content] => Una serie di fotografie di Ancona e del mondo intero distribuite su 14 pannelli posizionati nella centralissima zona della città marchigiana di viale della Vittoria. E’ la nuova iniziativa Best photos from the World organizzata da Go World, con la partecipazione dell’associazione fotografica Mascherone, giunta a 40 anni di storia, e con il patrocinio del comune. Il programma prevede ben sette mostre differenti che si snoderanno nella medesima location fino a settembre 2025: in occasione dell’ultima tranche (dal 1° al 30 settembre) verrà in particolare esposta una selezione delle immagini più significative tra quelle delle mostre precedenti.
L’esposizione presenta immagini di alcuni luoghi del mondo di particolare attrattiva, fotografati da professionisti che hanno collaborato con National Geographic e da fotografi locali, con l’obiettivo di realizzare una mostra che non sia solo per pochi appassionati o professionisti, chiusa in musei o sale espositive, ma un evento aperto e facilmente accessibile a chiunque, dove anche le persone di passaggio (cittadini, turisti, croceristi) possano fermarsi, ammirare e riflettere.
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[post_content] => In occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità, indetta dalle Nazioni Unite dal 1981, il CAMeC – Centro d’Arte Moderna e Contemporanea della Spezia, riconsegnato al pubblico il 5 ottobre con una veste rinnovata frutto della sinergia tra Comune e Fondazione Carispezia, aderisce alla iniziativa, che per il 2024 propone il tema Amplificare la leadership delle persone con disabilità per un futuro inclusivo e sostenibile.
È l’occasione per visitare la nuova Accessibility Room, frutto di un importante progetto autonomo, per il quale nel 2022 il Comune della Spezia si è aggiudicato il bando PNRR relativo alla “Rimozione delle barriere fisiche e cognitive in musei, biblioteche e archivi per consentire un più ampio accesso e partecipazione alla cultura”. L’obiettivo di ampliare la comunicazione del proprio patrimonio, offrendo a tutti la possibilità di incontrarlo e comprenderlo in autonomia, ha appunto guidato l’intervento sviluppato dal CAMeC in questo ambito.
«La città della Spezia è orgogliosa di celebrare la Giornata internazionale delle persone con disabilità – commenta il sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini – rendendo disponibile per le visite la nuova Accessibility Room all’interno del CAMeC, uno spazio esclusivamente dedicato alle persone con disabilità. Questo progetto, realizzato grazie al bando PNRR vinto nel 2022, rappresenta un passo concreto verso l’eliminazione delle barriere fisiche e cognitive nei luoghi della cultura, rendendo il nostro patrimonio più accessibile a tutti. Il rinnovamento del CAMeC, frutto della preziosa collaborazione con la Fondazione Carispezia, ha trasformato il nostro Centro d’Arte Moderna e Contemporanea in un luogo ancora più accogliente e inclusivo. Questo grande lavoro di sinergia è motivo di orgoglio per la città e un esempio di come l’arte possa essere uno strumento per promuovere partecipazione e inclusione».
L’intervento ha visto la realizzazione di un nuovo allestimento e la dotazione di strumenti aggiuntivi dedicati alla completa accessibilità e fruizione dei contenuti del museo: un portale web e una nuova funzionale APP specificatamente fruibili da parte delle diverse abilità, una postazione multimediale introduttiva, posta all’ingresso, la apposizione di segnali tattili plantari in prossimità delle scale e dei servizi, la realizzazione della nuova Accessibility Room, con il progetto Vedere ad occhi chiusi: percorso tattile per tutti.
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