La coalizione punta ad arrivare alle designazioni entro fine anno dopo il rinvio obbligato dalle fibrillazioni interne alla maggioranza delle ultime settimane.
Ancora una volta Fratelli d’Italia si prepara ad agguantare la fetta più sostanziosa della torta. Questa volta nella partita delle nomine regionali: dall’Edisu, l’ente per il diritto allo studio, all’Atc di Torino, l’agenzia per le case popolari.
Va da sé: i rapporti di forza nella coalizione di centrodestra all’indomani delle ultime elezioni regionali sono cambiati rispetto a cinque anni fa. L’azionista di maggioranza della giunta Cirio non è più la Lega, che dovrà farsene una ragione, a dispetto delle fibrillazioni delle ultime settimane. E, in più, c’è da tenere conto anche della lista civica del governatore, che è la seconda forza politica della coalizione.
Da qui alla fine dell’anno, la maggioranza al governo del Piemonte conta di mettere mano alla prima infornata di nomine, una partita su cui la tensione tra gli alleati (soprattutto dalla parte dei leghisti) è alle stesse. Non a caso, l’altro giorno il presidente Alberto Cirio ha fatto appello all’unità e alla responsabilità davanti ai prossimi dossier, dal bilancio alla legge sulla qualità dell’aria, fino – appunto – alle nomine.
È evidente a tutti – anche se fa parte del gioco della politica affermare il contrario – che il partito di Matteo Salvini dovrà rinunciare a un certo numero di caselle rispetto al 2019. La perdita più dolorosa, dal punto di vista dei leghisti, sarebbe proprio quella dell’Edisu, la cui presidenza cinque anni fa era stata affidata ad Alessandro Sciretti. Per quella poltrona la vicepresidente della Regione, nonché assessora all’Istruzione, la meloniana biellese Elena Chiorino, avrebbe già fatto valere il proprio diritto di prelazione, a favore (si dice) dell’ex direttore della Formazione professionale della Regione Lombardia, Giovanni Bocchieri.
Alla Lega non resterà, insomma, che accontentarsi della riconferma di Paolo Caviglia all’ente delle case popolari del Piemonte Sud, mentre sembra inevitabile che Forza Italia perda la presidenza dell’Atc Torino, attualmente affidata a Emilio Bolla. Anche in quest’ultimo caso, la casella è stata prenotata da Fratelli d’Italia per Maurizio Pedrini, fedelissimo dell’assessore alle Politiche sociali Maurizio Marrone.
Oggi, al termine della seduta del Consiglio regionale, a Palazzo Lascaris, i capigruppo del centrodestra si riuniranno per entrare nel merito delle scelte, a partire dall’algoritmo messo in piedi dal meloniano Carlo Riva Vercellotti, che dà un peso a ogni ente o società partecipata della Regione, in una sorta di Manuale Cencelli 4.0.
L’intenzione dei vertici della coalizione è quella, appunto, di accelerare, per arrivare alle designazioni entro la fine dell’anno, dopo il rinvio obbligato dalle fibrillazioni interne alla maggioranza delle ultime settimane.
Così, mentre pare che Alessandro Sciretti debba dire addio all’Edisu ed Emilio Bolla all’Atc, altri si preparano a fare il loro ingresso nella galassia dei consigli di amministrazione di nomina regionale. I candidati a ricoprire uno dei 168 incarichi per cui si deve decidere sono 1.214 tra professionisti: docenti universitari, professionisti e molti politici che non ce l’hanno fatta a essere eletti e che ora sperano in un incarico di sottogoverno.
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