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Quanto costa la settimana bianca in Italia? Ecco tutti i prezzi da Bormio a Cortina


Gli aumenti non sono quelli degli scorsi anni ma restano comunque sensibili. L’ultima edizione dell’inchiesta di Altroconsumo sui costi della cosiddetta settimana bianca spiega che i prezzi non accennano a raffreddarsi. Per 8 giorni, dunque 7 notti, a cavallo di Capodanno servono 3.125 euro a testa, il 14% in più rispetto a un anno fa. La ricerca ha preso in considerazioni i costi del viaggio andata e ritorno, dello skipass (fra l’altro per soli 5 giorni) e del pernottamento in hotel 3 stelle o b&b. Mancano dal bilancio voci che naturalmente spingerebbero ancora più in alto il conto: i pasti (magari il cenone di Capodanno) e altri costi extra come l’eventuale noleggio dell’attrezzatura da sci, anche parziale. L’indagine mette a confronto quella settimana con un’altra che, per quanto ancora in alta stagione, consentirebbe in teoria risparmi significativi. Cioè quella di Carnevale, dal primo all’8 marzo 2025.

A Carnevale si risparmia

I calcoli sono stati effettuati prendendo in esame nove tra le mete sciistiche più ambite, scoprendo – senza troppe sorprese, in realtà – che a Carnevale la spesa risulta spesso di gran lunga inferiore. Livigno è la località con la differenza più ampia: una settimana a Carnevale invece che a Capodanno consente di abbattere l’esborso di oltre la metà, cioè da 4.233 euro si scende a 2.026 euro, uno scarto del 109%. Il risparmio è inferiore dove i costi sono già più bassi. È Tarvisio, infatti, la località dell’indagine dove la convenienza a Carnevale è di portata minore, appena 329 euro (da 1.724 euro si scende a 1.395).

Se la settimana bianca di Capodanno è rincarata in dodici mesi del 14%, come se la passa quella di Carnevale? Il calcolo è presto fatto: il confronto dei costi tra le sette località alpine in comune con il campione dello scorso anno rivela che nel 2025 l’incremento è stato in media del 5% (da 1.801 a 1.904 euro). Ma ci sono località dove gli aumenti sono a doppia cifra, per esempio Cortina (+11%) e Madonna di Campiglio (+10%). Tuttavia, c’è anche un’eccezione: il miracolo avviene a Champoluc, dove si assiste a un calo dei costi del 3% (da 1.817 a 1.754 euro).

Che cosa costa così tanto

Sul costo totale del soggiorno a pesare di più, cioè per oltre il 60%, sono le spese di pernottamento. E la vacanza sulla neve non fa certo eccezione, anche se a quella voce fa concorrenza la spesa altrettanto pesante per lo skipass. Per dormire sette notti nel periodo di Carnevale bisogna mettere in conto 1.650 euro per Madonna di Campiglio e 1.467 euro per Cortina. Gli alloggi più economici si possono trovare a Tarvisio (851 euro) e Bormio (1.014 euro). Rispetto allo scorso anno, si registra un aumento medio del 6,7%, con punte superiori al 15% a Cortina, Campiglio e Tarvisio. Quasi invariati i prezzi a Vigo di Fassa (+0,8) e contenuto l’incremento a Bormio (+2,1%). L’eccezione stavolta è Champoluc, dove le tariffe fortunatamente scendono in un anno di quasi il 9%.

Anche quest’anno i prezzi degli skipass sulle nostre montagne sono leggermente aumentati, ma nel futuro (non troppo lontano) una giornata sulla neve potrebbe avere costi inavvicinabili, almeno per la maggior parte di noi. E già si promuovono pacchetti per sciare – a prezzo conveniente – in Bulgaria, o in Kazakistan

Se scegli un B&B

I b&b possono essere una soluzione per risparmiare qualcosa, anche se non sempre. Come dimostra il caso di Vigo di Fassa, dove è per l’appunto tra gli hotel che l’associazione ha registrato i prezzi più bassi: 17% meno dei b&b. In tutte le altre località la bilancia pesa però a favore di quest’ultimi, scegliendo i quali si taglia la spesa in media del 40%. Gli hotel costano infatti quasi il doppio a Champoluc e il 73% in più a Livigno mentre lo scarto minore è a Bormio (+16%). Il consiglio degli esperti di Altroconsumo è quello di effettuare sempre un controllo incrociato tra le offerte presenti nelle piattaforme online di prenotazione o confronto (Booking, Trivago e così via) e quelle sul sito ufficiale delle strutture ricettive, dal momento che queste ultime sempre più spesso preferiscono offrire pernottamenti a prezzi inferiori invece di pagare la commissione agli intermediari. Un consiglio che in realtà è buono sempre, per ogni viaggio.

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Quanto costano gli Skipass in Italia

Capitolo skipass. Quest’anno il titolo giornaliero nei periodi di alta stagione costa per un adulto mediamente il 4,1% in più rispetto a un anno fa, mentre l’abbonamento settimanale (5 giorni) è rincarato del 3,8%. Aumenti che si sommano a quelli ancora più pesanti della scorsa stagione invernale, che avevano visto aumentare lo skipass giornaliero e quello di 5 giorni rispettivamente del 7,4% e del 9,3%. Il risultato? Una famiglia italiana di tre persone (adulte) solo per lo skipass deve essere disponibile a spendere 186 euro al giorno, che diventano 250 nelle località sciistiche più care. Le tariffe hanno comunque una variabilità altissima. Nei 32 comprensori sciistici italiani presi in esame, lo skipass giornaliero ha un prezzo minimo di 35 euro (Champorcher) e massimo di 83 euro (Dolomiti Superski). Vialattea (+10,2) e Dolomiti Superski (+9,2%) sono i distretti sciistici dove il prezzo dello skipass è cresciuto di più. Qualche altra cifra del giornaliero: Alta Badia 77 euro, La Thuile 56, Cervinia-Valtournenche 71 e Bardonecchia 49.



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