Otto toscani su dieci faranno acquisti da mettere sotto l’albero. Tra i doni più gettonati quelli enogastronomici e per la cura della persona
TOSCANA — Otto toscani su dieci acquisteranno doni da mettere sotto l’albero e tra i regali più gettonati ci saranno quelli enogastronomici, per la cura della persona e abbigliamento.
Il tutto con un budget complessivo più alto rispetto al Natale scorso. A dirlo è una indagine condotta da Format Research per conto di Confcommercio Toscana, secondo la quale la spesa media stimata per i regali quest’anno sarà di 213 euro pro capite (contro i 195 euro del 2023), con l’85,4% delle famiglie che destinerà fino a 300 euro. Aumenta il budget e aumenta anche la percentuale di coloro che faranno acquisti per i regali: sono l’82,3% contro il 74,5 dell’anno scorso. Il giro d’affari totale in Toscana dovrebbe superare i 640 milioni di euro.
Numeri che, secondo Confcommercio Toscana, fotografano un “Cauto ottimismo”. E, nonostante il 71% degli intervistati percepisca un Natale più “dimesso”, questa percentuale risulta in netto calo rispetto all’80% dello scorso anno.
Per quanto riguarda la scelta dei regali, al primo posto ci sono quelli enogastronomici che dominano la classifica con 85,3%, seguiti dai prodotti per la cura della persona (62,2%) e dall’abbigliamento (60,3%). Tra i primi posti anche i libri e gli immancabili giocattoli per i più piccoli. In salita rispetto allo scorso anno anche le carte regalo, al sesto posto con il 49,9 delle preferenze contro il 45,4 del 2023.
Nella lista dei doni più gettonati cresce poi, di dieci punti percentuali, la voce ‘vino e liquori’, che passa dal 32,6% del Natale 2023 al 42,6.
Anche il modo di fare shopping si evolve: il 64,4% dei consumatori opta per una combinazione di negozi fisici e online, mentre il 24,6% preferisce esclusivamente i punti vendita tradizionali. L’11% sceglie invece il web come unico canale, dimostrando la crescente centralità del digitale.
“Il Natale, festività che più delle altre muove gli acquisti, continua a rappresentare un ottimo termometro della fiducia dei consumatori – sottolinea il presidente di Confcommercio Toscana Aldo Cursano – è quindi positivo che cresca il numero di chi ha intenzione di fare regali, anche se temo non si tradurrà automaticamente in un aumento degli incassi per i negozianti, perché sarà assorbito dall’aumento dei prezzi e dall’inflazione. Ma c’è, ed è chiara, la voglia dei toscani di mantenere vive le tradizioni e il valore del Natale. Il dono rinsalda legami, è un gesto d’affetto e di gratitudine a cui non si rinuncia”.
“La tradizione dei doni resiste, nonostante la difficile congiuntura internazionale e le sfide del carovita e dell’instabilità economica che ancora affliggono molte famiglie. Per il 46,8% degli intervistati, comprare regali rimane una spesa necessaria, vissuta però con piacere – aggiunge il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni, – il fine settimana dell’8 dicembre sarà il vero primo test cruciale per il commercio natalizio, un’occasione per comprendere meglio la portata di queste tendenze previsionali e per sciogliere le incognite sull’impatto del Black Friday, che negli ultimi due o tre anni ha spinto molte persone ad anticipare a novembre le spese natalizie approfittando degli sconti”.
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