Roma, 6 dicembre 2024 – Il 27 e 28 dicembre si è svolto a Valencia in Spagna il 6° Congresso dell’EFFAT (European Federation of Food, Agriculture and Tourism Trade Unions), la federazione europea dei settori agroalimentare, del turismo e del lavoro domestico. Alla kermesse, che ha riunito le organizzazioni sindacali di tutta Europa, ha preso parte anche una delegazione Fisascat Cisl, con le componenti di segreteria nazionale Aurora Blanca e Giusi Sferruzza, insieme a Gianfranco Brusaporci, Cinzia Pietrosanto, Salvo Carofratello, Fabio Bertolissi, Martina Fragomeni.
L’evento, svoltosi sotto lo slogan Fighting Forward (Combattere in avanti), ha posto al centro del dibattito la transizione giusta, il cambiamento climatico e la lotta alle disuguaglianze economiche e sociali, tracciando una visione chiara e ambiziosa per il futuro dei lavoratori europei. In agenda temi centrali come l’uguaglianza di genere e l’inclusione, il rafforzamento della contrattazione collettiva e la definizione della visione politica 2025-2029 per garantire condizioni di lavoro dignitose e rafforzare le tutele sociali. Il Congresso ha enfatizzato l’urgenza di una giusta transizione, necessaria per affrontare le sfide globali del cambiamento climatico, della sostenibilità ambientale e della digitalizzazione. Riflettori accesi anche sulle persistenti disparità di genere nei settori rappresentati dall’EFFAT.
Nel meeting del 26 dicembre che ha preceduto la sessione congressuale, è stato presentato il rapporto sulla discriminazione di genere; in evidenza le criticità connesse al divario retributivo, al lavoro precario e alle difficoltà di conciliazione tra vita lavorativa e privata.
Le conclusioni hanno evidenziato le barriere strutturali che colpiscono in modo sproporzionato le donne, specialmente nei settori dell’agricoltura, del turismo e del lavoro domestico, indicando la necessità di un’azione concreta e immediata, anche rispetto al ruolo dele donne migranti, spesso impiegate in lavori informali e prive di adeguate tutele. Settori chiave come l’agroalimentare e il turismo, fondamentali per l’economia globale, sono stati al centro di una riflessione approfondita.
Tra i temi discussi:
Riforme per una sostenibilità equa: i settori agroalimentare e turistico devono garantire condizioni di lavoro dignitose e rispettare l’ambiente.
Disuguaglianze sistemiche: l’attenzione è stata posta sul dominio di poche multinazionali nella produzione alimentare e sullo sfruttamento della manodopera, in particolare quella femminile e migrante.
Cambiamento climatico: il Congresso ha ribadito l’importanza di normative vincolanti per proteggere i lavoratori dagli eventi climatici estremi e garantire sicurezza sul lavoro, come una legislazione sui limiti di temperatura.
Focus anche sulla nuova governance democratica del sindacato europeo, sull’aggiornamento degli Statuti e sull’approvazione del Bilancio 2025 – 2026.
Ai lavori è intervenuta Aurora Blanca. «In un’epoca di rapidi cambiamenti e sfide globali – ha dichiarato la sindacalista – non possiamo permetterci di lasciare indietro chi rappresenta il cuore pulsante della nostra società di lavoratori». «Oggi, in molti Paese Europei, – ha sottolineato – milioni di lavoratori affrontano incertezze crescenti: salari che non tengono il passo con il costo della vita, lavori precari che minano la sicurezza e la dignità, la mancanza di tutele adeguate. Queste disuguaglianze non solo sono ingiuste, ma minano il progetto stesso di un’Europa solidale, coesa e unita». «Per un’Europa giusta – ha concluso la sindacalista – dobbiamo costruire politiche comuni che garantiscano un salario dignitoso in tutti i paesi membri, rivendicare ovunque la contrattazione, ampliandola, contrastando il dumping sociale, e promuovendo contratti stabili. Solo lavorando insieme, governi, sindacati e lavoratori, potremo creare condizioni di lavoro rispettose della dignità di ogni persona, indipendentemente dal paese in cui vive e/o lavora. Un’Europa giusta per i lavoratori non è solo un sogno; è una responsabilità che dobbiamo assumere tutti insieme attraverso iniziative di Dialogo Sociale. È il momento di agire per costruire un futuro in cui nessuno venga lasciato indietro, un futuro basato sulla solidarietà, sulla giustizia sociale e sul rispetto del lavoro. L’Europa deve essere la casa di tutti e il lavoro è il fondamento su cui costruirla».
Il Congresso ha eletto la nuova leadership di Effat, designando l’italiano Enrico Somaglia nuovo Segretario Generale, una posizione che ricoprirà per i prossimi cinque anni, segnando un nuovo capitolo nella missione dell’organizzazione per difendere i diritti dei lavoratori in tutta Europa. Somaglia ha presentato la nuova visione politica dell’organizzazione, articolata in tre pilastri: Combattere in avanti per le persone e il pianeta; Andare avanti per un’Europa giusta per i lavoratori; Lottare per un EFFAT forte.
Enrico Somaglia ha condiviso la sua visione per il futuro, sottolineando l’importanza dell’unità e della solidarietà. «Dal momento in cui sono entrato a far parte di EFFAT – ha dichiarato – mi è stato chiaro che questa organizzazione è al centro di qualcosa di profondamente importante. Unità e solidarietà sono le due formule segrete del nostro successo, sono i principi fondamentali a cui tutti noi qui oggi in questa sala ci siamo impegnati pienamente. E quello che posso promettere è che darò il massimo per sostenere, rispettare e amplificare questi valori».
Nell’ambito dei cambiamenti alla dirigenza, il congresso EFFAT ha anche eletto figure chiave che svolgeranno un ruolo fondamentale nella difesa dei diritti dei lavoratori nei settori agroalimentare, turistico e domestico in tutta Europa.
Annika Rönni-Sallinen del sindacato dei servizi PAM è stata eletta nuova presidente dell’EFFAT.
Nelle fila del nuovo Comitato Esecutivo 2025-2029 è stata eletta Giusi Sferruzza in qualità di membro titolare, segretario nazionale Fisascat Cisl. «Il 6° Congresso EFFAT – ha dichiarato la sindacalista – segna l’inizio di una nuova fase per il sindacato europeo, impegnato a combattere per un futuro sostenibile, inclusivo e giusto per tutti i lavoratori». «Il focus sulla transizione giusta, la protezione sociale e la lotta alle disuguaglianze economiche e di genere – ha concluso – sono stati i punti cardine di una due giorni intensa e partecipata, che ha tracciato una chiara rotta per il futuro delle politiche sindacali in Europa».
“Questa visione sarà guidata dai valori sindacali e da un impegno incrollabile verso la solidarietà internazionale, in un momento cruciale per il futuro del lavoro e dei diritti dei lavoratori in Europa,” ha dichiarato il nuovo Segretario Generale.
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