Il weekend dell’Immacolata ha ufficialmente aperto le festività natalizie. Un periodo dell’anno su cui il Comune di Viterbo ha puntato a livello turistico tramite eventi e una nuova regolamentazione del centro storico: porta Romana chiusa al traffico nel fine settimana e navette per collegare i parcheggi esterni alle mura. Misure al centro del dibattito degli ultimi giorni, ma per capire se e come hanno influenzato i primi acquisti natalizi ViterboToday ha raggiunto alcuni commercianti del centro storico nel pomeriggio di domenica 8 dicembre.
Giudizi non positivi da due attività di via Garibaldi e piazza Fontana Grande. “Sabato e domenica mattina abbiamo lavorato – commenta la fioraia Federica, titolare di “Non di lunedì” -, nel pomeriggio non è passato nessuno, colpa dell’inutilità della chiusura di porta Romana. Io sono d’accordo con la chiusura del centro, ma se poi non si organizza nulla è un problema. Non c’è nulla di attrattivo, non possiamo fare tutto noi commercianti, che tra l’altro siamo rimasti pochi”. Giudizio simile per una storica attività che vende materiale sportivo a piazza Fontana Grande: “Domenica scorsa ho lasciato chiuso e ho fatto bene – racconta il commerciante -. Oggi dovrebbero partire le vendite e da stamattina abbiamo avuto un solo cliente. Non si può pensare che esistano solo attività in cui il cliente va a passeggio. Tutti devono lavorare, non solo quelle poche categorie”. E sulle attrazioni di piazza Fontana Grande: “Sono stati messi dei cuoricini sulle transenne, praticamente il nulla. Pensavo che il cantiere venisse ridotto molto di più per un’installazione che funzionasse e portasse persone”.
Stesso pensiero anche per due commercianti di via Cavour. “In questi giorni c’è stato pochissimo movimento – spiega Patrizia Bernini di Sartoria Cavour -. In tanti sui social mi dicono che non vengono su via Cavour perché non c’è niente. Basterebbero delle attrazioni per attirare il passaggio di persone”. Secondo la titolare di un locale pubblico sulla stessa via, è mancata la programmazione: “O fai qualcosa o lasci la strada aperta. Da quando c’è l’ascensore a valle Faul non ci passa più nessuno da qua. Perché dovrei farmi la salita a vuoto se non mi proponi nulla? Mi trovo l’8 dicembre a fare decorazioni perché tanto non c’è nulla da fare”. Per il 21 dicembre i commercianti si sono uniti in un comitato per ridare vita a via Cavour tramite degli eventi natalizi: “Per il 21 ci organizziamo da soli perché altrimenti si muore. Proporremo degli eventi legati alla solidarietà e rivolti a tutti”.
Anche in altri punti del centro storico, il resoconto sul weekend dell’Immacolata rimane simile. “Poco passaggio. Rispetto agli anni passati poca attrattività del centro storico – dice Giuseppe Falcone di Gibiesse abbigliamento in corso Italia -. Non c’è gente di fuori e quelli del luogo sono terrorizzati dall’assenza di parcheggi, è divenuto un sacrificio venire in centro. Speriamo che qualcosa cambi, sono 34 anni che lavoro al corso e un annata così non l’ho mai registrata. C’era più gente negli anni del Covid. Il resto della settimana è un disastro. Con i turisti lavoriamo, il problema è che non ci sono”. Leggermente migliore la situazione di via Saffi ma gli acquisti rimangono pochi. “Weekend così così – racconta Claudia Di Mario di Atelier Immaginar(io) -, passaggio c’è stato, soprattutto turisti romani. Ma pochi acquisti”. Anche i commercianti di via Saffi per i prossimi fine settimana organizzeranno appuntamenti natalizi: “Dal prossimo fine settimana faremo laboratori di ceramica e pittura per i più piccoli. Ci saranno appuntamenti anche per gli adulti sempre a tema artistico”.
Su via Marconi il passaggio di persone c’è stato come spiega Fabrizio Cardoni di Cardoni Casa. “La gente c’è, ma con poche buste. La situazione economica italiana è problematica. Sicuramente per la mia attività influisce il non potersi avvicinare con l’auto, in questo periodo questa parte della città diventa difficile da raggiungere. Il mercatino porta gente nel fine settimana, ma nel resto dei giorni è più un danno”. Infine un ambulante di via Ascenzi punta il dito sulla mancanza di informazioni per i turisti: “Mancano le informazioni sulle attività organizzate, ho visto diverse persone smarrite che non riuscivano a capire dove muoversi per vedere il mercatino. Servono riferimenti, mappe e segnaletica”.
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