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Vallese, magia invernale


Meraviglia a due passi dall’Italia, il Vallese è il terzo cantone più grande della Svizzera e uno dei più turistici. Ma ogni volta che si torna c’è qualcosa di nuovo da scoprire. Fra trekking e degustazioni, ecco cosa fare in un lungo weekend d’inverno.

Testo Sonja Vietto Ramus Foto Sonja Vietto Ramus e Massimo Valentini

Ovronnaz Svizzera (ph. Shutterstock)

Si dice che il sole splenda 300 giorni all’anno in Vallese (le albicocche maturano in primavera, stagione anche di asparagi).

Frizzanti vette alpine fanno da cornice al cielo blu intenso di questo angolo di Svizzera dove villaggi ricchi di tradizioni e storia si alternano a comprensori sciistici di fama internazionale, eleganti località termali e paesaggi naturali di estrema bellezza.

Un Cantone a due passi dall’Italia con cui condivide confine geografico ma anche atmosfere conviviali decisamente mediterranee.

Sarà per gli scenari alpini, i sentieri escursionistici, i sapori della gastronomia e gli aromi dei vini o ancora per i suoi simpatici animali (non solo i famosi cani San Bernardo ma anche le pecore Naso Nero), una vacanza in Vallese è sempre una buona idea.

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Di itinerari cui andare alla scoperta ce ne sono un’infinità. Da Sion, capoluogo della regione vallesana, si può ad esempio raggiungere in poco meno di 1 ora (se si viaggia in bus) la piccola località di villeggiatura di Ovronnaz, adagiata su una terrazza soleggiata esposta a sud.

Il territorio che circonda questo villaggio del Vallese francofono offre attività outdoor per tutti i gusti: passeggiate fra vigneti e foreste, sentieri per mountain bike, percorsi di sci nordico e racchette da neve.

Ma anche escursioni dedicate ai più piccoli, appassionati di Far West, impegnati a scoprire e risolvere i divertenti enigmi del sentiero Lucky Luke, seguendo nel bosco le tracce del famoso eroe dei fumetti.

Ovronnaz, andar per piste

Proprio da questo borgo montano parte il tour. Dopo una passeggiata fra gli stretti vicoli del vecchio centro di Ovronnaz, un agglomerato di graziosi chalet e casette ammassate le une alle altre, si raggiunge la seggiovia un po’ vintage di Jorasse che in una manciata di minuti porta al punto di partenza di diversi itinerari escursionistici nel cuore del massiccio dei Muverans: sentieri botanici, rifugi e laghi costituiscono passeggiate attraenti per tutti, in ogni stagione.

L’incantevole comprensorio sciistico è un mix di piste con pendii differenti che si sviluppano dai 1400 ai 2500 metri di quota offrendo un panorama maestoso sulle Alpi del Vallese.

Circondato dal Grand Chavalard, dalle cime del Petit e Grand Muveran nonché dall’Haut de Cry con le sue pareti calcaree, questo villaggio ha un simbolo naturale: un dente di roccia conficcato nel bel mezzo delle piste che si raggiungono seduti comodamente in seggiovia, ammirando plateaux innevati, valloni e alcuni 4mila delle Alpi.

Prima di agganciare gli scarponi agli sci (oppure dopo averli sganciati, di ritorno dalla sciata), non si può perdere il panorama offerto dalla terrazza del ristorante Jorasse dove sedersi per assaporare i prodotti della gastronomia locale. “La vista da quassù è qualcosa di unico: dall’alto Ovronnaz appare davvero come un luogo incantato -racconta entusiasta Jessica Monnet, responsabile dell’Ufficio del Turismo-. Ci sono piste per tutti, di ogni difficoltà e livello. Così come i sentieri escursionistici, tanti e tutti suggestivi. Quel che è certo è che qui si diventa protagonisti di una vacanza da sogno, seppur la stazione sia meno nota di altre”.

Trekking e relax alle terme

Allo sci si preferisce il trekking? Nessun problema: anche in questo caso non c’è che l’imbarazzo della scelta. A chi si diletta in passeggiate nella natura, fra i tanti, c’è un itinerario che inizia nel quartiere di Tourbillon, sulle alture di Ovronnaz, e si dirige verso Patiers, un piccolo borgo sopra Mayens-de-Chamson, incrociando la strada che porta a Loutse.

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Il sentiero -7 km tra andata e ritorno (circa 3 ore per percorrerlo)- si snoda in salita tra foreste e prati sino a raggiungere la Buvette di Loutse, splendido rifugio che accoglie per una pausa relax, impreziosita da deliziose specialità vallesane.

Da qui, la vista che si ha sulla cresta di Cry e la pianura del Rodano è davvero incredibile. Per il ritorno si può optare per lo stesso percorso oppure, dalla Croix de Loutse, ci si può incamminare sul sentiero di Charbonnière che porta a Patiers.

Raggiunta la pista di sci di fondo si torna a Tourbillon. Il sentiero si snoda fra boschi di conifere e terreni all’aperto lasciando ammirare il Dent de Chamosentse, che domina imponente tutto il territorio.

Se ad accompagnare il trekking c’è foschia sembrerà di essere immersi in un paesaggio fiabesco. Rientrati in paese, per ritemprarsi dalle fatiche dell’escursione, ci si può rilassare alle terme dell’Hotel des Bains che offrono area benessere, hammam e saune.

Orsières, storie di formaggi

Da Ovronnaz con bus e treno si può raggiungere la regione montana dei Pays du St-Bernard dove cinque paesi – Champex-Lac, La Fouly, Liddes, Bourg-St-Pierre e Orsières– sono immersi in una meravigliosa natura incontaminata.

Lungo la strada che porta al Passo del Gran San Bernardo s’incontra una moderna latteria che produce formaggi. Siamo sui versanti del Catogne, ad Orsières dove si coltivano piante ed erbe medicinali, utilizzate per preparare tisane e prodotti di bellezza e dove, grazie al savoir-faire di tanti artigiani, si portano avanti la produzione di miele, vino, pane (soprattutto di segale), frutti rossi e formaggi con una tradizione che si tramanda di generazione in generazione.

Gli allevatori che riforniscono il caseificio sono una ventina, tutti con alpeggi fra gli 800 e i 2.200 metri circa. “Da noi portano quasi un milione e 500 mila litri di latte che permettono una produzione di 140 tonnellate di raclette l’anno –spiega Simon Tornay-. All’incirca l’80% della produzione di tutta la latteria: il restante 20% lo fanno gli altri formaggi come il Rebibe, più stagionato, e le 2.800 forme di burro lavorate a mano, una ad una, proprio come una volta”.

Oltre a produrre formaggi, il caseificio ospita un negozio per la vendita di prodotti del territorio (molti a marchio “Grand Entremont Le goût des cimes”, a garanzia di qualità), un’enoteca-ristorante dove degustare un’ottima raclette, un salone Espaces Terroir disponibile per riunioni o workshop e un’area dedicata ai più piccoli con giochi a tema sul mondo agricolo.

La Laiterie d’Orsières produce raclette del Vallese AOP e alle erbe aromatiche del Gran San Bernardo, formaggio Rebibe (latte vaccino crudo) e Sèrac (una sorta di siero di latte, fresco e privo di crosta).

Ma anche tante tome: la “Via Francigena”, chiamata così in onore dell’antico tracciato di pellegrinaggio dall’Europa nord-occidentale a Roma, che passa proprio a fianco del caseificio, e quella “du Clocher”, il campanile, perché la latteria storica di Orsières sorgeva proprio vicino alla chiesa del paese.

Prenotando un tour (ve ne sono di diverse tipologie, adatti anche ai bambini), si può assistere all’attività dei casari, visitare le sale della stagionatura, fare degustazioni abbinate a salumi e vini e deliziarsi con lo shopping gastronomico.

Champex-Lac, piccolo Canada

Dalla stazione di Orsières con il bus (B 271) in una ventina di minuti si arriva in un’altra splendida località del Vallese: Champex-Lac.

Un suggestivo villaggio che gli amanti della natura incontaminata chiamano “piccolo Canada” e che si sviluppa attorno a un magnifico lago alpino.

Tra Le Châtelet e Le Catogne, questo altopiano naturale in cui sorge Champex-Lac è, in estate, una fra le tappe alla scoperta del Monte Bianco.

D’inverno si può passeggiare attorno al lago ghiacciato ma anche in tutte le altre stagioni il panorama che offre il bacino lacustre è mozzafiato.

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Adatto a tutti, il sentiero di 1,7 km costeggia il lago e offre una suggestiva vista sulla località e le montagne circostanti, in particolare sui Combin.

Si può partire dal Garage du Lac oppure dall’Ufficio del Turismo: la passeggiata dura circa 30 minuti. Ci sono interessanti pannelli didattici su flora e fauna della regione (nel lago vivono trote, salmoni, aironi cenerini e anatre), splendide sculture in legno di animali, una graziosa chiesetta protestante e un tratto di torbiera con piante di mirtilli e viole delle paludi.

Passeggiando con le ciaspole

A Champex-Lac le attività outdoor sono tante. Ci si può ad esempio avventurare in una emozionante ciaspolata, la “Bisse du petit ruisseau”, il “sentiero del piccolo ruscello”, che si snoda per 1,5 km e può essere percorso in 45 minuti (il dislivello positivo è di 131 metri).

Questo minuscolo torrente prende l’acqua nel Durand d’Arpette, a 1.650 metri d’altitudine e alimenta il lago di Champex.

Partendo dalla seggiovia del paese ci s’incammina per un sentiero sulla destra (c’è un cartello con tutte le indicazioni) per poi passare sotto l’impianto di risalita ed entrare nel bosco da dove godersi una magnifica vista sui Dents du Midi.

Dopo un’ora di salita, con qualche ponticello in legno da superare lungo un incantevole percorso, si arriva al vallone d’Arpette. Qui una pausa è d’obbligo a “Le Relais d’Arpette”, tipico ristorante di montagna immerso nella natura con una magnifica terrazza.

Un consiglio su cosa assaggiare? Tutto, senza dimenticare la famosa torta ai mirtilli. Per tornare al villaggio il percorso è tutto in discesa…

Informazioni utili:

Come arrivare: Viaggiando in auto, le vie d’accesso al Vallese dall’Italia sono la SS33 (E62) che passa dal Sempione, collegando Domodossola a Briga, e la E27 che attraversa il traforo del Gran San Bernardo. Ottimo il collegamento ferroviario dalla stazione di Milano Centrale, con treni diretti a Ginevra.

Quando andare: I mesi di gennaio e febbraio sono i migliori per sciare; tra aprile e giugno s’incontrano, solitamente, meno turisti anche nei luoghi più conosciuti. Ma ci sono ottimi motivi per andare in Svizzera anche a luglio e agosto, in piena estate, o per fare lunghe escursioni nell’autunno del foliage. In realtà per visitare la Svizzera ogni stagione è adatta!

Dove dormire: Les Bains d’Ovronnaz (Route des Bains 93, Ovronnaz). Il resort, nel cuore delle Alpi, combina un complesso alberghiero e un centro termale (con jacuzzi, piscine esterne e interne, sauna, hammam, sala fitness…) fra i più moderni d’Europa. La struttura conta più di 170 alloggi (camera tradizionali, studio e appartamenti) collegati al centro termale da corridoi chiusi e riscaldati. Chalet Hôtel Alpina (Route du Signal 32, Champex-Lac). Situato ai margini del villaggio di Champex-Lac, l’Alpina si affaccia sul paese di Orsières, godendo di una vista panoramica straordinaria e di una grande calma. È un luogo dal fascino esclusivo con 6 camere dotate di comfort moderni. La famiglia Tissières condivide con gli ospiti la passione che la lega alla montagna proponendo piatti della cucina che esaltano i sapori del territorio. Pane e dolci (deliziosi) sono home made.

Dove mangiare: Restaurant Jorasse (Chemin du Loussé 4, Ovronnaz – jorasse@teleovronnaz.ch). All’arrivo della seggiovia di Ovronnaz, la terrazza panoramica di questo ristorante d’altitudine invita a gustare le specialità vallesane: formaggio d’alpeggio, polenta gratinata, fonduta, bistecca di mucca Hérens su ardesia, strudel con mele e crostate fatte in casa. Una delizia per il palato e per la vista. Disponibile self-service e sala con servizio al tavolo.

Au Vieux Champex (Route du Lac 32, Champex-Lac). In un vecchio chalet nel cuore del paese, arredato in stile montano, si possono gustare piatti tipici e prodotti locali fra cui raclette, grigliate di carne (al fuoco di legna), fondute (tradizionale, alle erbe di montagna o con formaggio al pomodoro e ai funghi) e, in autunno, cacciagione. Eccellenti i dolci (panna cotta ai mirtilli con pane alle spezie e torta Tatin con gelato alla vaniglia e chantilly). Chiusura annuale dal 10 novembre al 15 dicembre.

Buvette de Loutze (Alpage de Loutze, Mayens-de-Chamoson). In quest’accogliente malga, a un’ora di cammino a piedi da Ovronnaz (ma la si può ovviamente raggiungere anche in auto), sono cucinate specialità regionali che variano a seconda della stagione; fondute, crostini al formaggio, affettati e piatti della tradizione vallesana sono disponibili tutto l’anno. Da assaggiare: carne secca e pane di segale, rösti (piatto a base di patate) gratinato alla toma e torta ai mirtilli.

Relais d’Arpette(Chemin d’Arpette 9, Champex-Lac). Ideale per gli amanti della natura, questo ristorante (la struttura dispone anche di camere per il pernotto) propone specialità locali e stagionali fatte in casa. Fra i piatti da assaggiare: zuppe, gulash e rösti del Relais d’Arpette.Tea-Room Gentiana (Route du Lac 35, Champex-Lac). Aperta tutti i giorni dalle 6.30 alle 18.30, questa pasticceria è perfetta per gli sportivi (ma non solo!) che vi si fermano per una pausa caffè con dolci artigianali (crostate di frutta e plum cake) e qualche piatto tipico della cucina locale. Nella panetteria si possono acquistare ecellenti varietà di pane fra cui quello di segale. Splendida l’accoglienza della famiglia Lovey.  

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Dove acquistare souvenir: Le Broccard (Route des Muverans 21, Ovronnaz). In questa graziosa boutique si trovano oggetti di artigianato locale, bijoux, decorazioni per interni, ceramiche, tessile e prodotti di cosmesi.

Dove acquistare prodotti caseari: Laiterie d’Orsières (Strada del Gran San Bernardo 3, Orsières). Paradiso dei formaggi, questa latteria offre anche tante altre prelibatezze (dolci e salate) della zona oltre a qualche souvenir tipico. Orari di apertura: tutti giorni dalle 6 alle 22.

Dove noleggiare attrezzature sportive: Boutique du Lac (Route des Valettes 4, di fronte alla seggiovia di Champex-Lac). Per noleggiare e-bike, materiale da montagna (ciaspole, caschi, cinghie per vie ferrate…), racchette da tennis e molto altro, questo è l’indirizzo giusto.

Pass trasporti e attività: Lo Swiss Travel Pass è un biglietto ferroviario che permette di effettuare viaggi illimitati su treni, autobus e battelli. È disponibile per 3, 4, 6, 8 o 15 giorni consecutivi. Il Pass Saint-Bernard, in versione annuale, stagionale o giornaliera, consente di accedere a oltre 15 attività per il tempo libero, sia in estate che in inverno, tra cui le 3 aree sciistiche di La Fouly, Champex-Lac e Vichères-Liddes, i pedalò di Champex-Lac, il percorso sospeso di La Fouly e il museo e il canile del Colle del Gran San Bernardo. Sono compresi anche i trasporti pubblici nell’area da Orsières a Champex-Lac, La Fouly/Val Ferret, Bourg-Saint-Pierre, Commeire e il Colle del Gran San Bernardo.

Link utili: sito ufficiale del Vallese con informazioni e consigli su cosa fare e vedere nella regione; siti ufficiali di Ovronnaz e del Paese del Gran San Bernardo.

Testo Sonja Vietto Ramus Foto S. Vietto Ramus e Massimo Valentini|Riproduzione riservata © Latitudeslife.com



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