Atreju 2024 si rivela una cartina di tornasole delle dinamiche politiche e sociali dell’Italia contemporanea, con un forte impatto sia mediatico che emotivo. E’ quanto emerge da un’analisi Human di Vis Factor. L’evento, ormai consolidato come appuntamento simbolico della destra italiana, mostra una capacità unica di aggregazione per i sostenitori, ma si accompagna a una polarizzazione estrema che accentua le fratture nella società.
La polarizzazione: un fenomeno strutturale
La manifestazione ha evidenziato un’Italia profondamente divisa. Da un lato, un’ampia base di sostenitori celebra Atreju come simbolo di una destra moderna e identitaria, capace di incarnare le aspirazioni di chi invoca cambiamento e fermezza ideologica. Questo è particolarmente evidente nel sostegno a figure internazionali come Javier Milei, percepite come alleate nella battaglia contro l’establishment tradizionale. Dall’altro lato, si leva un fronte critico che associa l’evento a un ritorno a simbolismi e pratiche del passato, amplificato dalle accuse di fascismo e dagli episodi controversi, come quello che ha coinvolto Ignazio La Russa e il giornalista di Fanpage.it Saverio Tommasi. Quest’ultimo episodio ha generato un’ondata di indignazione sui social, consolidando, nello schieramento opposto, l’idea che la destra fatichi a mantenere un rapporto sano con la stampa libera e il dissenso.
Il sentiment e le emozioni: lo specchio della società
Le emozioni predominanti –entusiasmo, rabbia, sorpresa e disprezzo – disegnano un quadro complesso e carico di tensioni. L’entusiasmo (29%) riflette il radicamento dell’identità della destra tra i suoi sostenitori, ma l’alto tasso di rabbia (26%) e disprezzo (16%) denota un malcontento profondo. Questo dualismo non è solo il prodotto di opposti ideologici, ma un indicatore del modo in cui la politica italiana viene percepita: fortemente divisiva, emozionale e priva di spazi per il dialogo. La sorpresa, presente anch’essa al 21%, potrebbe derivare dal mix di messaggi forti lanciati dalla destra durante l’evento, ma anche dall’imprevedibilità di alcune reazioni mediatiche.
Temi e messaggi: un’agenda divisiva
Dal punto di vista contenutistico, Atreju 2024 ha toccato temi centrali e sensibili, come le politiche economiche, il lavoro e la giustizia sociale. Tuttavia, le politiche migratorie adottate dal governo Meloni sono state ancora una volta il tema più dibattuto in rete, continuando a dividere il paese: il pugno di ferro adottato dal governo trova consensi tra i sostenitori della sicurezza, ma è percepito come inumano e inefficace dai detrattori, specie alla luce delle tensioni nei contesti locali e internazionali.
L’analisi è stata effettuata prendendo in considerazione le conversazioni social generate dagli utenti italiani in relazione ad Atreju 2024, la più grande manifestazione della destra italiana che quest’anno è giunta alla sua venticinquesima edizione. Al fine di analizzare il sentiment, le emozioni e la semantica che ruotano attorno alla manifestazione, sono stati monitorati post e commenti in lingua italiana, prodotti dall’8 al 15 Dicembre 2024.
Analisi delle conversazioni generate su X, Instagram e Facebook
Sono stati analizzati post e commenti in lingua italiana prodotti dall’8 Dicembre al 15 Dicembre 2024. Nel corso del periodo considerato, le menzioni rilevate sono state 23.1mila, ovvero 3.3 mila menzioni al giorno, che hanno generato 12.6 milioni di interazioni e 12.2 milioni di parole digitate. Le piattaforme social più utilizzate sono state X 39,6%, Facebook 36,2%, Instagram 24,2%. Una manifestazione che, sui social, ha interessato principalmente gli uomini 78,20%. Solo il 17,80% delle interazioni sono state femminili.
Il sentiment verso Atreju è stato calcolato prendendo in considerazione l’analisi semantica effettuata da Human attraverso il monitoraggio delle conversazioni sui Social Network. L’analisi delle emozioni è stata effettuata prendendo in considerazione post e commenti prodotti dagli utenti in riferimento al topic oggetto d’analisi, al netto delle menzioni neutrali. Emerge una forte polarizzazione: entusiasmo (29%), rabbia (26%) e sorpresa (21%) sono le emozioni dominanti, seguite dal disprezzo (16%). L’entusiasmo riflette il sostegno di una parte dell’elettorato per Giorgia Meloni e figure come Javier Milei, percepite come simboli di rinnovamento e resistenza ai vecchi sistemi. Tuttavia, l’elevata percentuale di rabbia e disprezzo indica tensioni profonde, alimentate da accuse di fascismo e comportamenti controversi, come l’episodio che ha visto coinvolti il Presidente del Senato La Russa e un giornalista di Fanpage.it. Questo mix di emozioni deriva dalla contrapposizione ideologica tra sostenitori della destra e detrattori, enfatizzata dall’importanza mediatica della manifestazione.
Le parole usate con maggiore frequenza dagli utenti in post e commenti analizzati.
Le combinazioni di due parole usate con maggiore frequenza dagli utenti in post e commenti analizzati.
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