SAN CASCIANO – Attaccano a tutto campo le due consigliere comunali di opposizione del gruppo di Fratelli d’Italia, Francesca Calamandrei e Rosy Khalil: “Nel consiglio comunale del 19 dicembre il Pd il Cuore Civico di San Casciano hanno approvano tanti… regali per i sancascianesi!”.
Partono parlando di Imu: “Abbiamo già le rendite catastali più alte di tutta la provincia, a causa di un errore nel ricorso fatto nel 1992, che ha penalizzato tutti i cittadini del comune di Can Casciano. Anche chi ora ricopre una carica di amministratore si adoperò, nel 2015, con assemblea pubblica e relativa tabella comparativa, a contestare tali rendite e relative aliquote. Ma oggi se ne è dimenticato?”.
“Le aliquote – ricordano – vengono portate a 1,06 (il massimo consentito) su fondi commerciali c1 e c3 e alla categoria d, come case di cura, alberghi, opifici. Il tutto deciso in un momento in cui si dovrebbe trovare soluzioni per agevolare gli affitti, in un paese che nel solo centro conta almeno 16 fondi sfitti. Forse l’amministrazione comunale punta a far diventare San Casciano un dormitorio, perché dagli importi presupposti della tassa di soggiorno, il nostro comune non brilla neppure per gli ingressi del turismo in confronto ai nostri vicini”.
“Però – proseguono – spenderanno ulteriori 190.000 euro per un nuovo ascensore per la Torre del Chianti, la cui inaugurazione risale solo a 12 anni fa. E il cui costo totale, è scritto in una targhetta affisso sulla torre stessa, fu di 935.000 euro. Ma davvero ha portato turismo? E quanto è costato in questi 12 anni e quanto ha reso economicamente ad oggi? Sarà nostra cura informarci”.
Parlano poi di Irpef: “La giunta prende l’occasione dei prossimi adeguamenti da quattro a tre fasce, per rivedere da subito anche le aliquote, aumentandole. Così, quando il governo deliberà in merito, saranno già pronti e non ci arrecheranno danno. Insomma, così anche se il governo non chiederà aumenti, ma solo un adeguamento delle fasce, la colpa è comunque del governo Meloni”.
Passano poi alla Tari: “In pochi anni è aumentata di quasi il 50%, ed aumenterà anche nei prossimi anni del 7% circa ogni anno. Che fine ha fatto l’impianto di compostaggio? E il gassificatore di Testi? Quante centinaia di miliardi delle vecchie lire hanno bruciato? E dell’impianto di Case Passerini costato circa 600 milioni di euro che cosa ne faranno? Anche i costi per la loro bonifica sono pagati dai cittadini. La sinistra ne ha fatto un pessimo uso!”.
Parlano poi della “frana della strada della Coop nella programmazione dei lavori Pnrr, per quasi 2 milioni di euro. Questa strada nel primo tratto è franata dopo l’inaugurazione; il secondo tratto stava già franando mentre la stavano costruendo. C’è un’interrogazione dei consiglieri di opposizione del 2008 che chiedevano conto di questa situazione. Come mai l’amministrazione non ha chiesto i danni al geologo, al progettista, al direttore dei lavori, al collaudatore e alla ditta? Hanno fatto decorrere i termini, fatto passare gli anni, per poi “farsi bravi” perché hanno ottenuto soldi Pnrr che noi cittadini andremo a pagare per negligenza loro! In questo caso andrebbe valutato anche il danno erariale”.
Capitolo nuovo palazzo comunale e riqualificazione ex Officine Grafiche Stianti: “Recentemente abbiamo letto che si parla di un costo di 3 milioni di euro, soldi del Pnrr, ma la realtà è un’altra: si tratta di un co-finanziamento di cui 2.784.921,27 euro derivanti dal Pnrr. E il resto, a carico del Comune e della Regione, per arrivare ai 5.174.620,80 euro dichiarati nel precedente programma dei lavori del primo blocco. Ma noi nel bilancio di previsione 2025/2027 leggiamo che si aggiungono 1.840.824 euro del secondo blocco, e altri 400.000 euro di adeguamento strutturale del muro a retta del viale Corsini. Per un totale di 7.415.444,80 euro!”.
“Concludiamo ricordando che hanno detto che a causa dei “tagli alla spesa” imposti dal governo – chiudono Calamandrei e Khalil – sono costretti ad aumentare le tasse comunali o a ridurre i servizi sociali! Rispondiamo che con i milioni di euro in entrata nei bilanci del Comune, tagli come 70mila euro del 2024, 128mila euro del 2025 e 138mila nel 2026 e 2027, sono cifre superabili senza tassare i cittadini. Soprattutto visto i cospicui fondi arrivati dal Pnrr grazie al governo Meloni!”.
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