VIBO VALENTIA Si chiamerà Foresto, simbolo delle bellezze naturali delle Serre e di chi, legato alle radici e alla Calabria, decide di restare. Un simpatico cervo italico che “protegge” la natura e guida i visitatori tra le meraviglie paesaggistiche. È la nuova mascotte del Parco delle Serre, presentata stamani in occasione della terza edizione del contest fotografico organizzato insieme al gruppo Mangiatorella. Nella cornice di Palazzo Gagliardi a Vibo, sono stati premiati i tredici fotografi i cui scatti andranno a riempire il calendario del 2025. Tredici piccoli scorci della Calabria che lasciano senza fiato non solo i turisti, ma anche quei calabresi che ancora poco conoscono tutte le bellezze del territorio.
La premiazione
Così, con l’intento di promuovere il patrimonio paesaggistico e naturalistico, verranno mostrate le meraviglie di Stilo, Monterosso, Soriano, Vazzano, Pizzo. All’evento hanno partecipato il commissario del Parco delle Serre Alfonso Grillo, l’amministratore delegato del gruppo Mangiatorella Pietro Federico, l’assessore regionale Rosario Varì, il responsabile comunicazione della Diocesi don Danilo Alessandro. Presenti anche il presidente della comunità del Parco Sergio Cannatelli, il comandante dei carabinieri di Mongiana Rocco Pelle e il presidente Gal Terre Vibonesi Vitaliano Papillo, oltre a numerosi sindaci del territorio. L’evento è stato moderato da Maurizio Bonanno e Marcello Francioso.
«Vogliamo promuovere il territorio»
«L’obiettivo è quello di promuovere il territorio» spiega il commissario straordinario del Parco delle Serre Alfonso Grillo, sottolineando «la sinergia nata tre anni fa con il gruppo Mangiatorella. Non è scontato che un’azienda privata partecipi attivamente alla promozione e alla valorizzazione del territorio». Quest’anno il contest è stato improntato su “Parchi e spiritualità“, in vista anche del Giubileo del prossimo anno, che attrarrà in Italia, specialmente a Roma, oltre 40 milioni di visitatori. «La speranza è che venga data la possibilità anche al nostro parco di essere all’interno del circuito delle visite che arriveranno anche in Calabria con il pellegrinaggio del 2025». Una simbiosi tra natura e religione che nelle Serre raggiunge il massimo della sua espressione, come sottolinea don Danilo Alessandro. Il parroco sottolinea l’importanza del «vivere e contemplare attraverso la natura. Il Parco delle Serre offre questo meraviglioso approccio che altri parchi non hanno».
Promozione del territorio e sviluppo sostenibile
«Stiamo già lavorando all’edizione del prossimo anno» conferma il commissario Grillo. «È un binomio che funziona benissimo» aggiunge l’amministratore delegato di Mangiatorella Spa Pietro Federico. «Abbiamo un target comune, che sono i consumatori, la popolazione e lo sviluppo. I nostri consumatori sono anche dei veicoli pubblicitari per il Parco delle Serre e quindi abbiamo creato questo connubio per un progetto di marketing territoriale a vantaggio di tutta la Calabria». Sviluppo e territorio, spiega Federico, sono due concetti che vanno di pari passo con la sostenibilità ambientale, che è il «driver dei prossimi anni e sarà al centro dell’attenzione dell’azienda. L’obiettivo è ridurre sempre più l’impatto ambientale, anche perché dovremo misurarci con la transizione climatica e l’aumento delle temperature».
Varì: «Un’iniziativa importante»
Altri esempi di sinergia tra un ente pubblico e una realtà imprenditoriale che favorisce lo sviluppo è quanto si augura anche l’assessore regionale allo sviluppo economico Rosario Varì. «Oggi questo connubio ha portato alla creazione di un calendario in cui sono immortalati i nostri meravigliosi territori. Un’iniziativa significativa e importante che va proprio nella direzione di promuovere questa magnifica cornice del parco e il nostro territorio». Durante l’evento anche la premiazione dei tre contendenti finalisti per la nuova mascotte, che ha visto prevalere “Foresto”, l’idea di Yuri, un artista bergamasco che ogni estate torna in Calabria. «Un cervo italico – dice il commissario Grillo – come figura di un parco che risorge così come la specie che era in via d’estinzione. Erano rimasti solamente 300 esemplari in tutta Italia e che oggi trovano uno spazio all’interno del Parco per poter nuovamente rinascere». (ma.ru.)
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