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Lavori Consiglio: convalida dell’elezione di Holzeisen, Ferrovia della valle Aurina, No all’obbligo vaccinale per i bambini


(AGENPARL) – Roma, 14 Gennaio 2025

(AGENPARL) – mar 14 gennaio 2025 **Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano**
Comunicato del 14/01/2025, ore 18:10
Consiglio
Lavori Consiglio: convalida dell’elezione di Holzeisen, Ferrovia della valle Aurina, No all’obbligo vaccinale per i bambini
**Approvata dal plenum la relazione della Commissione di convalida; esaminate mozioni di Süd-Tiroler Freiheit e JWA Wirth Anderlan. La seduta di oggi è terminata.**
Il plenum del Consiglio provinciale ha esaminato nel pomeriggio di oggi  la delibera . Come illustrato dalla presidente della commissione di convalida Brigitte Foppa, in essa si ripercorrono i passi dell’ulteriore verifica della posizione giuridica della consigliera Holzeisen, relativamente a una eventuale situazione di litispendenza che avrebbe costituito causa di incompatibilità con l’esercizio del mandato di consigliera provinciale, ai sensi dell’articolo 9, comma 2, lettera l), della legge elettorale provinciale, legge provinciale n. 14/2017. In seguito ad audizione della consigliera, che aveva confermato di essere parte in tre procedimenti giudiziari contro sanzioni comminatele per mancato uso delle mascherine, sulla base della legge provinciale 8 maggio 2020, n. 4, “Misure di contenimento della diffusione del virus Sars-Cov-2 nella fase di ripresa delle attività”, spiegando che i procedimenti erano sospesi in attesa di pronuncia della Corte costituzionale sulla citata legge provinciale. Poiché a procedimento in corso non era possibile rinunciare ai ricorsi, per esercitare il diritto di opzione per il mandato consiliare mediante la rimozione della causa di incompatibilità, la commissione aveva deciso di attendere la pronuncia della Corte costituzionale. Contestualmente a tale pronuncia (sentenza del 21 febbraio 2024, n. 50, depositata in cancelleria il 28 marzo 2024), la 1a Commissione legislativa del Consiglio provinciale aveva approvato il disegno di legge provinciale n. 27/24, che prevedeva l’abrogazione della disposizione in base alla quale una lite pendente è considerata motivo di incompatibilità con il mandato di consigliere/consigliera provinciale. La commissione aveva quindi deciso di attendere l’esame del disegno di legge in aula e, dopo la relativa approvazione il 31 luglio, la scadenza dei termini per la presentazione di eventuali referendum. Nella seduta dell’11 dicembre 2024, la commissione aveva infine constatato che, con l’entrata in vigore della legge provinciale 22 novembre 2024, n. 10, era venuta meno la causa di incompatibilità relativa alla consigliera Holzeisen, di cui proponeva la convalida dell’elezione. Foppa ha aggiunto che la discussione è stata molto interessante dal punto di vista giuridico e che era stato analizzato ciò che era corretto e ciò che non lo era, tenendo conto che era estremamente importante garantire il diritto elettorale passivo, per scongiurare possibilità di abusi, per esempio per eliminare un candidato concorrente. La commissione aveva voluto quindi garantire tale diritto e anche la certezza del diritto: “La posizione della collega Holzeisen è inequivocabilmente chiarita”.
Renate Holzeisen (VITA) si è detta contenta che la sua situazione avesse contribuito al chiarimento del diritto elettorale passivo, a prescindere dalla propria situazione personale. Presso la Corte costituzionale, ha aggiunto, il suo caso è ancora pendente: avrebbe riferito in merito. La relazione è stata approvata con 30 sì (unanimità). 
È quindi iniziato il tempo riservato alle proposte dell’opposizione.
Con la Urge riattivare la ferrovia della Valle Aurina (presentata dai conss. Zimmerhofer, Knoll, Rabensteiner e Atz il 10/11/2024), Bernhard Zimmerhofer (Süd-Tiroler Freiheit) ha chiesto (versione emendata) che il Consiglio provinciale (1) si dichiarasse favorevole a dare priorità al progetto della ferrovia della Valle Aurina previsto dal Piano provinciale per la mobilità sostenibile per il periodo successivo al 2036, e a passare alla realizzazione di tale collegamento già prima del 2036; (2) incaricasse la Giunta provinciale di avviare al più presto la fase di progettazione e di pianificare il finanziamento del progetto; (3) incaricasse la Giunta provinciale di adoperarsi affinché il progetto venga integrato nei programmi di sviluppo comunale dei Comuni interessati; (4) incaricasse la Giunta provinciale di definire, d’intesa con i Comuni interessati, un’ipotesi concreta di tracciato; (5) incaricasse la Giunta provinciale di adottare un sistema che consenta il collegamento di tale tratta alla ferrovia della Val Pusteria; (6) incaricasse la Giunta provinciale di pianificare il progetto suddividendolo in due tranche: una prima tratta Brunico-Campo Tures, da estendere successivamente fino al comprensorio sciistico di Speikboden. Zimmerhofer ha fatto riferimento a diversi esperti favorevoli al progetto, al fatto che il tracciato è molto frequentato, anche da studenti e alunni; ha riferito del progetto relativo alla circonvallazione di San Giorgio per 120 milioni: una somma con cui ci si limita a spostare il traffico, mentre si potrebbe finanziare la nuova struttura ferroviaria, che alleggerirebbe anche la stessa San Giorgio.
Zeno Oberkofler (Gruppo verde) ha sostenuto la proposta, sottolineando che è importante fare chiarezza sui vari progetti fissando delle priorità. Potenziare la ferrovia è importante, ma in una zona di montagna come l’Alto Adige è anche una sfida. Ha apprezzato in particolare i primi 2 punti.
Sandro Repetto (Partito Democratico) ha chiarito che la mozione evidenzia l’importanza dell’infrastruttura ferroviaria anche per aree limitrofe della provincia, e ricordato la riattivazione della linea della Venosta, “quasi pioneristica”, con l’ex ass. Di Puppo; ha rivolto poi all’assessore una domanda legata alla priorità della città di Bolzano con il suo grande bacino d’utenza, rispetto a quello di 16.000 persone della valle Aurina. L’investimento in quella zona è importante, ma ci vogliono delle priorità.
Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit), co-firmatario, ha ricordato che dal punto di vista storico il Tirolo poteva essere considerato “la regione delle ferrovie”, e ha citato le tante tratte, anche funiviarie, attivate nel passato, molte delle quali, a sud del Brennero, sono state dismesse. alcune infrastrutture, tuttavia, esistono ancora e possono essere ripristinate. La proposta illustrata è quindi di facile realizzazione.
Thomas Widmann (Für Südtirol mit Widmann) si è detto d’accordo con la proposta, evidenziando che poche aree sono così predisposte per la ferrovia come la Valle Aurina. Non sarebbero nemmeno necessarie gallerie.
Maria Elisabeth Rieder (Team K) ha detto che sarebbe felice di poter andare di nuovo in treno fino a Brunico. La linea in oggetto era stata dismessa nel 1957 perché le persone erano passate all’auto, ora si vuole promuovere il processo contrario. Opportuno è il collegamento fino a Campo Tures, ma, se si vuole arrivare a Speikboden, a quel punto si può arrivare fino a Steinhaus. La consigliera ha chiesto informazioni sulla circonvallazione di S. Giorgio.
L’ass. Daniel Alfreider ha chiarito che nel piano provinciale mobilità i collegamenti ferroviari hanno grande priorità, per sgravare le città e le vallate principali. In quanto alla Valle Aurina, così come Oltradige e Val Gardena, si tratta di una vallata che ha potenziale, e un solo collegamento via bus non è sufficiente. Si tratta però di una visione per il futuro; ci vuole una revisione dei piani urbanistici per garantire terreni. Nel 2022 la STA è stata incaricata di analizzare la situazione passeggeri della valle Aurina, ed è stata verificata l’esistenza di un potenziale, con 2,5 milioni di passeggeri stimati l’anno. Lo studio è stato portato avanti anche con la progettazione dei tracciati fino a Campo Tures e con una variante fino a Steinhaus, con cadenza di mezz’ora. La tratta fino a Steinhaus comporterebbe costi elevati – i tecnici propongono alternative alla rotaia. Ora ci si trova a livello di studi preliminari, si considerano 3 o 4 lotti con costi tra i 700 milioni e il miliardo di €. L’assessore, evidenziando la necessità di parlare con i proprietari dei terreni e i Comuni, ha quindi proposto di modificare la parte deliberante per trovare una versione condivisa più realistica. In quanto alla circonvallazione di S. Giorgio, comporta costi elevati con una galleria; sono stati proposti  vari tracciati: quello più realistico è senza passaggi interrati, tuttavia ci vorrebbe più sostegno. Zimmerhofer ha accolto la proposta di sospensione fino a domani, per trovare una parte deliberante condivisa. 
Jürgen Wirth Anderlan (JWA Wirth Anderlan) ha quindi presentato la No all’obbligo vaccinale per i bambini (presentata dal cons. Wirth Anderlan il 14/11/2024), con la quale chiedeva al Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano di deliberare quanto segue: alle microstrutture per la prima infanzia e alle scuole dell’infanzia della Provincia autonoma di Bolzano non è consentito escludere i bambini dalla frequenza in ragione delle vaccinazioni a cui sono o non sono stati sottoposti. Wirth Anderlan ha fatto riferimento anche alla problematica del trasferimento di dati sensibili, e al fatto che la Convenzione ONU per l’infanzia garantisce diritti a tutti i bambini, a prescindere dallo stato vaccinale. Con le disposizioni attuali, ha aggiunto, bambini nati e cresciuti insieme vengono poi separati dalla politica: una decisione incomprensibile.
Franz Ploner (Team K) ha chiarito che la mozione dovrebbe essere un voto, perché è una legge statale del 2017 che prevede le vaccinazioni obbligatorie per i minori fino a 16 anni. Ogni due anni c’è una valutazione epidemiologica; il piano attuale è in vigore fino al 2027. L’obbligo vaccinale è previsto come requisito per l’accesso a microstrutture e scuole dell’infanzia; per le scuole primarie è permessa la frequenza anche ai non vaccinati, ma va fatta una segnalazione all’Azienda sanitaria. Va detto anche che pochissimi adulti provvedono ai richiami vaccinali ogni 10 anni, cosa che pure sarebbe prevista.
Sandro Repetto (Partito Democratico) ha pure fatto riferimento alla legge Lorenzin del 2017 che prevede 10 vaccinazioni obbligatorie, introdotta, a tutela dei soggetti deboli, a seguito di un tasso vaccinale in diverse regioni al di sotto del 95% che garantisce l’immunità di gregge. L’obbligo è quindi una triste necessità: in Svezia, dove non c’è l’obbligo, la copertura vaccinale è molto maggiore. In provincia di Bolzano le coperture sono sempre le più basse d’Italia; negli ultimi anni c’è stato un lento miglioramento, ma si va comunque dal 64% al 78%, ben lontani dal 95%. Bisognerebbe fare campagne di sensibilizzazione. Egli non sosterrà la mozione.
Renate Holzeisen (VITA) ha chiarito che lo Stato dispone l’obbligo vaccinale ma la Provincia può scegliere i propri vaccini ed è responsabile per l’applicazione corretta. Questa correttezza non è mai stata analizzata, e spesso è usato il vaccino esavalente Hexyon  su bambini d’età per la quale esso non è stato autorizzato, c’è quindi un’applicazione contro la legge. Inoltre, la Commissione Europea ha previsto per l’applicazione di vaccinazione la prescrizione medica: anche in questo caso, attualmente c’è un’applicazione illegale in tutta Italia. L’obbligo vaccinale non è compatibile con il divieto di frequenza della scuola dell’infanzia.
Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit) ha invitato ad affrontare la discussione in maniera obiettiva, evidenziando che determinante è l’indicazione medica. è assurdo, dal punto di vista medico, che un bambino non possa andare a scuola al mattino,ma possa frequentare altri bambini al pomeriggio. I bambini non devono essere privati dei loro diritti.
Jürgen Wirth Anderlan (JWA) ha quindi proposto la sospensione della propria mozione per trasformarla in voto.
Andreas Colli (Wir Bürger – Noi Cittadini – Nëus Zitadins) ha poi annunciato la sospensione della propria Revisione della legge provinciale 15 maggio 2000, n. 9 “Interventi per la protezione degli animali e prevenzione del randagismo” e del decreto del presidente della Provincia 8 luglio 2013, n. 19 “Regolamento di esecuzione in materia di protezione degli animali” (presentata dal cons. Colli il 18/12/2024); per confrontarsi in merito con la Giunta.
La seduta di oggi è terminata: il plenum si riunisce domani a partire dalle ore 10.00.
**MC**
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