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C.P. Company, nuovi mercati e flagship per il potenziamento del retail


C.P. Company ha delineato un piano quinquennale di opening che punta a consolidare la presenza globale del marchio attraverso una crescita ponderata e organica, guardando anche a nuovi mercati. “Abbiamo definito un piano quinquennale che prevede l’apertura di 30 negozi in Europa e circa 70 a livello mondiale”, racconta a Pambianconews Lorenzo Osti, presidente di […]

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C.P. Company ha delineato un piano quinquennale di opening che punta a consolidare la presenza globale del marchio attraverso una crescita ponderata e organica, guardando anche a nuovi mercati. “Abbiamo definito un piano quinquennale che prevede l’apertura di 30 negozi in Europa e circa 70 a livello mondiale”, racconta a Pambianconews Lorenzo Osti, presidente di C.P. Company, sottolineando come “nonostante il contesto di mercato incerto, per noi i numeri sono molto positivi: stiamo registrando un +40% su retail (incluso e-commerce e rispetto agli ultimo 12 mesi, ndr), di cui un +15% a parità di negozi”.

La presentazione della collezione autunno/inverno 2025-26 di C. P. Company

A garantire il continuo slancio saranno però anche i punti vendita appena inaugurati e futuri, precisa Osti: “Abbiamo recentemente inaugurato un negozio ad Amburgo, che sta performando molto bene sin dall’apertura prima di Natale. Inoltre, il 15 febbraio inaugureremo un flagship store molto importante a Parigi, un progetto che ha richiesto un anno di lavoro, ma che si è rivelato più che valido. È uno spazio stupendo di 300 metri quadrati, davvero unico”. Guardando avanti, il marchio di proprietà della cinese Tristate Holdings ha in programma di aprire anche ad Anversa, in Belgio, l’anno prossimo. “Al contempo, però, stiamo procedendo con maggiore cautela, esplorando opportunità interessanti ma riducendo leggermente il ritmo rispetto al piano iniziale – sottolinea il manager -. Stiamo valutando città come Bologna e Manchester, ma il momento richiede prudenza”. E mentre i mercati storici del marchio come Italia (“che comunque sta tenendo”), Inghilterra, Francia e Corea mostrano segnali di rallentamento, con cali anche del 20%, C.P. Company sta parallelamente trovando spazio in nuovi i mercati, che compensano la performance sofferente dei primi. “In Germania, che è un mercato nuovo per noi, sull’e-commerce abbiamo raddoppiato le vendite in un anno, e il numero di ricerche per il marchio è raddoppiato su Google Trends“.

Lorenzo Osti, presidente di C. P. Company

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Nelle aree in crescita spiccano quindi Germania, Spagna, Est Europa, Giappone e Cina. Quest’ultima, in particolare, rappresenta una delle sfide più stimolanti per il brand. “In Cina lo scorso anno abbiamo aperto cinque negozi e ne apriremo altri cinque entro il 2025. Stiamo crescendo in maniera sana e organica, partendo da zero”.

Uno degli aspetti più interessanti del successo del brand è l’interesse delle nuove generazioni per l’outerwear, un segmento in cui il brand è sempre stato un punto di riferimento. “Oltre ai nostri storci clienti, che hanno conosciuto il marchio nei suoi ‘tempi d’oro’, abbiamo una base di consumatori molto giovane, dai 14 ai 25 anni. E anche se spesso non hanno una grande capacità di spesa, sono affascinati dalle storie e dal valore dei nostri prodotti e chiaramente si avvicinano molto alla nostra entry price”. Un esempio emblematico è il piumino DD Shell, un capo che “sta andando sold out ovunque”.

A Milano Moda Uomo, oltre alla nuova collezione C.P. Company, l’azienda ha portato anche le creazioni firmate Massimo Osti Studio, la label principalmente dedicata alla sperimentazione e alla ricerca (che porta ovviamente il nome del fondatore del marchio italiano). Dopo un primo anno di vendita esclusiva online, il progetto (che punta a raggiungere cinque milioni di ricavi in cinque anni) sta ora ampliando la distribuzione a una selezione di venti negozi nel mondo. “Abbiamo affiancato ai nostri ‘chapter’, che rappresentano le idee più innovative, una linea di capi continuativi chiamata ‘Continuative Garments’”, spiega Osti. “Si tratta di capi di grande qualità, semplici, pensati per durare nel tempo, con un branding minimale. L’obiettivo è creare dei nuovi classici da affiancare alla parte più di ricerca”.

Due look dai ‘chapter’ di Massimo Osti Studio

Dopo l’evento di presentazione a Parigi, Massimo Osti Studio ha quindi deciso di tornare “a casa”, organizzando la presentazione nel contesto della settimana della moda meneghina. “Milano è una piazza fondamentale e qui abbiamo la nostra casa”, conclude Osti. “Vogliamo invitare i nostri clienti in un ambiente personale e autentico, che rappresenti al meglio i valori del nostro brand”.



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