Il post di ieri sera di Acquaroli con i dati sul turismo
di Luca Patrassi
«La matematica non è mai un’opinione, sei milioni di euro per il turismo sono in linea con la spesa annuale storica della Regione Marche per la promozione turistica e l’internazionalizzazione, quindi quella di Atim è pienamente coerente anche con quanto si investiva prima del mio insediamento. Il compito della giunta è di indirizzo e non da oggi, parliamo della Bassanini: poi come governatore non entro nella gestione amministrativa, negli affidi, perché non posso e non voglio entrare nelle procedure». Il presidente della Regione Francesco Acquaroli ribadisce a Cronache Maceratesi la linea sul fronte di Atim, l’agenzia che si occupa di promozione dell’immagine turistica delle Marche, anche alla luce delle tesi sostenute nel servizio mandato in onda dalla trasmissione di Rai3 Report.
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Allora governatore Acquaroli, qual è il suo stato d’animo? Diverso da quello che è apparso l’altro giorno in trasmissione?
«Non ero affatto nervoso come avete scritto, ma determinato a far emergere la verità e arrabbiato di fronte al racconto infondato che stavano provando a fare. A mio parere la trasmissione ha fornito una narrazione di parte, quella del Pd, che confonde ripetutamente le scelte politiche e i risultati gestionali con il piano amministrativo facendone un indistinto tutt’uno portandola alla ribalta nazionale arricchita di sensazionalismo a spese dei cittadini italiani. Cosa è emerso di nuovo? Sono tutti argomenti che avete ampiamente trattato».
Il governatore Francesco Acquaroli (che è anche assessore al turismo) durante la puntata di Report
Cosa non ha gradito?
«Le illazioni fatte, il volermi attribuire compiti di gestione che non ho, non posso avere e non voglio. Peraltro è stata evidenziata una statistica negativa completamente estrapolata dal contesto generale, mentre la realtà testimonia, e i numeri non sono un’opinione, invece che le presenze turistiche nelle Marche sono cresciute negli ultimi due anni a doppia cifra, con il boom fatto nel 2022, con l’aumento di oltre un milione di presenze rispetto al 2019, anno pre-pandemia e soprattutto l’anno in cui nelle Marche era stato registrato il più alto numero di turisti. Questo non è stato detto e si è invece voluto strumentalizzare il mio ruolo di governatore attribuendomi decisioni che sono invece in capo al direttore di Atim, così come lo sono in capo ai direttori delle varie agenzie e dei dirigenti. Non mi si possono imputare affidamenti e scelte di gestione che sono compito esclusivo dei direttori».
Marco Bruschini, ex direttore Atim
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Il direttore di Atim Bruschini è uscito di scena per approdare a Roma, lato ministero dell’Agricoltura. Qual è il suo giudizio su di lui e sul suo lavoro?
«Come già noto ho evidenziato i ritardi sull’organizzazione, ora stiamo procedendo con dei bandi di selezione per completare l’organico. Avrei preferito una struttura più forte fin dall’inizio, come ho sempre detto. Per il resto non ho difficoltà a dire che il suo lavoro è stato positivo sul piano turistico e ha prodotto risultati importanti, anche sul fronte dell’internazionalizzazione, tanto che l’aumento più significativo è quello che registriamo sui turisti stranieri».
E’ stato citato il caso di un presunto conflitto di interessi nell’affidamento diretto di un incarico ad una agenzia di viaggi che ha tra i soci il padre del suo capo di segreteria.
«Il mio capo segreteria è venuto a lavorare con me a luglio del 2023, mentre l’affidamento in questione è di due anni prima, settembre del 2021. A fronte di questa ulteriore illazione ribadisco, come detto alla giornalista, che è assurdo legare le due vicende visto anche la distanza temporale e soprattutto che io, come non ho mai fatto, non posso e non voglio entrare nelle procedure amministrative. Che cosa avrei dovuto fare, sarei dovuto intervenire nella gestione violando la legge?».
I testimonial delle Marche Gianmarco Tamberi e Roberto Mancini
C’è anche chi ha insinuato dubbi sull’utilità di testimonial come Mancini e Tamberi (il cui spot non è andato in onda).
«Sono due orgogli marchigiani che ci hanno aiutato tantissimo nella promozione della nostra regione in Italia e nel mondo. Hanno dato un contributo fondamentale. Tamberi ha sottoscritto il contratto durante la stagione estiva e in prossimità delle Olimpiadi di Parigi ed era chiaro che i nuovi spot non sarebbero usciti subiti, li presentiamo tra una settimana alla Bit. Ma da subito ha iniziato a svolgere il ruolo di testimonial».
C’è un problema di trasparenza nella spesa pubblica e in particolare in quella di Atim?
«Per quelle che sono le mie conoscenze no, e sono così convinto del valore della trasparenza che ho voluto io dare impulso per costituire una commissione per la verifica della correttezza degli atti amministrativi, a tutela della Regione. Finora stiamo parlando di una polemica politica fatta da parte della minoranza che sente odore di elezioni. Vede, sono una persona libera da condizionamenti e credo che la trasparenza e la verità sono priorità perché non abbiamo nulla da nascondere. Proprio per questo ho fatto quell’intervista per tutelare la credibilità dell’istituzione regionale e mia. Il resto sono chiacchiere elettorali visto che ci si avvicina alla fine di questo mandato amministrativo. La polemica politica fa parte del gioco, ma non posso certo tollerare le illazioni o peggio le diffamazioni».
La commissione d’inchiesta a che punto è?
«Mi risulta che sta lavorando per effettuare le verifiche richieste sugli atti amministrativi di Atim. La trasparenza è una priorità e per questo ho voluto la sua costituzione. Valuteremo relazione finale, che deve essere redatta dalla Commissione entro il 25 febbraio, è stata necessaria una proroga per la mole di lavoro enorme e la materia delicata».
Cosa pensa della vicenda Aeroitalia?
«E’ in corso un contenzioso. L’ultimo provvedimento giudiziale emesso ha accolto le ragioni di Atim. Aspettiamo gli esiti finali».
Gli attacchi arrivano anche sui voli di continuità.
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«Siamo una regione che storicamente ha problemi nei collegamenti. Avere questo tipo di opportunità ci permette di muoverci più facilmente e ai turisti di arrivare, è anche un importante e fondamentale sostegno alle imprese e a chi si muove per lavoro. Inizialmente c’è stato un bando per avviare i voli di continuità territoriale su Milano, Roma e Napoli che è stato aggiudicato a una certa impresa che ben conosceva le condizioni e che quindi andava garantito».
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