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Marco Casucci critica la gestione della Regione Toscana –


Prima puntata del nuovo corso di “La Voce Libera”, che si apre con un ospite di spicco: Marco Casucci, vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana. Nel corso dell’intervista, il politico ha affrontato tematiche cruciali per la regione e il Paese, dal problema della sanità alla sicurezza, passando per le politiche economiche e infrastrutturali.

Sanità: le criticità del sistema toscano

Uno dei temi centrali affrontati da Casucci riguarda le difficoltà della sanità toscana, con particolare riferimento ai tempi di attesa per visite e prestazioni specialistiche.

“Le liste d’attesa sono un problema reale. Ho ricevuto una segnalazione di un cittadino che, per un semplice controllo dermatologico all’ospedale San Donato di Arezzo, ha ottenuto un appuntamento con oltre dieci mesi di attesa. È inaccettabile.”

Casucci ha ricordato gli investimenti effettuati per ridurre i tempi di attesa: 32 milioni di euro dal governo e 5 milioni dalla Regione Toscana lo scorso anno, con ulteriori 10 milioni previsti per il 2025. Tuttavia, ha sottolineato come il problema principale resti la carenza di personale sanitario, con ospedali che operano con dotazioni minime di medici e infermieri.

“A Sansepolcro, nel reparto di medicina ci sono solo due medici. Come può essere sostenibile? Paghiamo gli errori del passato, come il numero chiuso a Medicina, che ha limitato l’accesso alla professione e ora ci troviamo con una grave carenza di specialisti.”

L’aumento dell’addizionale IRPEF: una misura sbagliata

Il vicepresidente regionale si è espresso duramente contro la decisione della Regione Toscana di mantenere l’addizionale IRPEF al massimo per il 2025.

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“Ancora una volta, invece di ottimizzare la spesa sanitaria, si sceglie di aumentare le tasse. I cittadini toscani, soprattutto il ceto medio, saranno ancora una volta penalizzati. È necessario razionalizzare le risorse, non tassare indiscriminatamente.”

Ha inoltre evidenziato il problema della fuga di pazienti verso altre regioni, come l’Emilia-Romagna, per interventi specialistici, segno di un sistema che rischia di perdere la sua storica eccellenza.

La nomina del nuovo direttore generale dell’ASL Toscana Sud Est

Marco Casucci ha poi affrontato la nomina del nuovo direttore generale dell’ASL Toscana Sud Est, il dottor Torre, esprimendo preoccupazione sulla politicizzazione delle nomine.

“Accolgo il nuovo direttore con spirito collaborativo, perché la sanità ha bisogno di buona amministrazione, ma critico il metodo. Queste nomine devono essere condivise con i territori, non imposte dall’alto. Serve una maggiore equità nella distribuzione delle risorse tra le province.”

Ha poi evidenziato il fatto che la provincia di Arezzo paga più tasse rispetto ai servizi sanitari che riceve, una sperequazione che va corretta.

Alta Velocità: Rigutino o Creti?

Sulla questione della stazione Alta Velocità Medio Etruria, Casucci ha risposto alle critiche dell’opposizione riguardo la sua presunta assenza dal dibattito, ribadendo il suo impegno per il territorio:

“Il mio sostegno a Rigutino come scelta migliore per la provincia di Arezzo è chiaro e documentato. Tuttavia, il Ministero indica Creti come preferibile, quindi bisogna trovare una soluzione che tenga conto delle necessità del territorio e delle posizioni delle Regioni Toscana e Umbria.”

Il problema del lupo e le difficoltà dell’agricoltura

Parlando di economia e mondo agricolo, Casucci ha sollevato il problema dei danni causati dal lupo agli allevamenti toscani, un tema che ha suscitato grande interesse in un recente convegno:

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“Gli allevatori sono stanchi di subire danni senza adeguati risarcimenti. La provincia di Arezzo è fatta di gente che lavora nei campi e nelle stalle, non solo di ambientalisti da salotto. Servono soluzioni concrete.”

Un impegno per il futuro della Toscana

Concludendo l’intervista, Casucci ha ribadito il suo impegno per una politica più vicina ai cittadini, basata sul controllo della spesa pubblica, una gestione più equa della sanità e un approccio pragmatico alla crescita economica e infrastrutturale.

Ha infine citato Piero Calamandrei, sottolineando l’importanza di tutelare gli spazi di libertà e vigilare contro chi vuole limitarli.

“La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto è importante quando comincia a mancare”.



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