Il Comune ha presentato il nuovo piano per la raccolta dei rifiuti, avendo come obiettivo la lotta agli incivili: nel mirino soprattutto l’abbandono di rifiuti ingombranti e il conferimento dei sacchetti da fuori città
È guerra contro i cittadini incivili. Ieri mattina è stata presentata la nuova ordinanza che intende riformare il sistema di conferimento cittadino. Tra le novità l’addio alle buste nere opache che dovranno essere sostituite con imballaggi trasparenti, che permetteranno alle forze dell’ordine di monitorare il contenuto per essere certi che la differenziata venga fatta nel modo giusto. E ancora, più controlli e pattuglie della polizia locale, incremento delle fototrappole, verifiche sugli svuotacantine e un monitoraggio contro la migrazione dell’immondizia dai luoghi dove è presente il porta a porta alle aree non ancora coperte.
L’obiettivo dell’amministrazione comunale è quello di mettere a sistema una serie di servizi che permettano alla città di migliorare le percentuali di raccolta differenziata, le condizioni di igiene urbana cittadina e sostenere tutti quei residenti che scelgono di collaborare rispettando le regole.
La piaga dell’abbandono dei rifiuti
«Solo nei mesi di novembre e dicembre la Polizia locale ha emesso circa 80 sanzioni a persone non residenti che abbandonavano rifiuti qui, più di una sanzione al giorno, mentre solo la scorsa estate la Città metropolitana ha speso 2.200.000 euro per ripulire le strade provinciali dagli abbandoni selvaggi», ha spiegato il sindaco di Bari, Vito Leccese.
Che poi conclude: «In attesa di completare il lavoro del porta a porta su tutta la città, intendiamo assicurarci che tutti quanti contribuiscano all’obiettivo, introducendo l’obbligo di conferire i propri rifiuti differenziati con sacchetti semitrasparenti e non più con i bustoni neri, che spesso diventano strumento per nascondere la mancata differenziazione e in tanti casi, cioè quando vengono “trascinati” sul basolato dei nostri marciapiedi, diventano anche portatori di ulteriore degrado e sporcizia in tante zone della città».
A Sant’Anna, Torre a Mare e San Giorgio differenziata al 68%
E sul futuro della raccolta porta a porta è l’assessora all’ambiente Elda Perlino a chiarire la posizione dell’amministrazione: «Grazie al servizio introdotto a Sant’Anna, Torre a Mare e San Giorgio, abbiamo raggiunto circa il 68 per cento di differenziata. Inoltre, come è noto, abbiamo già messo in campo anche altre strategie, come l’operatore di quartiere, che può agire da “collante” con i cittadini, raccogliendo osservazioni che registriamo e cerchiamo di soddisfare quotidianamente».
Poi chiosa sulle utenze non domestiche: «Introdurremo il porta a porta per i commercianti, soprattutto per quanto riguarda la ristorazione, in alcuni quartieri centrali della città, come San Nicola e Umbertino».
La migrazione dei rifiuti
Il tema della migrazione dei rifiuti invece è oggetto di attenzioni da parte dell’assessora alla polizia locale, Carla Palone: «Noi come Polizia locale continuiamo a elevare sanzioni: negli ultimi due mesi ne abbiamo fatte 605, 287 a dicembre e 318 a novembre, per conferimento di rifiuti fuori orario, abbandono di ingombranti o di rifiuti su area pubblica e abbandono a Bari da parte di non residenti». Fa eco Antonella Lomoro, presidente di Amiu: «La presenza dei cassonetti sul territorio urbano incentiva fortemente all’abbandono dei rifiuti».
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