Domenica 26 gennaio torna alla Sala Banti di Montemurlo Ci vediamo a teatro!,la stagione dedicata al pubblico delle famiglie, giunta quest’anno alla diciassettesima edizione. Un cartellone ricco e divertente, con sei spettacoli pensati per i più piccoli ei loro genitori. Un programma che offrirà momenti di magia e occasioni per alimentare la fantasia e la creatività, che, come da tradizione, nasce dalla collaborazione tra il Comune di Montemurlo e la Fondazione Toscana Spettacolo onlus.
«Una bella occasione per avvicinare i bambini e i giovanissimi ad un teatro di qualità e per trascorre una domenica pomeriggio all’insegna della creatività e della fantasia», dice il sindaco Simone Calamai. Ormai la rassegna di teatro- ragazzi a Montemurlo è una tradizione consolidata, come sottolinea l’assessore alla cultura Giuseppe Forastiero: «Ci vediamo a teatro ha un doppio valore, perché alcuni degli spettacoli che portiamo in scena, grazie ai Formaggini Guasti, sono fatti dai ragazzi per i ragazzi. Una rassegna così bella e coinvolgente che ha fatto crescere una schiera di giovani attori che ora ritroviamo in scena. Venite a teatro, perché con il teatro si cresce bene». Mirko Gianformaggio, della compagnia Formaggini Guasti:«Da Montemurlo esportiamo anche su Prato un modo coinvolgente di fare teatro, in un luogo accogliente e con delle compagnie straordinarie. L’invito per tutti è quello di venire a vedere la rassegna e conoscere una realtà meravigliosa fatta di collaborazione e solidarietà». Portano il loro contributo alla rassegna e saranno presenti agli spettacoli anche gli “Amici di Pietro”, l’associazione dedicata a Pietro Cappiello, 14 anni, il giovane allievo della scuola di teatro dei Formaggini Guasti, morto a causa di una rara malattia genetica
“Ci vediamo a teatro! – afferma la presidente della Fondazione Toscana Spettacolo onlus, Cristina Scaletti – rappresenta un investimento culturale di grande importanza: consente ai più piccoli di avvicinarsi al teatro, di conoscerne i linguaggi e di sviluppare la propria creatività. Si tratta di un progetto prezioso che, anno dopo anno, conferma il valore della collaborazione con il Comune di Montemurlo al servizio delle famiglie e del territorio”.
Il primo appuntamento in programma, domenica 26 gennaio (ore 16:30 )è con NELL’ALDIQUA’ per la regia di Mirko Gianformaggio, con Virna Gianformaggio, Matilde Toni, Andrea Lorenzini e Emanuele Mineccia. Età consigliata: dai 4 anni. Nell’aldiquà è una produzione comico-noir della compagnia I Formaggini Guasti, che esplora con ironia il tema della morte e il legame tra “aldilà” e “aldiquà”. Una finestra simbolica separa e connette i due mondi, offrendo uno sguardo sulle dinamiche tra vivi e trapassati. Con una scenografia essenziale e luci evocative, lo spettacolo indaga domande universali: possono i due mondi toccarsi? E i defunti possono comunicare con noi?
La stagione prosegue domenica 2 febbraio(ore 16.30)con LA STANZA DEI RICORDI, di e con Andrea Fedi. Una produzione Katastrofa Clown, età consigliata: dai 4 anni. In ogni casa c’è sempre una vecchia stanza dove sono dimenticati vecchi bauli e valigie contenenti i nostri giochi e i ricordi della nostra infanzia. Questa è La stanza dei ricordi, uno spettacolo comico, ma allo stesso tempo poetico, dove il pubblico viene catapultato in una stanza piena di valigie contenenti marionette, cappelli, bolle di sapone e tanti altri oggetti.
Domenica 9 febbraio (ore 16.30)è la volta di TRANQUILLI!!!,diretto e interpretato da André Casaca. Una produzione Teatro C’art Comic Education Italia, età consigliata: dai 3 anni. Tranquilli!!! è uno spettacolo che, attraverso clown, mimo e teatro fisico, invita a riscoprire la serenità nel caos quotidiano. Alternando poesia, romanticismo e umorismo, il protagonista, una caricatura dell’uomo moderno stressato, gioca a basket, risponde a telefoni silenziosi e si ferma a riflettere Tranquilli!!!è un inno alla calma e alla bellezza nascosta nel vivere semplice.
Domenica 16 febbraio(ore 16.30)alla Sala Banti arriva WROoNG!, diretto e interpretato da Ilaria Di Luca e Andrea Gambuzza. Età consigliata: dai 5 anni. Cosa è “giusto”,cosa è “sbagliato”? Quando e perché ci sentiamo sbagliati? E quando, invece, tutti dicono che è sbagliato e a noi sembra giusto e viceversa. Attorno a queste domande sono nate la nostra riflessione e la nostra ricerca. Orto degli Ananassi ha sempre lavorato attorno ai temi dell’autoaffermazione e delle relazioni umane, intendendo questo come uno scenario in cui ciascun individuo possa trovare un suo posto soddisfacente nel mondo e mettere a frutto i propri talenti, sfidando e sconfiggendo i propri limiti e le proprie paure: nei confronti di sé stesso e degli altri.
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NOVECENTO, QUASI MILLE. La storia del bambino clandestino, per la regia di Mirko Gianformaggio, con Mirko Gianformaggio, Andrea Lorenzini, Matilde Toni, Emanuele Mineccia e Virna Gianformaggio, è lo spettacolo in programma domenica 23 febbraio(ore 16:30). Una produzione I Formaggini Guasti, età consigliata: dai 6 anni. Liberamente ispirato a Novecento di Alessandro Baricco, lo spettacolo immagina nuovamente la storia del misterioso bambino trovato nella stiva di una nave, ponendo al centro il tema dell’invisibilità sociale. Tra musiche, azioni e dialoghi surreali, il pubblico è immerso in un’atmosfera di bordo che richiama il sogno americano e l’attualità. Con leggerezza e ironia, la messa in scena riflette su chi è trattato come un numero e non come una persona.
L’ultimo appuntamento in cartellone,domenica 9 marzo(ore16.30)è con la performance interattiva per bambini e famiglie HABITAT KIDS!. Coreografia di Agnese Lanza, Martina Francone e Sara Campinoti, con Agnese Lanza e Sara Campinoti. Età consigliata: dai 3 anni. HABITAT KIDS! è una performance interattiva per bambini e famiglie, un happening unico e coinvolgente. Due danzatrici, insieme a oggetti leggeri e trasformabili ispirati alle “sculture da viaggio” di Munari, creano uno spazio onirico dove grandi e piccoli possono dare forma alle proprie fantasie. Il pubblico è libero di partecipare interagendo con danzatori, oggetti e musica, oppure semplicemente osservando. Ogni evento diventa irripetibile, trasformando lo spazio e la coreografia attraverso l’immaginazione e il gioco di chi vi prende parte. Lo spettacolo può essere svolto per un massimo di 70/90 persone, è necessaria la prenotazione.
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