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Rapporto Sport 2024, tutto il suo valore per gli Italiani


I numeri dello Sport che piacciono di più sono i centimetri saltati da Tamberi o da Duplantis alle Olimpiadi, le cifre sul cronometro quando il nuovo uomo o la nuova donna più veloci del mondo tagliano il traguardo dei 100 metri, quanti allori cingeranno infine e a che età Lindsey Vonn e Arianna Fontana, ma è solo un lato delle medaglie sportive.

Intanto ci sono tutti i chilometri percorsi, i sacrifici svolti per arrivare a questi risultati, poi, c’è lo Sport della gente comune.

Perché lo Sport è di tutti e tutti dovrebbero praticarlo: per il proprio bene ma anche per quello delle casse pubbliche, e quindi nuovamente per quello di tutti! A ricordarlo, una volta di più, è il “Rapporto Sport 2024” redatto da Sport e Salute e dall’Istituto per il Credito Sportivo e Culturale, appena presentato al Circolo del Tennis del Foro Italico di Roma. Un’analisi sul sistema sportivo italiano, basata su dati di qualità, fonti ufficiali e metodologia certificata e che avrà tre focus principali: il “PIL dello sport”, la “Domanda-Offerta di Sport in Italia” e gli “Investimenti e l’impatto sociale nello Sport”. E cosa dice in soldoni, letterali e metaforici? Un euro investito in progetti sportivi genera 4,5 euro in progetti sociali!

Si tratta di un mero dato, forse il più significativo quando si tratta di quantificare il valore dello Sport, non si può realmente dare un prezzo alla migliore formazione che hanno bambini e ragazzi quando vengono trascinati in palestre e campi da gioco invece che stare chiusi in casa a farsi viziare o al contrario invece che dipendere dalla strada per riempire il proprio tempo. Ma non è solo alle fasce più verdi che bisogna guardare, confidando che è più facile raccogliere copiosi frutti dalla cultura sportiva una volta seminatone i germogli quando cuori e teste sono ancora più fertili e recettivi all’apprendimento. Ad esempio Federico Mollicone, presidente Commissione Sport Camera dei Deputati, illustra:  “Sono aumentati gli italiani che fanno sport in maniera regolare: 16 milioni, rispetto al passato sono aumentati moltissimo; si sono ridotti i sedentari del 35% e sono aumentati anche gli addetti: +478mila addetti, che dimostra quanto sia vitale, vivo e in aumento anche grazie al lavoro di Sport e Salute e del ministero. Questo è un rapporto entusiasmante, che dimostra quanto il mondo dello sport abbia raddoppiato rispetto agli altri settori in quanto apporto al Pil un +12,6”.

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In effetti 16 milioni di persone allontanate dalla sedentarietà, in tutta Italia, con tutto ciò che ne consegue in termini di salute, è un numero piacevolmente spaventoso. Si può provare a confrontarlo al miliardo e mezzo che, secondo il Rapporto Deloitte sullo Sport 2024,  l’Italia potrebbe arrivare a risparmiare a beneficio del bilancio dell’Inps incrementando incentivando l’attività dei propri cittadini. Insomma il traguardo è stato già delineato sulla lunga distanza, da avvicinare sprintando più che si può, magari in scia di una Liguria che sarà regione Europea dello Sport nel 2025 e che viene dal 2024 di Genova Capitale Europea, e per buoni che siano stati i progressi dell’ultimo anno non c’è proprio tempo per rifiatare, come ha evidenziato il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi:

“C’è una sensazione strana, di vivere una soddisfazione che dura un attimo, perché nel momento in cui lo certificano stamattina noi stiamo già pensando a come migliorarlo per potrebbero rappresentare il prossimo anno ulteriormente migliorato, ma non nella freddezza dei numeri, ma nel calore degli effetti che producono tutti questi indicatori dal punto di vista sociale e umano, perché pensiamo che siano soltanto numeri, anche quelli finanziari, ma ciò che determinano questi numeri è il benessere delle persone, che è la cosa che ci sta più a cuore”.

I margini di miglioramento del resto rimangono troppi ampi, vanno colmati traendo forza e ispirazione da questi abbrivi: la Spesa pubblica nello Sport di Comuni e Regioni è stata incrementata del 70%, ma gli impianti restano obsolescenti, indegni dei primi dieci paesi europei, sugli Stadi di Calcio il Belpaese si è fatto superare in velocità dalla Turchia con cui cogestirà i prossimi Europei, mentre dalla Sublime Porta sono già avanti coi lavori da Trieste in giù la situazione è ancora in alto mare.

Se vincere aiuta a vincere, bisogna dunque continua a investire nello Sport per aiutare noi stessi a vincere, assieme a Fontana, Tamberi e tutti gli altri azzurri, o tutti gli altri sportivi, perché lo Sport è veramente di tutti. Con dividenti mica male: 4,5€ per ognuno investito! A qualcuno in questo affare che non fa solo bene, ma conviene, entreranno in casa, magari su una bacheca, degli ori, ma tutti se ne gioveranno in denari! È l’economia della Mano concreta dello Sport, apparentemente invisibile, ma ben colta da chi ha saputo Osservarla.

Federico Burlando

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