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Bonus edilizi 2025: tutte le novità in Legge di Bilancio


Con la Legge di Bilancio 2025, il quadro delle
detrazioni per l’edilizia ha subito delle
modifiche in termini di scadenze, aliquote spettanti, condizioni di
accesso e interventi consentiti.

Legge di Bilancio 2025: le novità per le detrazioni
edilizie

Sulle novità previste a partire dal 1° gennaio 2025 e introdotte
dai commi 54, 55 e 56 dell’art. 1 della Legge 30 dicembre
2024, n. 207
è intervenuta l’ANIT con un
interessante approfondimento nel quale ha fornito:

  • un estratto commentato del testo della Legge di Bilancio
    2025;
  • uno schema aggiornato sulle scadenze in vigore per i bonus in
    edilizia.

Nello specifico, il documento contiene tutte le informazioni
su:

  • Ecobonus;
  • Sismabonus;
  • Bonus Casa;
  • Bonus Mobili;
  • Superbonus.

 

Bonus Casa, Ecobonus e Sismabonus: scadenze e
aliquote 

ANIT ricorda che la Legge di Bilancio ha modificato il comma
3-ter dell’art. 16-bis del TUIR, riducendo al 30%, a partire
dal 1° gennaio 2025 e fino al 31 dicembre 2033, l’aliquota di
detrazione per le spese sostenute.

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Inoltre è stato introdotto all’art. 14 del D.L. n. 69/2013 il
comma 3-quinquies stabilendo che
l’Ecobonus spetta anche per le spese
documentate sostenute negli anni 2025, 2026 e 2027, ad esclusione
delle spese per gli interventi di sostituzione degli impianti di
climatizzazione invernale con caldaie uniche alimentate a
combustibili fossili, nella misura fissa, per tutte le tipologie di
interventi agevolati:

  • pari al 36% delle spese sostenute nell’anno 2025;
  • pari al 30% delle spese sostenute negli anni 2026 e 2027.

La percentuale sale al 50% per il 2025 e al 36% per gli altri
due anni se le spese sono sostenute dai titolari del diritto di
proprietà o di un diritto reale di godimento per interventi
sull’unità immobiliare adibita ad abitazione principale.

Modifiche anche all’articolo 16 del D.L. n. 69/2013, in
relazione al Bonus Casa, secondo cui le spese
di cui all’articolo 16-bis del TUIR, sostenute negli anni 2025,
2026 e 2027 (ad esclusione delle spese per gli interventi di
sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con
caldaie uniche alimentate a combustibili fossili) spetta una
detrazione dall’imposta lorda pari:

  • al 36% per cento delle spese sostenute nell’anno 2025;
  • al 30% delle spese sostenute negli anni 2026 e 2027, fino a un
    ammontare complessivo delle stesse non superiore a 96.000 euro per
    unità immobiliare.

La detrazione sale al 50% per le spese sostenute nell’anno 2025
e al 36% di quelle sostenute negli anni 2026 e 2027 nel caso in cui
le medesime spese siano sostenute dai titolari del diritto di
proprietà o di un diritto reale di godimento per interventi
sull’unità immobiliare adibita ad abitazione principale.

Stesse aliquote di detrazione previste per
il Sismabonus con il nuovo comma
1-septies.1., che si riferisce alle detrazioni di cui ai commi da
1-bis a 1-septies.

Bonus Mobili

In riferimento al Bonus Mobili, con le modifiche al comma 2
dell’art. 16 del D.L. n. 69/2013, si dispone, che per gli anni 2024
e 2025, ai contribuenti che fruiscono del Bonus Casa, è
riconosciuta anche una detrazione dall’imposta lorda, fino a
concorrenza del suo ammontare, per le ulteriori spese documentate
sostenute per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici
finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto degli interventi di
ristrutturazione.

La detrazione è pari al 50% delle spese sostenute, per un
massimale di spesa che cambia di anno in anno (10.000 euro per
l’anno 2022, 8.000 euro per l’anno 2023 e 5.000 euro per gli anni
2024 e 2025) ed è ripartita in 10 rate annuali di
uguale importo
. La detrazione è valida per gli arredi
legati agli immobili ristrutturati, purché i lavori siano iniziati
entro l’anno precedente all’acquisto.

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Superbonus

In riferimento alle detrazioni di cui all’articolo 119 del
Decreto Rilancio (c.d. “Superbonus”), è stato inserito il comma
8-bis.1, secondo cui la detrazione del 65% per le spese sostenute
nel 2025 è valida a condizione che entro il 15 ottobre
2024:

  • per interventi non condominiali sia stata presentata la
    CILA;
  • per interventi in condominio sia stata approvata la
    delibera assembleare e presentata la CILA;
  • per interventi di demolizione e
    ricostruzione sia stato richiesto il titolo
    abilitativo.

Inoltre dopo il comma8-quinquies è stato inserito il comma
8-sexies secondo cui le spese Superbonus sostenute nel
2023
 possono essere detratte in 10 rate annuali
uguali, a scelta del contribuente, con una dichiarazione dei
redditi integrativa entro il termine per la dichiarazione del 2024.
Eventuali imposte aggiuntive vanno pagate entro il saldo delle
imposte del 2024, senza sanzioni o interessi.

Il documento si completa poi con uno schema riportante le
diverse agevolazioni fiscali con l’orizzonte temporale di
riferimento e le aliquote di detrazione e i massimali di spesa
previsti.





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