Inizia la nuova vita dell’edificio in via Fioravanti 24, storica casa in Bolognina del centro sociale XM24. Il Comune di Bologna ha pubblicato il bando per la creazione di un co-housing, un gruppo di persone che vive in alloggi privati e allo stesso tempo condivide spazi comuni e collabora al funzionamento della comunità condominiale. Saranno dieci gli alloggi che verranno assegnati ad altrettanti nuclei famigliari, che dovranno sperimentare una convivenza votata a uno stile di vita ecologico e solidale.
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Canone calmierato, spazi comuni e aree verdi
Dieci delle undici unità abitative, di varie dimensioni, saranno affittate a un canone calmierato di circa 420 euro spese di conduzione escluse. Un’ultima abitazione di grandi dimensioni sarà riservata a un bando di edilizia residenziale pubblica e quindi assegnata con un bando diverso. Gli appartamenti saranno ‘a schiera’, distribuiti sui due piani – ciascuno con terrazzino. Gli inquilini, 33 in totale, potranno contare anche su ampi spazi comuni con aree verdi e un piano seminterrato di 120 mq con spazi, scantinati e lavanderie condivise.
La selezione e il percorso formativo
“Il Comune metterà a disposizione per ciascun nucleo anche un prestito di 3mila euro senza interessi”, specifica la vicesindaca Emily Clancy durante la conferenza stampa di presentazione del bando. E illustra il processo di selezione dei futuri co-abitanti: “Oltre alle condizioni oggettive, chi presenta la domanda dovrà dimostrare di essere affine al progetto”. L’obiettivo, infatti, è creare una comunità di autoconsumo energetico a impatto ambientale quasi zero.
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Benvenute, per esempio, esperienze documentate di volontariato, attivismo, studio o lavoro nel campo del sociale o dell’ambiente, così come persone che hanno già vissuto in co-housing o condomini sociali. Saranno 21 i primi nuclei selezionati, che dopo la chiusura del bando saranno coinvolti in un percorso di formazione fatto di incontri e laboratori. Si arriverà così a luglio, quando il Comune selezionerà gli assegnatari degli appartamenti.
Quale eredita del centro sociale?
Ciò che era rimasto di uno dei più noti centri sociali occupati della città, entra così a far parte delle trasformazioni immobiliari del Piano per l’Abitare, che comprendono anche il complesso di social housing nel quartiere Navile. Una scelta che guarda al presente e al futuro per dare una risposta alla crisi abitativa. Ma che fa i conti anche con il passato dell’edificio, sfrattato dall’amministrazione e sgomberato nel 2019: “L’esperienza si è chiusa con lo sgombero – dice Clancy – ma XM è stata un’esperienza ricca e importante. Che in uno spazio che ha prodotto tanto ci sia ora una risorsa abitativa è sicuramente un futuro migliore”. Ma quello che c’è stato e quello che ci sarà, conclude la vicesindaca, “sono storie e momenti diversi della città”.
FdI: “Fioravanti 24 in attesa di essere realizzata dal 2019”
“Innanzitutto, ricordiamo che l’alloggio di via Fioravanti 24 è in attesa di essere realizzato dal 2019. Speriamo, inoltre, di esprimere la nostra contrarietà ai criteri adottati, che confermano la volontà della giunta non di rispondere alle esigenze di chi lavora e vive in città, ma di creare ‘comunità di abitanti’– come le ha definite la giunta – affini alle idee della parte più a sinistra della maggioranza, che include anche la vicesindaco Clancy”. È questa la posizione di Fratelli d’Italia, dopo l’annuncio della nuova iniziativa. “Un altro punto da sottolineare è che è assurdo che Clancy porti come esempio positivo quello del co-housing di Porto 15, dato che, come risulta da una nostra interrogazione, si sono già accumulate rilevanti morosità negli alloggi – proseguono i consiglieri comunali di FdI – .Evidentemente, la scelta degli inquilini non è stata ben ponderata e, soprattutto, si tratta di progetti che non sono sostenibili dal punto di vista finanziario. Considerando che gli introiti da questi alloggi di edilizia residenziale sociale dovrebbero alimentare la fondazione per l’abitare voluta da Clancy e Lepore, sappiamo già quale pasticcio potremmo attenderci in futuro. Ancora una volta, la giunta Lepore dimostra di non voler rispondere alle reali esigenze dei cittadini – concludono – ma di utilizzare risorse pubbliche per creare e mantenere sacche di consenso”.
Lega: “Bando che premia attivismo è irricevibile”
“Il bando per il progetto di cohousing in via Fioravanti annunciato dalla giunta è semplicemente irricevibile. Abbiamo famiglie in difficoltà costrette a lasciare Bologna, studenti in cerca di casa e lavoratori che spesso fanno grandi sacrifici per riuscire a trovare anche solo una stanza, nuovi nuclei familiari che, alla fine, stremati, decidono di abbandonare la città, e la giunta decide di premiare gli attivisti? Scommettiamo che gli alla fine ci finiranno gli amici di una determinata parte politica? Mi auguro di sbagliararmi, temo che non sarà così.”, fa notare il capogruppo della Lega a Palazzo d’Accursio, Matteo Di Benedetto “È una proposta irricevibile, fumosa e poco chiara – aggiunge – . I cittadini di Bologna devono sapere con che criteri i loro soldi vengono utilizzati e le case della collettività utilizzate, alla faccia delle tante persone che cercano casa senza riuscirci. È uno schiaffo a tante, troppe persone che oggi sono messe in crisi dall’emergenza abitativa. I criteri siano immediatamente rivisti.”
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