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FILIPPINE Un nuovo museo custodisce la tradizione di Marawi dopo l’assedio del 2017


L’hub culturale nel capoluogo di Lanao del Sur è “una base di resilienza, cultura e speranza”. Un’intera sezione digitale è dedicata alla battaglia tra milizie islamiste e governo che durò 5 mesi. Un funzionario del Bangsamoro: “È il nostro memoriale di Hiroshima”. Marian Roces-Pastor, curatrice: “Resistenza è la base della pace. Marawi sta tornando alla vita”.

Marawi (AsiaNews) – “Una base di resilienza, cultura e speranza”, ha detto Abuamri Taddik, ministro del commercio, degli investimenti e del turismo di Bangsamoro. È il Tales of Ranaw di Marawi, museo inaugurato al “punto zero” della città nell’isola di Mindanao – luogo di origine di tutte le strade –  che nel 2017 cadde nelle mani delle locali milizie islamiste che la proclamarono capitale dello Stato islamico nel Sud-Est asiatico. Un hub di cultura e tradizione ma anche “un faro di speranza per il futuro”. Il Tales of Marawi è stato ufficialmente aperto il 23 gennaio, nei giorni in cui la regione autonoma (BARMM) a prevalenza musulmana ha celebrato l’anniversario della sua formazione, istituito nel 2019.

Il principale obiettivo del nuovo museo – promosso dal ministero di Taddik – è recuperare la narrativa della città. Marawi subì infatti il tentativo di sabotaggio culturale delle milizie islamiste, che non solo hanno provocato oltre 120 mila sfollati e 1100 morti, ma hanno devastato buona parte del patrimonio immobile. Il capoluogo della provincia filippina di Lanao del Sur venne paragonato ad Aleppo; venne devastata anche la locale cattedrale di Santa Maria e tra gli ostaggi ci fu pure il vicario generale p. Chito Suganob. Dopo anni è ancora dolente la ferita dell’abbandono provato da allora, provocato dal silenzio della comunità internazionale e del governo, che promise la ricostruzione. Cultura, comunità e cucina possono davvero aiutare a rivitalizzare una città devastata e la sua gente.

Il nuovo hub è stato curato dalla rinomata critica d’arte Marian Roces-Pastor, con la quale hanno collaborato funzionari locali del turismo e della cultura: Tales of Ranaw offre un viaggio attraverso la storia del popolo di Marawi. “Non c’è pace senza allontanarsi dalle narrazioni di vittimismo. La resistenza stessa è la base della pace. E deve essere un onore. E puoi vedere che nei sette anni dall’assedio, come Marawi sta tornando in vita”, ha detto Pastor-Roces, come riporta Rappler. La collezione del museo comprende suggestioni di arte, abilità e resilienza. Come il lakub, antico recipiente di bambù intagliato, e un antico contenitore di tabacco, presi come souvenir dai soldati americani nel 1900, e poi restituiti.

Ma c’è una sezione che comprende una mostra digitale tutta dedicata all’assedio di Marawi del 2017, con immagini e storie di resilienza durante l’amministrazione del presidente Rodrigo Duterte. La battaglia tra le forze governative e le milizie islamiste durò 5 mesi. “Il Tales of Ranaw, pur ricordandoci il flagello della guerra, racconta anche la storia della sopravvivenza, della resilienza e della pazienza del popolo di Marawi. È il nostro memoriale di Hiroshima”, ha detto Robert Maulana Alonto, capo della Commissione di Bangsamoro per la conservazione del patrimonio culturale (BCPCH). Inoltre, l’hub appena inaugurato rappresenta gli sforzi della provincia per ricostruire, rilanciare e sostenere la ripresa economica di Marawi, come ha sottolineato il vicegovernatore di Lanao del Sur Mohammad Khalid “Mujam” Adiong.

In questi giorni è anche il corso un festival culinario nel rinomato quartiere dedicato alle specialità locali, il Soti Food District su Heaven Road. Qui si può godere della vista sul lago Lanao e sulla baia di Iligan, assaggiando di tutto, dalle prelibatezze di Marawi ai piatti e alle bevande internazionali. Il clima di leggerezza che si respira rappresenta per molti venditori, sfollati a seguito dell’assedio, un nuovo inizio. Essi ricevono sussidi e le attività commerciali sono almeno triplicate. “Vogliamo che le persone capiscano che non stanno solo comprando una tazza di caffè o brownies. In realtà stanno aiutando le famiglie a riprendersi dall’assedio di Marawi”, ha detto un alto funzionario.

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