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Giornata della Memoria a Roma: corteo pro Pal in Centro e domenica i movimenti di estrema destra al Tuscolano


di
Rinaldo Frignani

Oltre un migliaio di partecipanti sabato pomeriggio al corteo organizzato dagli Studenti palestinesi fino ai Fori. Slogan contro la Nato e bandiere di Hezbollah. Alle 11 di domenica raduno europeo nella sede di Forza Nuova

Sabato pomeriggio la manifestazione pro Palestina da piazza Vittorio ai Fori Imperiali, con la partecipazione di un migliaio di persone all’iniziativa organizzata dal movimento degli Studenti palestinesi in Italia, e domenica mattina alle 11, al Tuscolano, il raduno dei gruppi di estrema destra europei nella sede di Forza Nuova in via Genzano, con la Questura pronta a intervenire in caso di saluti romani e altri comportamenti apologetici del fascismo durante l’afflusso e il deflusso dei partecipanti. Iniziative alla vigilia della Giornata della Memoria di lunedì. Soprattutto la seconda ha scatenato nei giorni scorsi una serie di polemiche, con le richieste da parte di varie associazioni, come l‘Anpi, ai vertici dell’ordine pubblico di vietarla, seguita dal passo indietro dei proprietari dell’Hotel Saint Martin, in via San Martino della Battaglia, a Castro Pretorio, che hanno ritirato la disponibilità di una sala per il meeting di estrema destra dicendo che sono in corso lavori di ristrutturazione. 

Sabato invece durante la manifestazione pro Pal in Centro ancora riferimenti alla Shoah da parte dei partecipanti al corteo per Gaza, insieme con l’esposizione di bandiere di Hezbollah vicino a quelle libanesi e palestinesi. Poi slogan contro la Nato e l’Unione europea. «A cosa serve ricordare lo sterminio del popolo ebraico se dagli errori non si è imparato niente, se
gli oppressi di 80 anni fa sono diventati gli oppressori del popolo palestinese – ha spiegato al microfono Maya Issa, portavoce degli studenti palestinesi -. A cosa serve sapere che cosa è un campo di concentramento se Gaza è diventato il più grande campo di concentramento. Non siamo negazionisti sia chiaro, noi riconosciamo e commemoriamo la Shoah ma allo stesso modo va riconosciuto e insegnata la Nakba. Non esistono genocidi di serie A e di serie Z. Agli ebrei in Italia vorrei dire siete dalla parte sbagliata della storia, essere ebrei significa stare dalla parte degli oppressi». 




















































«La tregua, fermare i bombardamenti e la distruzione, è un fatto molto
positivo. Tutti i palestinesi hanno gioito. Purtroppo però non esiste ancora
una soluzione politica a questo conflitto
– ha sottolineato invece Yousef Salman, presidente della Comunità palestinese di Roma e del Lazio -.  Continuo a dare messaggi di pace, ma la situazione è disastrosa e tragica. La pace è l’unica via e dobbiamo lottare continuare a lottare per ottenerla. La speranza è l’ultima morire». 

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E in merito invece al convegno di domenica al Tuscolano, organizzato dall’Alliance for peace and freedom, con la partecipazione dei vertici dei movimenti di estrema destra di varie nazioni, fra cui Spagna, Romania, Francia, Germania, Serbia e anche Siria, la Questura ha precisato che «dopo aver preso atto dell’organizzazione di una riunione di esponenti di Forza Nuova e altre compagini estremistiche europee, ai fini della tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, non sussistendo presupposti di legge idonei ad intervenire sulle modalità di svolgimento della riunione in luogo privato, è stato adottato un provvedimento teso ad evitare che, nelle fasi di afflusso e deflusso, si tengano comportamenti apologetici in violazione delle normative vigenti o offensive del sentimento della memoria». 

All’appuntamento, monitorato dalla Digos e dal Nucleo informativo dei carabinieri, saranno presenti Falange e Democracia Nacional (Spagna), Le Nationalistes (Francia), Serbian Right (Serbia), Heimat (Germania), K21 (Grecia), Noua Dreapta (Romania) e SSNP (Siria). Sabato prima riunione fuori Roma fra i leader dei vari movimenti. «Non possiamo dire cosa stiamo dicendo o facendo perché il questore, con un provvedimento urgente, lo ha proibito pena l’arresto per Roberto Fiore», ha spiegato all’Ansa un responsabile di Fn. Presenti a Roma Gonzalo Martin e Pedro Chaparro (Democracia Nacional), Manuel Andrino (Falange), Claus Cremer (Heimat), Ivan Benedetti e Pierre-Marie Bonneau (Les Nationalistes), Christi Dimitru (Noua Dreapta), Misha Vacic, Pavle Bihali, Goran Davidovic (Party of Serbian Nationalist) e Hassan Sakr (Ssnp).

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25 gennaio 2025 ( modifica il 25 gennaio 2025 | 19:05)



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