Gite scolastiche, l’ANQUAP (Associazione Nazionale Quadri delle Amministrazioni Pubbliche) ha inviato una lettera al Ministro dell’Istruzione e al Presidente dell’Anac per sollevare importanti perplessità sulla scelta di affidare l’organizzazione dei viaggi di istruzione agli Uffici Scolastici Regionali (USR). Questa decisione, secondo l’associazione, comporta numerose criticità che rischiano di minare l’efficacia e la sostenibilità di un’attività fondamentale per l’ampliamento dell’offerta formativa.
Le principali problematiche evidenziate da Anquap al Ministero dell’Istruzione
Tempi lunghi e complessità delle procedure amministrative
Le procedure ordinarie previste dal Codice degli Appalti, necessarie per l’aggiudicazione delle gare e la stipula dei contratti, sono lunghe e complesse. Questo compromette la possibilità di pianificare viaggi scolastici in tempi compatibili con le esigenze delle scuole, che spesso non possono prevedere con largo anticipo le date di queste attività.
Inclusione degli studenti con disabilità
La partecipazione degli studenti con disabilità richiede una pianificazione attenta e personalizzata, spesso basata su una conoscenza diretta della realtà scolastica. La gestione a livello regionale, distante dal contesto quotidiano delle scuole, rischia di compromettere l’inclusione e il pieno coinvolgimento di questi studenti.
Gestione delle esigenze alimentari specifiche
La crescente presenza di studenti con intolleranze, allergie o disturbi alimentari rende necessaria un’organizzazione che tenga conto di queste esigenze particolari. Un sistema centralizzato potrebbe non essere in grado di garantire la necessaria attenzione.
Difficoltà economiche delle famiglie
La mancanza di una stima chiara dei costi dei viaggi scolastici in fase iniziale rende complessa la programmazione delle spese per le famiglie, aggravando ulteriormente le difficoltà economiche già esistenti e riducendo il tasso di partecipazione degli studenti.
Impatto sulle agenzie di viaggio
La centralizzazione delle gare potrebbe penalizzare le piccole e medie imprese, che spesso non dispongono delle risorse necessarie per rispettare i requisiti finanziari e burocratici richiesti. Questo rischio ridurrebbe la concorrenza e aumenterebbe le possibilità di gare deserte.
Compromissione dell’offerta formativa
La difficoltà nel reperire servizi adeguati comprometterebbe irrimediabilmente l’attuazione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF), privando gli studenti di opportunità educative essenziali per il loro sviluppo culturale e personale.
Sovraccarico per gli Uffici Scolastici Regionali
La gestione centralizzata richiederebbe agli USR di coordinare un numero elevato di scuole, con un carico di lavoro che andrebbe oltre le loro attuali capacità operative. Questo comporterebbe inevitabilmente ritardi, inefficienze e il rischio di paralisi del sistema.
Rischio di blocco per i viaggi di istruzione
Le visite guidate e i viaggi di istruzione rappresentano un elemento fondamentale dell’offerta formativa, integrando l’attività scolastica e preparando gli studenti al loro futuro ingresso nel mondo del lavoro. Una gestione inefficace potrebbe mettere a rischio questa attività educativa cruciale.
L’appello di Anquap per una gestione diretta delle scuole
Per garantire che i viaggi di istruzione rispondano realmente agli obiettivi educativi, Anquap sottolinea l’importanza di affidare l’organizzazione direttamente alle scuole. Solo una gestione autonoma e flessibile può assicurare il rispetto delle esigenze formative, l’inclusione degli studenti con disabilità e l’attenzione alle necessità specifiche, come quelle alimentari. Il Presidente Germani conclude con un forte appello: “Lasciamo da parte la burocrazia inutile e focalizziamoci sulle vere priorità: la qualità dell’organizzazione e la sicurezza dei nostri studenti. È tempo di mettere al centro le loro esigenze formative per garantire che i viaggi scolastici siano un’esperienza educativa sicura e di valore.”
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