Esordio casalingo indimenticabile per coach Bulleri. I biancoblù giocano la miglior partita della stagione, battono 76-68 Bologna e iniziano un nuovo percorso
Chissà come se l’era immaginato l’esordio casalingo da capo allenatore, di certo la realtà ha probabilmente superato anche la più rosea aspettativa o speranza. La Dinamo di Massimo Bulleri ha battuto con pieno merito la blasonata Virtus Bologna, al termine di una partita approcciata nel modo migliore e condotta dall’inizio alla fine, resistendo ai tentativi di rientrare della squadra di Ivanovic, che probabilmente non si aspettava un Banco così determinato e competitivo. I bolognesi hanno approcciato con poca energia, pensando forse di riuscire comunque a portarla a casa con una fiammata di dieci minuti, ma non avevano fatto i conti con le motivazioni e la voglia di una Dinamo, che oggi doveva e voleva dare un segnale a se stessa e a tutto l’ambiente. Parlando dei singoli, bene un tutti, ma particolarmente degne di nota le prestazioni di Halilovic (doppia, doppia con 10 punti e 12 rimbalzi), di Bibbins che ha mostrato grande personalità prendendosi le responsabilità nel momento decisivo, cosi come Fobbs e un ritrovato Bendzius (9 triple in due).
Gazi è in quintetto, con Fobbs schierato da numero 3, in quello che presumibilmente sarà il suo ruolo da ora in avanti.
Il Banco parte in maniera autoritaria (8-2), mostrando aggressività e determinazione in difesa e precisione dall’arco con due triple di Fobbs. Bologna reagisce e impatta con un break di 6-0, firmato Grazulis-Pajola. Capitan Bendzius rimedia ad un precedente errore dalla distanza, infilando la bomba del 13-8 che oltre al contro break, vale il primo time out della serata, chiesto da coach Ivanovic dopo circa 5 minuti di gioco. Halilovic con un bel movimento da sotto segna il canestro de +7, dalla parte opposta Polonara sbaglia, mentre Halilovic ne segna un altro da sotto per il +9 (17-8). E’ una bella Dinamo, mentre la Virtus sembra sorpresa dall’avvio deciso dei padroni di casa e fa fatica a trovare il filo. Sassari doppia i felsinei (20-10), Vincini entra e segna il +12, Veronesi dall’angolo il +15 (25-10) con 8 punti che arrivano dalla panchina. Nel finale del quarto Bologna alza l’intensità difensiva e ottiene subito dividenti importanti arrivando a-9 (25-16) che è anche il finale di un primo periodo ad elastico, caratterizzato da continui break e contro break.
Secondo quarto. Bologna vuole rientrare, Sassari si carica di falli e prova a resistere, ma non è semplice (30-24 al 14′) perchè il talento e la fisicità degli emiliani sono tanta roba. In attacco il Banco non riesce più a trovare soluzioni, sbaglia tiri affrettando le conclusioni e perde molti palloni. Ancora Tucker dalla lunetta avvicina ulteriormente i suoi (30-26), Pajola fallisce la bomba del -1, Cappelletti trova lo spazio per riportare a+7 Sassari con una conclusione da fuori. Anche Bulleri chiama il suo primo minuto di sospensione con i suoi sopra di 5 a 3.26 dall’intervallo lungo. Proprio il play biancoblu nativo di Assisi fa e disfa. Sassari pasticcia, fermando in più occasioni il palleggio sotto la pressione ospite e perdendo puntualmente palla. Si gioca ormai punto a punto, Shengelia dispensa perle di basket, ma le bombe di Bendzius e Tambone consentono alla Dinamo di scollinare con ancora un piccolo margine di vantaggio sul 41-37. Un secondo periodo nel quale Bologna è prevedibilmente venuta fuori, ricucendo quasi tutto lo svantaggio. La Dinamo non ha chiaramente ripetuto i primi dieci minuti ma ha comunque fatto il suo specialmente in difesa, tenendo la Virtus a 37 punti dopo 20 minuti.
Terzo quarto. Fobbs e Bendzius portano a 13 le lunghezze di vantaggio di Sassari con tre triple fulminanti che ricacciano indietro la Virtus, costringendo Dusko Ivanovic a chiamare un time out (50-37). Il parziale in apertura di quarto è di 9-0. Al di la del punteggio, la Dinamo piace per l’atteggiamento ed è ciò, che sia Bulleri, che i tifosi chiedevano. Intanto per Halilovic c’è la doppia-doppia con 10 punti e altrettanti rimbalzi. La partita, dopo una fase piuttosto bella e spettacolare, si sporca con qualche errore di troppo da ambo le parti. La Virtus produce intensità a momenti e la Dinamo approfitta dei cali dei bolognesi quando ne ha la possibilità. Quando gli ospiti si riportano a -9 sul 52-43 a metà del quarto, Bulleri chiede un minuto di sospensione. Sassari esce bene dal time out con la tripla di Bendzius, Tambone fallisce il +17, Morgan ricuce a-9, prima che Fobbs centri il suo ennesimo tiro pesante per il 60-48 a 1.29. Per l’americano arriva il sedicesimo punto personale (dalla lunetta), che porta il Banco di Sardegna sul 61-48. Belinelli si sblocca dall’arco, ma il terzo periodo lo vince Sassari, che inizia gli ultimi dieci minuti con altrettanti punti di vantaggio (61-51).
Ultimo quarto. Tambone risponde a Belinelli dall’arco. E’ il nativo di San Giovanni in Persiceto l’uomo a cui Ivanovic chiede di riavvicinare i suoi con le proverbiali triple impossibili. Sassari con le unghie e con i denti risponde e prova a tenere botta e a limitare le giocate clamorose di Shengelia soprattutto in versione assist man. La difesa ospite si stringe (66-60) e trascina Bologna a due possessi a 6 minuti dalla sirena. La partita è apertissima, ma la Dinamo ha necessità assoluta di trovare qualche canestro per respirare. A 5.06 dalla fine entrambe le squadre sono in bonus. La pressione difensiva delle V Nere è asfissiante. Dopo diversi minuti Sassari ritrova il canestro, dalla lunetta (1 su 2) con Tambone (67-60). Diouf da sotto segna il -5 con 3.35 sul cronometro, ma la bomba di Bibbins è pesantissima (70-62). Sull’errore in schiacciata di Cordinier, l’espressione di Ivanovic è tutto un programma e la bomba di tabella di Bibbins sembra un segno del destino (73-62). Bologna non molla, risponde con Belinelli (73-65), che però poi fallisce il nuovo -5. La Dinamo ci mette il cuore, sbuffa, lotta su ogni pallone, strappa rimbalzi e alla fine si porta a casa una vittoria pesante quanto insperata con il punteggio di 76-68.
Massimo Bulleri: “Prima di tutto voglio spendere due parole per chi c’è stato prima di me, Nenad Markovic con il quale ho condiviso un anno di lavoro e per il quale ho grande stima sia come uomo che come allenatore. Oggi la cosa che più mi fa piacere è aver fatto felice la nostra gente, per varie vicissitudini quest’anno era successo poche volte. Insieme con questa atmosfera raggiungeremo i nostri obiettivi”
Justin Bibbins: “L’energia oggi ha fatto la differenza, quella che ci era mancata nelle ultime partite”.
Eimantas Bendzius: “Ci siamo allenati per tutta la settimana con grande intensità ed energia ed ero sicuro che riuscissimo a trasferire questo anche in partita contro una squadra con tanto talento che abbiamo tenuto a 68 punti. Ci siamo passati la palla, ringrazio i tifosi perchè nel momento in cui la Virtus provava a rientrare ci hanno aiutato molto. Abbiamo fatto esattamente quello che avevamo preparato in settimana. I miei tiri? Bologna ha fatto un certo tipo di difesa e io l’ho sfruttata”.
Dusko Ivanovic: “Sassari stasera ha giocato con più, durezza, forza ed energia di noi, ha giocato meglio e ha meritato di vincere”.
Dinamo Banco di Sardegna – Virtus Segafredo Bologna 76-68
Progressione quarti: 25-16 / 41-37 / 61-51 /
Dinamo: Cappelletti 8, Bibbins 12, Piredda, Trucchetti, Halilovic 10, Fobbs 16, Tambone 7, Veronesi 3, Bendzius 16, Vincini 4, Gazi. Coach Massimo Bulleri
Virtus: Cordinier 1, Belinelli 13, Pajola 12, Visconti, Shengelia 5, Accorsi, Grazulis 5, Morgan 7, Polonara, Diouf 12, Akele, Tucker 13. Coach Dusko Ivanovic
Arbitri: Lo Guzzo, Dori, Capotorto
Aldo Gallizzi
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