Respinta dalla maggioranza la mozione a firma Melasecche e Tesei (Lega Umbria)
Anche il consiglio regionale, proprio come il comune di Perugia, ha votato ‘no’ alla proposta di proseguire con il progetto del Nodo di Perugia: la mozione a firma Melasecche e Tesei (Lega) è stata infatti respinta dalla maggioranza con 13 voti contrari. Quello del Nodo è un progetto di cui si parla oramai da oltre 20 anni e che come scopo si prefigge quello di alleggerire il traffico quotidiano lungo la E45 e sul raccordo Perugia – Bettolle. Sul tema, qualche giorno fa il consigliere Melasecche aveva dichiarato che “Il piano preliminare, sul quale Regione e Governo hanno espresso parere favorevole, è stato approvato accertandone la compatibilità ambientale, rinviando l’individuazione della copertura finanziaria alla fase di approvazione del progetto definitivo, a condizione ovviamente che tutti gli enti territoriali interessati mantengano il sì e non facciano il gioco delle tre carte come sta avvenendo”; quindi i no di Regione e Comune sono senza dubbio prese di posizione molto importanti.
“La maggioranza ha dimostrato di essere ostaggio delle folli teorie dell’estrema sinistra e dei 5Stelle, che intendono condannare l’Umbria alla paralisi. “Il Nodo di Perugia – evidenziano – è di assoluta utilità per il Capoluogo e per le sue frazioni ed ha anche una rilevanza strategica per tutto il territorio regionale e nazionale. Il tratto che collega Collestrada alle gallerie di Perugia è percorso quotidianamente da circa 200mila veicoli, 14mila dei quali mezzi pesanti, ovvero quasi il 50% dell’intero traffico regionale e il 45% degli spostamenti dei veicoli pesanti che interessano la viabilità umbra: numeri impressionanti che, oltre a tradursi in grandi disagi, rappresentano una seria preoccupazione anche in termini d’inquinamento, soprattutto nell’area di Ponte San Giovanni e Collestrada” si legge in un una nota dei consiglieri di opposizione Paola Agabiti Urbani (Fratelli d’Italia), Nilo Arcudi (Umbria Civica Tesei Presidente), Matteo Giambartolomei (Fratelli d’Italia), Enrico Melasecche Germini (Lega Umbria), Eleonora Pace (Fratelli d’Italia), Laura Pernazza, Andrea Romizi (Forza Italia), Donatella Tesei (Lega Umbria).
Sul Nodo la Presidente Proietti intende coinvolgere cittadini e associazioni “Di quest’opera non c’è il progetto, c’è solo la fase preliminare del nodino. Se serve un’opera serve complessiva. Mancano delle parti tecniche fondamentali, mancano le risorse. C’è il progetto delle rampe in conferenza. Intanto partiamo da lì. I nostri cittadini sono molto più intelligenti di quello che pensiamo. Facciamo una bella Commissione in streaming per i cittadini. Dopo 5 anni partiamo solo da uno studio di fattibilità. E da quello ripartiamo con l’esame in commissione”
Sulla stessa linea (quella del volere coinvolgere cittadini e associazioni) anche l’Assessore De Rebotti “I destini del nodo non si decidono oggi. È mia intenzione iniziare in Commissione un lavoro di approfondimento. Anche perché è necessario coinvolgere le comunità locali. Siamo ancora lontani dall’opera in termini finanziari. I circa 500mln del nodino mancano. Sul secondo stralcio non esiste traccia di progettazione che dovrebbe aggirarsi sui 600 milioni. Quindi in totale circa un miliardo. In questa fase è necessario riattivare le relazioni con i Comuni di Perugia, Torgiano e Corciano. Un lavoro che possiamo fare in Commissione per confrontarci apertamente su benefici e problemi. L’opinione pubblica si è divisa su questa vicenda. I progetti funzionano quando sono sostenuti dalla comunità locale. Dobbiamo trovare un equilibrio per evitare ricorsi e controricorsi”
“Destano grandi perplessità – affermano i consiglieri di opposizione – anche le parole della presidente Stefania Proietti, che ha affermato che non esiste un progetto per il Nodo, una dichiarazione che fa sorgere più di qualche dubbio in merito alla sua competenza dell’argomento, visto che nel novembre 2022 la Cooprogetti di Gubbio ha consegnato ad ANAS il progetto definitivo del primo stralcio del ‘Nodo di Perugia’ e che, come lei stessa dovrebbe sapere visti i suoi trascorsi amministrativi, i progetti per le grandi opere procedono per stralci”
Ed ancora: “All’assessore De Rebotti, che ha espresso la volontà di avviare un iter di condivisione con le amministrazioni locali e le comunità di cittadini, sfugge probabilmente che negli ultimi cinque anni l’assessorato ai Trasporti non solo ha lavorato sempre confrontandosi con tutti i soggetti portatori d’interesse, partecipando a decine di assemblee a Ponte San Giovanni e confronti televisivi con esponenti della sinistra, ma ha anche vagliato tutta la documentazione – concludono i consiglieri di minoranza – anche quella relativa ai dati sulle caratteristiche dei flussi prodotti da ANAS che interessano il Nodo, rispondendo a tutti i sindaci che hanno mostrato un minimo interessamento”
Martina Braganti
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