Nel bellissimo Salone delle Bandiere al Quirinale manca solo Jannik Sinner, che l’anno scorso aveva regalato la sua racchetta a Mattarella. La sua assenza non può passare inosservata, ma è comprensibile. Dopo le fatiche di Melbourne aveva bisogno di assoluto riposo. Anche senza il numero uno al mondo, fresco vincitore dell’Australian Open, l’Italia del tennis ha messo in mostra tutti i suoi gioielli preziosi, da Berrettini a Paolini a Musetti. Oggi si celebrano le vittorie azzurre della Coppa Davis e della BJK Cup e gli altri trionfi di un anno storico, a partire dall’oro olimpico nel doppio femminile con Paolini-Errani al bronzo nel singolare maschile con Musetti. Presenti anche il presidente del Coni Giovanni Malagò, e il ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi. Senza Sinner, il discorso tocca a Berrettini: “È un’emozione grande essere qui – dice Matteo -. L’anno scorso ero qui in vesti diverse e grazie a questi ragazzi e queste ragazze ho preso l’ispirazione per tornare e vincere questa coppa. Il mio sentimento è di felicità. Devo ringraziare anche la mia famiglia. C’è un ragazzo altoatesino che ci ha aiutato un pochino e non è potuto essere qui, grazie a lui e agli altri siamo qui. Volevo ringraziare Volandri per la fiducia che mi ha sempre dimostrato anche quando i risultati non arrivavano. L’obiettivo non è semplice da fissare ora perché i risultati del 2024 sono stati già fantastici, ma noi faremo tutto per regalare emozioni agli italiani”. Prima di Berrettini, il discorso per il femminile, visibilmente emozionata, lo aveva fatto Jasmine Paolini: “È un grande orgoglio essere qui tutti insieme. Abbiamo superato le difficoltà insieme, ognuno di noi ha dato il suo contributo. A tutti va la nostra gratitudine. Ma un grande grazie va agli italiani che mai come adesso stanno amando questo sport. Abbiamo sentito l’inno di Mameli cantato a ogni partita. È un giorno che porteremo sempre nel cuore. Signor presidente grazie”.
Mattarella, il discorso al Quirinale per l’Italtennis
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “È stato un anno di grandi successi, questa stagione straordinaria per la Davis vinta per il secondo anno consecutivo. Ringrazio Jasmine Paolini e Matteo Berrettini per le loro parole. Ho seguito la Davis e la BJK Cup in maniera attenta. Questa stagione è iniziata bene, con la vittoria di Sinner agli Australian Open cui facciamo i complimenti. Anche Bolelli e Vavassori sono arrivati in finale nel doppio. Complimenti a tutti quelli che hanno contribuito a questa serie di grandi successi. Siete stati davvero straordinariamente bravi, eccezionali. Avete portato il tennis ai vertici mondiali. Avete portato il tennis al maggior livello di popolarità e di pratica nel nostro Paese. Chi come me ricorda i tempi in cui il tennis italiano era sempre di buon livello, ma cercava di inserirsi autorevolmente: allora mai avremmo sperato di arrivare a questo livello di successi. Per questo vorrei ringraziarvi singolarmente. Ora attendiamo la terza Coppa Davis, non è indispensabile subito”.
Binaghi: “Ci manca un unico grande sogno”
“Siamo orgogliosi di poter celebrare al Quirinale – dice il presidente della Fitp Binaghi – I magnifici risultati ottenuti dalle nostre ragazze e ragazzi. L’anno scorso abbiamo auspicato che questa cerimonia potesse diventare una consuetudine e probabilmente abbiamo esagerato, perché questi risultati non erano mai stati raggiunti nel tennis italiano. Qui celebriamo due trofei vinti grazie al lavoro di squadra, un gruppo di amiche e amici che si esaltano in gruppo, che apprezzano i valori dell’amicizia e della lealtà, e ci consentono di far vedere al resto del mondo come sanno fare gruppo gli italiani. Noi pensiamo di dover far crescere ancora il tennis italiano, e lo faremo con i loro successi e la loro semplicità, la loro capacità di far vedere i propri valori. Lo faremo anche cercando di far vedere in tv queste imprese al maggior numero di italiani. E anche andando nelle scuole. Ci manca solo un unico grande sogno: a maggio insieme a Sport e Salute organizzeremo una grande edizione degli Internazionali d’Italia. Sono quasi 50 anni che non riusciamo a vincerla con un italiano”.
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