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[acspro] [CRUmbria-News] “Trattamento fiscale dei contributi e delle agevolazioni alle imprese umbre colpite dagli eventi sismici del 2016”


(AGENPARL) – Roma, 28 Gennaio 2025

(AGENPARL) – mar 28 gennaio 2025 L’Assemblea legislativa dell’Umbria approva all’unanimità la mozione
firmata dai consiglieri di maggioranza ed emendata su proposta di FdI
(Acs) Perugia, 28 gennaio 2025 – L’Aula di Palazzo Cesaroni ha approvato
all’unanimità la mozione presentata dai consiglieri di maggioranza Betti,
Filipponi, Lisci, Michelini, Proietti M.G. (Pd), Tagliaferri (Ud), Ricci
(Avs) e Simonetti (M5S), relativa alla “Richiesta di chiarimenti
interpretativi e di azioni a livello regionale e nazionale in merito al
trattamento fiscale dei contributi e delle agevolazioni alle imprese umbre
colpite dagli eventi sismici del 2016, in particolare riguardo all’utilizzo
di tali contributi per la compensazione dei debiti previdenziali e
assistenziali”. Il testo è stato modificato, su richiesta del capogruppo
Eleonora Pace (FdI), con l’aggiunta di un riferimento all’emendamento
alle “Disposizioni urgenti in materia di termini normativi” presentato da
alcuni senatori di FdI e approvato dal Parlamento, che riporta la corretta
interpretazione sulla applicabilità delle agevolazioni previste per i
territori colpiti dal sisma.
L’atto di indirizzo, illustrato in Aula dal capogruppo Pd Cristian Betti,
chiede all’Esecutivo di Palazzo Donini di “intervenire presso il Governo
e il ministero dell’Economia e delle Finanze affinché venga dato seguito
agli intendimenti contenuti nell’emendamento alle ‘Disposizioni urgenti
in materia di termini normativi’ e, quindi, che i contributi ricevuti dalle
imprese per l’esonero dai contributi previdenziali e assistenziali non
siano considerati come sopravvenienze attive soggette a tassazione, ma
vengano trattati come aiuti straordinari destinati esclusivamente alla
compensazione dei danni economici causati dal sisma. 
Di monitorare costantemente l’impatto delle agevolazioni fiscali e
contributive sulle imprese umbre, al fine di identificare e rimuovere
eventuali barriere burocratiche o interpretative che possano ostacolare
l’efficacia delle misure, garantendo che le risorse stanziate dal Governo
arrivino in modo tempestivo e adeguato ai beneficiari. Collaborare con le
associazioni di categoria, le Camere di Commercio e le imprese umbre per
sensibilizzare sul corretto utilizzo delle agevolazioni fiscali e per
supportare le imprese nella gestione delle pratiche amministrative necessarie
a beneficiare delle misure straordinarie previste dalla normativa di
emergenza. 
I contributi emergenziali elargiti dalle imprese colpite dal sisma del 2016 
ricevuti per l’esonero dai contributi previdenziali e assistenziali – ha
spiegato poi Betti – non possono essere considerati sopravvenienze attive ma
devono essere trattati come aiuti straordinari, destinati esclusivamente alla
compensazione dei danni economici causati dal sisma. L’Umbria risulterebbe
particolarmente colpita da questa interpretazione. Di certo la nostra regione
è stata messa alla prova dagli eventi sismici del 2016 ed è riuscita a
ricevere contributi ed indennizzi, per i quali è sempre stata prevista la
specificità della non cumulabilità con il reddito e quindi l’esenzione
dalla tassazione. Tale specificità è venuta meno in una recente circolare
dell’Agenzia delle Entrate, nella quale si specificava che tali somme, se
utilizzate per la compensazione degli oneri previdenziali e assistenziali,
erano soggette a tassazione. I contributi dovrebbero garantire una ripresa
economica delle imprese dei territori colpiti dal sisma. Imporre la
tassazione significa sottrarre risorse vitali per la ripresa delle imprese e
compromettere la capacità di questi soggetti di superare la crisi. La
posizione dell’Agenzia delle Entrate, quindi, contrasta con la finalità
prevista dalle agevolazioni che servivano alle imprese per restare operative
su un territorio difficile. Da qui la necessità che il Governo si faccia
carico del problema, anche promuovendo una modifica normativa per esplicitare
che i contributi utilizzati per il pagamento degli oneri previdenziali e
assistenziali non debbano essere trattati come componenti straordinari di
reddito, al fine di evitare che le imprese vengano penalizzate. Sarà nostra
premura promuovere e agevolare tutti gli strumenti necessari per monitorare
l’impatto delle agevolazioni fiscali e contributive sulle imprese umbre,
identificando barriere burocratiche da abbattere anche con la sinergia e la
collaborazione delle associazioni di categoria”. MP
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/79584



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