“Nel contesto odierno, i videogiochi possono essere visti come un’opportunità formativa se i giovani saranno accompagnati e aiutati a saper sviluppare quei giusti valori che spesso rischiano di dissolversi dietro il guadagno facile o del tutto e subito o del virtuale vissuto come mondo parallelo di disvalori.”
Così don Fabio Dalessandro, direttore generale del Cnos-Fap-Puglia, commenta la presentazione del percorso quadriennale 4+2 “Cinema e Gaming” ideato all’interno dell’istituto professionale “Santarella De Lilla” di Bari.
L’istituto pugliese indica, con questo progetto, anche il modo con cui la scuola può diventare un laboratorio di innovazione, stimolando la creatività dei ragazzi. L’istituto “Santarella De Lilla”, infatti, da quest’anno, con la riforma del 4+2 dell’istruzione tecnico-professionale, introduce il corso “Digital video design-cinema e gaming”. Un percorso nel quale si lavora al prodotto videogioco partendo dalla trama, unendo elementi di avventura, puzzle e narrazione coinvolgente e immersiva.
“I giovani”, spegano dalla scuola, “progettano ogni aspetto del gioco: dai personaggi alle ambientazioni, dalle meccaniche interattive di gioco alla colonna sonora originale. L’indirizzo ‘Cinema e gaming’ punta a preparare le nuove generazioni nel settore emergenti nel mondo dei videogiochi. Un settore in continua crescita e dalle enormi potenzialità economiche e culturali. Il mondo del gaming rappresenta oggi uno dei mercati più fiorenti a livello globale, con un valore stimato in centinaia di miliardi di euro e opportunità di lavoro che spaziano dalla programmazione alla grafica, dalla narrazione interattiva al game design”.
Il programma didattico prevede un percorso multidisciplinare, dalla pre-produzione alla post-produzione e che spazia tra diversi contesti includendo: narrazione e storytelling per la creazione di trame immersive, grafica digitale per la progettazione di personaggi, ambientazioni e animazioni, con un focus sull’apprendimento di tecniche di pittura digitale e modellazione 3D, lo studio della luce e dei suoi effetti sulle superfici, che possono variare in base ai diversi materiali, con un’introduzione ai linguaggi di programmazione utilizzati per creare videogiochi, Game design, con lo studio di meccaniche ed esperienze interattive di gioco.
Gli studenti sin dai primi giorni di scuola hanno accesso a laboratori attrezzati con tecnologie all’avanguardia, incluse postazioni per la realtà virtuale e aumentata, Sound design, con la creazione di colonne sonore ed effetti sonori per rendere più immersiva l’esperienza di sviluppo e fruizione di un videogioco.
“È un progetto ambizioso che mira a formare professionisti capaci di affrontare le sfide del mercato del lavoro futuro”, spiega la dirigente scolastica Maria Anna Manicone. “Ancora una volta ampliamo la nostra offerta formativa ad un nuovo indirizzo, il primo in Puglia che guarda al futuro e alle nostre passioni”.
Oggi, grazie allo sviluppo tecnologico, l’industria videoludica non è più vincolata da limiti geografici. Grazie all’implementazione di piattaforme di collaborazione online, reti ad alta velocità e software di gestione remota, è possibile anche in Puglia dando un contributo locale a progetti globali. Che si tratti di modellare un personaggio in 3D, scrivere codici per un videogioco o creare effetti visivi per un film, le distanze fisiche sono state in gran parte abbattute. Tutto questo ha aperto nuove opportunità per tanti talenti in tutto il mondo, favorendo una maggiore diversità culturale e creativa nei progetti.
Il corso mira a creare un ponte tra la scuola e il mondo del lavoro, favorendo l’inserimento dei giovani talenti nelle realtà imprenditoriali del territorio; Un’altra novità assoluta è che gli esperti della filiera dell’indirizzo 4+2: di Apulia Digital Maker, di Dinamo Film di Anche Cinema e di Cnos-fap – Regione Puglia saranno affiancati, nelle ore di laboratorio, dagli esperti della filiera, già dal primo anno di studio, portando il mondo delle imprese a scuola.
“I videogiochi raccontano storie, esplorano temi complessi e offrono una forma di interazione unica”, spiega Euclide Della Vista, presidente dell’Apulia Digital Lab, “che li distingue dalle altre arti tradizionali. In questo modo, il medium videoludico è diventato una delle espressioni artistiche più complete e innovative della nostra epoca”.
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