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Focus Acqua è un successo anche a Piacenza


Focus Acqua, forum permanente di Acqua Campus e Cer-Canale Emiliano Romagnolo, in collaborazione con Anbi, finanziato dalla Regione Emilia-Romagna e aperto a tutti gli stakeholder della filiera dell’acqua in agricoltura, ha evidenziato il traguardo del suo primo anno di attività: la community – che sta contribuendo alla diffusione delle innovazioni per la produttività in agricoltura e l’adattamento ai cambiamenti climatici – ha celebrato nella sede dell’Università Cattolica del Sacro Cuore – Campus di Piacenza i suoi primi dodici mesi di attività con numeri da record: oltre mille le persone coinvolte tra agricoltori, tecnici e stakeholder e soprattutto studenti.

I numeri sono stati comunicati nel corso di un incontro alla scoperta delle nuove tecnologie per l’irrigazione efficiente e sostenibile che ha visto riunirsi il mondo agricolo e consortile, le sfere didattico-educative e le giovani generazioni, con gli interventi, moderati dall’esperto in Comunicazione e informazione digitale Alberto Maieli, di Pier Sandro Cocconcelli, preside della Facoltà di Scienze agrarie alimentari e ambientali dell’UniCatt; Nicola Dalmonte, presidente del Cer; Alberto Mariani, preside dell’Itas Raineri Marcora di Piacenza; i docenti di UniCatt Edoardo Fornari, Tommaso Frioni e Riccardo Negrini; Francesco Cavazza, coordinatore dell’attività di Ricerca, Innovazione e Internazionalizzazione del Cer; e Luigi Bisi, presidente del Consorzio di bonifica di Piacenza.

Tutti riuniti nell’aula “Piana” dell’Università per una lezione frontale e interattiva con cento studenti provenienti dall’indirizzo Gestione Ambiente e Territorio. Si tratta delle classi 4b, 4d e 3b dell’Itas Raineri di Piacenza e dalle classi 5a e 5b dell’Itas Fabio Bocchialini di Parma, accompagnati inoltre a visitare, nell’ambito dell’evento, l’impianto idrovoro della Finarda  con Chiara Gemmati, responsabile Comunicazione della Bonifica di Piacenza, un impianto posto lungo il fiume Po a Piacenza e costruito alla fine degli anni Trenta, nel programma dei lavori per la costruzione delle opere pubbliche di bonifica Urbana e Suburbana di Piacenza con il quale da un lato è stato possibile risolvere i problemi idraulici ed igienici di Piacenza e delle aree agricole della bassa pianura e, dall’altro, sono state create le pre-condizioni necessarie allo sviluppo e all’ampliamento della città e del territorio avvenute a partire dal secondo dopoguerra.

L’impianto viene utilizzato sia durante i periodi di piena del Po sia per smaltire le portate dei canali quando gli scarichi a gravità si dimostrano insufficienti. Dopo il convegno visita all’azienda agricola Eridano leader all’ingrosso di piantine da orto, fiori e piantine di pomodoro di alta qualità, da decenni impegnata nella produzione di una vasta gamma di varietà per garden center; lì i professionisti del settore, hanno illustrato agli studenti la sala di germinazione e le linee di semina degli ortaggi, mentre agronomi e operatori hanno loro spiegato come seminano, come irrigano e come si difendono dai parassiti. Pier Sandro Cocconcelli, preside della facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, ha ribadito che «l’acqua è fondamentale per la vita ed è essenziale per lo sviluppo socio-economico di un Paese. Gestire le risorse idriche, soprattutto nel settore agro alimentare, è essenziale per uno sviluppo sostenibile; per farlo in modo efficace, occorrono competenze tecnico scientifiche che consentano il trasferimento dell’innovazione al sistema produttivo e favoriscano un’interazione proficua tra ricerca, sistema produttivo e Istituzioni, sia locali che nazionali».

«L’ attività di ricerca della facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali della Cattolica – ha spiegato – si impegna da anni per identificare innovazioni tecnologiche per la riduzione degli sprechi di acqua, per mitigare le contaminazioni e per ottimizzare il riuso. Inoltre, attraverso i nostri corsi di studio, forniamo le competenze essenziali per la migliore gestione possibile dell’acqua nel settore agro alimentare». Nicola Dalmonte, presidente del Cer-Canale Emiliano Romagnolo ha detto che «con il progetto Focus Acqua abbiamo dimostrato che l’innovazione e la sostenibilità possono andare di pari passo. Il nostro impegno ha permesso di trasformare il polo di ricerca di Acqua Campus in un punto di riferimento per l’uso razionale delle risorse idriche, promuovendo tecnologie che aumentano l’efficienza delle produzioni e la resilienza delle aziende agricole ai cambiamenti climatici. Continueremo su questa strada per rafforzare il legame tra ricerca e agricoltura».

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Raffaella Zucaro, direttrice generale del Cer-Canale Emiliano Romagnolo: «Il primo anno di Focus Acqua è stato un successo, grazie alla sinergia tra agricoltori, tecnici e stakeholder. Abbiamo raggiunto traguardi concreti, offrendo formazione, strumenti digitali e momenti di confronto per affrontare le sfide climatiche e garantire una gestione sostenibile delle risorse idriche. La partecipazione attiva della filiera dimostra che l’innovazione è il futuro dell’agricoltura». Alberto Mariani, preside dell’Itas Raineri Marcora di Piacenza: «Iniziative come l’odierno incontro di Focus Acqua School confermano come sia imprescindibile, oggi, per la scuola essere attenta all’innovazione tecnologica e sensibile alle tematiche ambientali, promuovendo comportamenti corretti in chiave di educazione ambientale e interagendo con l’università per sostenere la ricerca e indirizzare i giovani al mondo del lavoro».

Luigi Bisi, presidente Consorzio di Bonifica di Piacenza ha spiegato: «Parallelamente alla manutenzione delle opere in gestione e alla progettazione di quelle necessarie alla difesa idraulica e alla distribuzione irrigua, i consorzi di bonifica sono da sempre attenti all’innovazione tecnologica e allo sviluppo di soluzioni utili ad un’efficiente gestione dell’acqua tenendo conto dei fabbisogni di salvaguardia e sviluppo. Questo senza dimenticare la propria vocazione a tutela dei territori di monte, la cui sicurezza idraulica va a beneficio del sistema di valle». 



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