L’intervento dell’Architetto Mario Gentili con una nuova visione di città ha suscitato un grande interesse, con apprezzamenti e commenti sia a favore che contrari.
VS: La sua proposta ha suscitato tantissime reazioni su Vivere Senigallia, come non vedevo da tempo. La maggior parte sono positive (soprattutto sul giornale) ma ce ne sono anche alcune molto critiche (soprattutto su Facebook). Se lo aspettava?
Mario Gentili: Non conosco il tenore dei commenti, ma potevo immaginarlo. Ad esempio quando alcune vie del centro di Senigallia sono state pedonalizzate ci sono state moltissime polemiche. Ma oggi sembra una scelta unanimamente condivisa.
Come è nata l’idea di impegnarsi per progettare questa “idea alternativa” di città?
Svolgo la professione di Architetto a Senigallia da 40 anni con immutata passione. Sono innamorato di Senigallia e cerco di prendermi cura della città. Vista la velocità con cui si è evoluta la discussione ho ritenuto utile esporre la mia idea di città.
Oltre alle reazioni dei lettori di Vivere Senigallia ha avuto altri riscontri?
Ho ricevuto molti apprezzamenti da amici e colleghi, ma la maggior parte di loro sono pessimisti sulla possibilità di cambiare il corso degli eventi.
Le istituzioni e la politica l’hanno contattata? C’è un dialogo su quanto da lei proposto?
No. Non sono stato contattato dalle istituzioni. Sono stato invitato ad un incontro delle associazioni che si oppongono al nuovo Ponte Garibaldi, ma non ho partecipato. Vorrei solamente mettere a disposizione le mie competenze.
Entriamo nello specifico del suo “progetto”. I ponti pedonali, 4 in tutto, come dovrebbero essere realizzati? Sempre alti 1,5mt sopra gli argini? Come superare i vincoli urbanistici?
Il mio non è un progetto, ma un’ipotesi di studio che vuole proporre un approccio diverso. Oggi si vuole risolvere un problema, Ponte Garibaldi, nell’immediato. Il mio studio propone una visione di più ampio respiro e a medio termine.
L’altezza dei ponti pedonali può essere gestita anche con delle scale per i pedoni lasciando le rampe alle biciclette e piattaforme elevatrici per disabili. Ma soprattutto con la realizzazione delle vasche d’espansione il vincolo di 1,5 metri sopra gli argini potrebbe sensibilmente abbassarsi.
È importante che le vasche d’espansione non siano esclusivamente un opera d’ingegneria. ma devono essere integrate nel paesaggio, ad esempio in un parco. Dobbiamo pensare all’architettura del paesaggio.
Prevede un ponte carrabile tra via delle Caserme e Stradone Misa. Ma c’è lo spazio per realizzarlo?
Andrebbe fatto un rilievo accurato, ma da una preliminare verifica sarebbe possibile realizzare due corsie una delle quali (quella verso l’ospedale) in leggera pendenza vista la lunghezza dello stradone Misa (500mt) eliminando l’effetto rampa e consentendo il raggiungimento della quota necessaria per l’attraversamento del fiume
Tra realizzazione dei ponti, realizzazione dei parcheggi, acquisizione della Caserma della Polizia, ha una stima approssimativa dei costi del suo piano?
No, ma si tratta di una proposta che può essere realizzata in anni diversi. È un piano strategico a medio termine. Si può fare uno studio per valutare cosa realizzare con più urgenza.
Chi la critica sostiene che una città pedonale senza parcheggi sarebbe un problema per le persone più anziane e per le attività commerciali. Hanno ragione?
La mia proposta non è certo ortodossa e assoluta. È necessario trovare accessi e parcheggi per chi ha difficoltà motoria. In questo è cruciale l’area delle Caserme. Sarà necessario ripulire le mura dagli edifici che vi sono stati addossati, realizzarci l’innesto del ponte e un’area parcheggio che sarebbe il doppio di quella dello Stadio.
Per quanto riguarda le attività economiche è assodato che il flusso economico aumenta dopo una pedonalizzazione. La pedonalizzazione è un trend visibile in tutta Europa e non solo.
Lei è ottimista riguardo alla sua idea di città?
Io sarei contento se si aprisse un tavolo di discussione. Mi sembra strano che una decisione di questo tipo sia stata presa – nemmeno dall’Amministrazione Comunale – senza nessun confronto.
Io ci spero.
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