Bologna – Una Regione che guarda al futuro investendo sulla formazione dei suoi cittadini più giovani. Sostenendo così anche le giovani coppie e contrastando il calo demografico: è questo il senso dietro a politiche che permettono a un numero crescente di bambine e bambini di frequentare i nidi di infanzia, grazie all’ampliamento dei posti disponibili.
In questo contesto è stato inaugurato a Sorbara, frazione di Bomporto (Mo), il nuovo nido di infanzia, che sarà operativo da lunedì 3 febbraio. La struttura non ha ancora un nome, che verrà scelto con il coinvolgimento di tutta la comunità.
“L’inverno demografico si combatte con misure concrete come questa: agenzia educativa per i bambini, supporto alle famiglie- spiega Isabella Conti, assessora alle Politiche per l’infanzia e alla Scuola-. “Investire sui nidi significa dare ai bambini, alle donne e alle famiglie strumenti concreti per affrontare la vita con più supporto e opportunità. Non si tratta solo di conciliazione tra lavoro e famiglia, ma di costruire un ambiente che accompagni i più piccoli nella crescita e dia alle loro famiglie il sostegno necessario per guardare al futuro con maggiore serenità.”
La sindaca Tania Meschiari sottolinea il grande lavoro di squadra tra Comune, parrocchia di Sorbara e Regione: “Siamo molto orgogliosi di attivare 21 nuovi posti per le bimbe e i bimbi di Bomporto e potenzialmente di tutta l’Unione del Sorbara– afferma la prima cittadina-, visto che i servizi educativi sono conferiti in Unione. Questa struttura diventerà un riferimento per le famiglie del territorio”.
Il nuovo nido
Ospiterà 21 posti che contribuiranno a dimezzare le liste d’attesa di bambine e bambini della fascia 9-36 mesi. Nonostante il comune di Bomporto disponga, infatti, di altre sezioni di nido che garantiscono già una settantina di posti, la richiesta da parte delle famiglie è sempre molto alta.
Sorgerà in una struttura che in precedenza ospitava una scuola materna paritaria. Grazie alla disponibilità della parrocchia di Sorbara, il Comune ha potuto sottoscrivere un contratto di affitto degli spazi a partire dall’inizio di gennaio. Con il supporto di alcune imprese locali l’amministrazione è riuscita ad apportare alcuni interventi per adeguare la struttura e gli arredi in tempi record. La produzione dei pasti sarà interna, e ciò consentirà già dal prossimo anno di poter eventualmente aprire le porte anche ai lattanti di sei mesi.
Il nuovo servizio infatti non sarà solo un luogo di accoglienza per i piccoli e la prima fondamentale tappa del loro percorso di formazione, ma uno spazio pensato per le famiglie. Il Comune intende utilizzare gli spazi anche per organizzare attività pedagogiche ed eventi di promozione della cultura dell’infanzia.
Il ruolo della Regione Emilia-Romagna: 1,3 milioni di euro per i nidi dell’Unione
I servizi educativi del Comune di Bomporto sono conferiti all’Unione del Sorbara, che comprende anche Bastiglia, Castelfranco Emilia, Nonantola, Ravarino e San Cesario sul Panaro. In questi territori un bambino su tre frequenta il nido o un servizio educativo per la fascia d’età 0/3 (dati riferiti all’anno scolastico 2023-24). I dati sono destinati a migliorare, visto che l’offerta a Bomporto passerà da 70 a 91 posti. Nel biennio 2023-24, l’Unione ha potuto investire 1,3 milioni di euro destinati dalla Regione ai servizi per la prima infanzia.
L’ente ha infatti fatto richiesta di ampliamento dell’offerta educativa accedendo alle nuove misure regionali sostenute con fondi FSE+ sia nell’anno 2023 che nell’anno 2024, ricevendo 370mila euro nel 2023, che hanno portato alla creazione di 37 posti nuovi e 507mila euro nel 2024, grazie ai quali è stato potuto accogliere ulteriori 58 bambine e bambini. I comuni dell’Unione hanno beneficiato di ulteriori 108mila euro provenienti dal Fondo regionale per i servizi rivolti alla fascia d’età compresa tra 0 e 3 anni.
L’Unione del Sorbara ha infine aderito alla misura che consente l’abbattimento delle rette ricevendo 288mila euro. Tali risorse riducono il costo del servizio sulla base dell’ISEE delle famiglie, rendendolo completamente gratuito sotto i 26mila euro.
A questi fondi regionali vanno poi aggiunti i fondi statali per il Sistema integrato 0-6 che hanno messo a disposizione ulteriori 376mila euro, in gran parte utilizzati proprio per i servizi per l’infanzia.
Carmine Caputo
In allegato alcune foto della struttura
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