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incentivi fino a 650€ al mese per le assunzioni – CIL


La Commissione europea ha dato il via libera ai bonus con cui il governo italiano intende sostenere il lavoro giovanile e femminile. Queste misure prevedono incentivi economici per i datori di lavoro che assumono giovani e donne con contratti stabili nel 2025. Vediamo nel dettaglio come funzionano.

A quanto ammontano gli incentivi

Gli incentivi, introdotti con il decreto Lavoro-Coesione, approvato alla vigilia del Primo Maggio 2024 e convertito in legge a luglio, prevedono un contributo compreso tra 500 e 650 euro al mese. Questi bonus saranno erogati per ogni contratto stabile firmato nel 2025, fino al 31 dicembre. L’approvazione di Bruxelles apre ora la strada ai decreti attuativi, necessari per rendere operative le misure.

Incentivi per giovani e donne

Il piano di incentivi prevede un investimento da 1,1 miliardi di euro per l’occupazione giovanile e femminile. Le agevolazioni si rivolgono in particolare a:

  • Giovani under 35 che non hanno mai avuto un contratto a tempo indeterminato;
  • Donne residenti nel Mezzogiorno, prive di un impiego regolare nei sei mesi precedenti l’assunzione.

Esonero contributivo per i datori di lavoro

Le aziende che assumono questi lavoratori potranno beneficiare di un esonero contributivo, che prevede:

  • Un tetto massimo di 500 euro al mese per ogni lavoratore assunto;
  • Un aumento dell’esonero fino a 650 euro mensili nel caso di giovani residenti al Sud e donne.

Oltre a queste misure, il decreto Lavoro-Coesione introduce ulteriori incentivi per il lavoro dipendente e autonomo, nonché agevolazioni per i disoccupati di lungo periodo nel Mezzogiorno.

L’autorizzazione dell’Ue

L’Unione Europea ha approvato la misura in quanto compatibile con le norme sugli aiuti di Stato (articolo 107 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea). Questo provvedimento segna una svolta, in quanto rappresenta la prima autorizzazione ottenuta al di fuori dei Quadri Temporanei emergenziali adottati durante il Covid e il conflitto in Ucraina. Secondo la Commissione, le misure sono necessarie, appropriate e proporzionate, con adeguate garanzie per prevenire abusi e distorsioni della concorrenza.

Calderone: “Nuovi strumenti per giovani e donne”

La ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, ha accolto con soddisfazione la decisione della Commissione europea:

“L’approvazione delle nostre misure costituisce un successo per il governo Meloni e una grande opportunità per il Paese. Grazie a questi incentivi, potremo dare nuovi strumenti ai giovani e alle donne per entrare nel mondo del lavoro. Dalla combinazione delle varie misure, contiamo di creare fino a 180mila nuovi posti di lavoro a tempo indeterminato.”

Foti: “Alleggerire la disoccupazione, soprattutto al Sud”

Anche il ministro Tommaso Foti ha evidenziato l’importanza degli incentivi:

“L’investimento di 1,1 miliardi di euro per incentivare il lavoro delle donne nel Sud e dei giovani è un passo importante per ridurre i divari territoriali. Alleggerire la pressione della disoccupazione, soprattutto nel Mezzogiorno, è un obiettivo strategico non solo per il governo italiano, ma per tutta l’Unione Europea.”

I dati Istat sulle retribuzioni contrattuali

Nel frattempo, l’Istat ha pubblicato i dati relativi alle retribuzioni contrattuali nel 2024. In media, gli stipendi sono aumentati del 3,1% rispetto al 2023. I settori che hanno registrato gli incrementi maggiori sono:

  • Industria: +4,6%
  • Servizi privati: +3,4%

L’Istat sottolinea che, dopo due anni di contrazione del potere d’acquisto dovuta all’inflazione, si osserva un primo miglioramento sensibile.

Settore privato in crescita, PA in stallo

Nel settore privato, gli stipendi sono in aumento, mentre nel pubblico impiego la crescita è quasi inesistente a causa della mancata firma di nuovi contratti. Il contratto delle Funzioni Centrali 2022-24, che interessa dipendenti di ministeri, agenzie fiscali ed enti pubblici non economici, è stato firmato a gennaio, ma non da tutti i sindacati del settore.

La situazione dei contratti scaduti

Nonostante l’aumento delle retribuzioni, molti contratti collettivi restano in attesa di rinnovo. A fine dicembre 2024:

  • 28 contratti risultano scaduti;
  • 6,6 milioni di lavoratori sono coinvolti;
  • Il tempo medio di attesa per il rinnovo è sceso da 34,1 mesi a 21,7 mesi.

L’approvazione del bonus giovani e donne potrebbe rappresentare un passo avanti nel miglioramento del mercato del lavoro italiano, contribuendo a incentivare nuove assunzioni e a ridurre il divario occupazionale tra Nord e Sud.

Per approfondire le opportunità offerte dai contratti di lavoro, consulta la guida completa sul Contratto di Apprendistato: Guida su Tipologie, Retribuzione e Normativa.



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