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Boom di richieste di supporto psicologico tra gli studenti universitari


Gli studenti cercano aiuto, e lo fanno in numeri sempre più alti. La pressione accademica, il senso di isolamento e le difficoltà personali stanno spingendo sempre più giovani a rivolgersi ai servizi di supporto psicologico. Il servizio gratuito, attivato con l’Ordine degli Psicologi dell’Umbria, registra un’impennata di richieste.

I numeri di Adisu Umbria raccontano un fenomeno in crescita

L’amministratore unico di Adisu Umbria, Fabio Santini, mette nero su bianco la portata del fenomeno. “A Perugia gestiamo sette studentati – spiega – e nel 2024 abbiamo ricevuto molte richieste, 270 in totale. Su circa 6.000 borsisti la percentuale può sembrare non altissima, ma è sicuramente significativa. Delle richieste pervenute, sono stati effettuati 244 colloqui, di cui 40 online. Quest’anno, da gennaio 2025, abbiamo già ricevuto 27 richieste e svolto 30 colloqui”.

Il servizio, seguito dalla dottoressa Ilaria Milletti, psicologa e psicoterapeuta, è rivolto agli studenti dell’Università degli Studi di Perugia e dell’Università per Stranieri.

L’isolamento sta cambiando il modo di vivere l’università

Studiare non è più solo una questione di libri ed esami. C’è un altro problema che pesa: il senso di solitudine. “Dal Covid in poi gli studenti tendono a rimanere più spesso in camera, ad isolarsi”, afferma Santini. Una situazione che sta ridisegnando le dinamiche sociali dentro e fuori gli studentati.

Nuove iniziative per combattere la solitudine negli studenti

Adisu sta lavorando per offrire soluzioni concrete. Con il progetto “Umbria Academy”, si punta a creare spazi dove gli studenti possano trovare servizi e occasioni per uscire dall’isolamento. L’idea è quella di potenziare le attività culturali e sportive, per rendere gli studentati non solo un luogo dove dormire, ma anche dove vivere.

Dove e come accedere al supporto psicologico

Gli studenti possono usufruire del supporto psicologico in presenza presso la residenza studentesca “Itaca” a Perugia, in via Francesco Innamorati 4. Per chi studia a Terni e Narni, o per chi preferisce un’alternativa a distanza, è disponibile anche la modalità online.

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Per prenotare un colloquio o ricevere informazioni, basta inviare un’e-mail a [email protected], indicando il numero di protocollo della borsa di studio dell’anno accademico in corso. Ogni studente ha diritto a un massimo di cinque incontri.

I motivi principali per i quali gli studenti chiedono uno psicologo

Negli ultimi anni, le richieste di supporto psicologico da parte degli studenti universitari hanno registrato un incremento significativo. Questo fenomeno è attribuibile a una combinazione di fattori che influenzano profondamente il benessere mentale dei giovani.

L’ansia da prestazione è un problema diffuso tra gli studenti universitari. Uno studio dell’Università Statale di Milano ha rilevato che il 48% degli studenti manifesta livelli moderatamente alti o alti di ansia legata alle performance accademiche. Questa condizione può compromettere la concentrazione, causare panico e influire negativamente sui risultati agli esami.

Rispetto al passato, gli studenti di oggi sono più propensi a riconoscere e affrontare i propri problemi di salute mentale. La diminuzione dello stigma associato a tali problematiche ha incoraggiato un numero maggiore di giovani a cercare aiuto, contribuendo all’aumento delle richieste di supporto psicologico.

La pandemia ha esacerbato il senso di solitudine e smarrimento tra gli studenti. Molti hanno sperimentato isolamento sociale, sia rimanendo lontani da casa che vivendo in ambienti familiari poco favorevoli allo studio. Queste circostanze hanno contribuito a un aumento del disagio psico-emotivo. 

l dottor Steve Ilardi, scrive il sito educationmarketing, suggerisce che uno stile di vita sedentario, trascorso principalmente al chiuso, con poco sonno, isolamento sociale, ritmi frenetici e un’alimentazione basata su fast food, contribuisca allo sviluppo di disturbi mentali, in particolare la depressione. Queste abitudini possono alterare i ritmi sonno-veglia e aumentare i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, favorendo stati depressivi.



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