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Guerra Israele – Hamas, le notizie di oggi 3 febbraio sul conflitto a Gaza. LIVE


Netanyahu è a Washington. Per il premier israeliano incontro lunedì con l’inviato speciale americano Witkoff e martedì con Trump. Il presidente Usa assicura che \”i colloqui in Medio Oriente stanno facendo progressi\”.  Netanyahu rimarrà a Washington fino a sabato sera. Lo scrive Times of Israel che cita il suo ufficio. La decisione è motivata \”dalle numerose richieste di incontro da parte di funzionari statunitensi\”.\n

Nello Studio Ovale, Trump ha detto di non essere sicuro che il cessate il fuoco a Gaza durerà. \”Non ho garanzie che la pace si mantenga\”, ha detto il presidente. Il suo inviato per il Medio Oriente Steve Witkoff ha aggiunto: \”Finora regge, quindi siamo certamente fiduciosi\”.

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L’Idf conferma: \”Distrutte le infrastrutture terroristiche a Jenin e un’auto carica di esplosivi pronti per un attentato a Kabatiya, uccisi anche due terroristi\”. Il numero due di Hamas è in visita a Mosca. L’annuncio di Hezbollah: \”Il 23 i funerali di Nasrallah\”.

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Un medico è stato ucciso a colpi di pistola lunedì sera nella sua clinica nella città settentrionale di Kafr Yasif: è il sesto arabo israeliano morto ammazzato in 24 ore, secondo quando riferiscono i media israeliani che citano la polizia.

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L’attacco del 7 ottobre 2023  lanciato da Hamas contro Israele e la  conseguente offensiva a Gaza  hanno riacceso i riflettori su una  contrapposizione che va avanti da  decenni e su cui non si riesce a  trovare una soluzione. Anche se, negli  anni, qualche tentativo è stato fatto. LE COSE DA SAPERE

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\”Stiamo parlando di un milione e  mezzo di persone, e noi ripuliremo tutto\”, ha detto il presidente Usa ai  giornalisti, definendo Gaza un \”cantiere di demolizione\” e affermando  che la mossa potrebbe essere \”temporanea o a lungo termine\”. IL PIANO

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Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha glissato su una domanda posta da un cronista nello Studio Ovale se appoggerebbe un’eventuale annessione della Cisgiordania da parte di Israele, rispondendo che quest’ultimo è un Paese \”piccolo piccolo\” e questo \”non va bene\” e facendo un paragone con la sua penna. Lo scrive il Times of Israel, che riporta una citazione del tycoon. \”Non ne parlerò. È certamente un piccolo, un piccolo Paese in termini di territorio. \”Vedi questa penna?\” ha continua Trump, mostrando la penna che usa per firmare gli ordini esecutivi. \”Questa meravigliosa penna sulla mia scrivania è il Medio Oriente, e il coperchietto della penna è Israele. Non va bene, vero? Sai, è una bella differenza. La uso come analogia, è piuttosto accurata, in realtà. È un pezzo di terra piuttosto piccolo. È incredibile cosa sono stati in grado di fare se ci pensi. C’è un sacco di buona, intelligente potenza mentale, ma è un pezzo di terra molto piccolo, non c’è dubbio\”, ha detto, secondo il Times of Israel.

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Dopo piu’ di due mesi dal cessate il fuoco nel sud del Libano, ci sono ancora piu’ di centomila sfollati. Lo riporta l’International Organization for Migration, organismo delle Nazioni Unite. Secondo Un-Habitat, un’altra agenzia umanitaria dell’Onu, sono 15 mila gli edifici danneggiati o distrutti nel sud del Libano, per un totale di otto milioni di tonnellate di macerie. 

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Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha incontrato a Washington il miliardario Elon Musk, che è anche a capo del Dipartimento per l’efficienza governativa. Lo ha riferito Ynet, precisando che durante l’incontro si è discusso di come aumentare la cooperazione tra Israele e gli Stati Uniti nel campo dell’intelligenza artificiale. Quello odierno è stato il terzo incontro tra Netanyahu e Musk.

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Le sconvolgenti immagini della Moschea di Al-Hassan e della Grande Moschea di Gaza, a Gaza city, prima e dopo la guerra. GUARDA IL VIDEO

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Sono state rilasciate quattro  soldatesse israeliane in ostaggio a Gaza. Come confermato dalle Brigate  Al Qassam, l’ala armata di Hamas, il rilascio è parte dell’accordo di  cessate il fuoco nell’enclave. Si tratta di Liri Albag, 19 anni, Karina  Ariev, Daniella Gilboa e Naama Levy, tutte 20enni. La quinta, Agam  Berger, rimasta nella Striscia di Gaza, non verrà rilasciata per il  momento. Ecco chi sono le soldatesse. CHI SONO

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Oggi \”222 camion di aiuti sono entrati nei valichi di Al-Awja (Nitzana) e Kerem Shalom in preparazione a un loro ingresso nella Striscia di Gaza\”. Tra questi (ci sono) 24 autocisterne di carburante\”: lo ha segnalato il Sis, l’Ufficio stampa del governo egiziano, con un messaggio diffuso al Cairo.

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L’apertura del valico è stata alle 7  ora locale, quando i gazawi hanno potuto iniziare il proprio esodo solo  a piedi. I veicoli si sono potuti spostare verso nord dopo un’ispezione  a partire dalle 9 ora locale, le 8 in Italia. \”Chi è arrivato ci dice  che manca l’acqua, l’elettricità, il cibo, le medicine. Le strade non  esistono più e quindi mancano i punti di riferimento\”, racconta un  palestinese. \”Il ritorno degli sfollati è una vittoria per il nostro  popolo\”, ha affermato Hamas. LE IMMAGINI

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Il premier israeliano Benjamin Netanyahu sta valutando la possibilità di rimuovere il direttore dello Shin Bet, Ronen Bar, dalla squadra di negoziazione per gli ostaggi. Lo riferisce l’emittente Channel 12 secondo cui un altro alto funzionario dello Shin Bet sostituirebbe Bar. La mossa farebbe seguito all’inserimento da parte di Netanyahu del ministro degli Affari strategici, e stretto alleato, Ron Dermer a capo della squadra, in sostituzione del capo del Mossad, David Barnea. Un alto funzionario israeliano non ha smentito direttamente la notizia, dichiarando al Times of Israel che \”al momento non c’è alcun cambiamento nella composizione della squadra negoziale\”. Nel frattempo però, l’emittente riferisce che Netanyahu ha incontrato Bar durante il fine settimana e, in una conversazione tesa, gli ha comunicato la sua intenzione di cambiare la squadra negoziale. Funzionari hanno riferito che Bar ha lasciato l’incontro visibilmente turbato.

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Nello Studio Ovale, Trump ha detto di non essere sicuro che il cessate il fuoco a Gaza durerà. \”Non ho garanzie che la pace si mantenga\”, ha detto il presidente. Il suo inviato per il Medio Oriente Steve Witkoff, presente nello Studio Ovale, ha aggiunto: \”Finora regge, quindi siamo certamente fiduciosi\”

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Più del 90% delle scuole di Gaza sono state completamente o parzialmente distrutte, rendendole inutilizzabili. Lo afferma la Relatrice Speciale sul diritto all’istruzione, Farida Shaheed, citata dall’agenzia Wafa. Secondo Shaheed, le scuole sono state ripetutamente attaccate anche dopo essere state trasformate in rifugi per i civili. La relatrice ha sottolineato che la ripresa del sistema educativo di Gaza dipende principalmente dalla fine della guerra e dell’occupazione israeliana. Mentre il secondo semestre dell’anno scolastico è iniziato ieri nei Territori palestinesi, l’istruzione a Gaza rimane completamente bloccata da quando è scoppiato il conflitto tra Israele e Hamas. Shaheed ha anche sottolineato la distruzione di tutte le università di Gaza e dell’archivio centrale contenente 150 anni di documenti storici, oltre alla rovina di 13 biblioteche. \”L’istruzione non serve solo ad acquisire competenze, ma anche a sviluppare l’autocomprensione, l’identità collettiva, l’unità sociale e ad andare avanti insieme\”, ha affermato Shaheed. \”Questo è ciò che viene deliberatamente distrutto a Gaza. Insegnanti e studenti hanno subito un trauma immenso durante l’assalto di Israele\”, ha aggiunto. Per affrontare la crisi, la relatrice Onu ha chiesto programmi di borse di studio su larga scala per gli studenti palestinesi.

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L’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria ha riferito oggi che è salito a 21 uccisi, tra cui donne e tre minori, il bilancio del sanguinoso attentato con autobomba compiuto oggi a Manbij, nel nord della Siria al confine con la Turchia. I feriti sono almeno otto. Sia il governo di Damasco, dominato dall’autoproclamato presidente Ahmad Sharaa (Jolani) sostenuto dalla Turchia, sia le forze curdo-siriane ostili ad Ankara e alleate degli Stati Uniti, hanno condannato l’attentato di Manbij.

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Un medico è stato ucciso a colpi di pistola questa sera nella sua clinica nella città settentrionale di Kafr Yasif: è il sesto arabo israeliano morto ammazzato in 24 ore, secondo quando riferiscono i media israeliani che citano la polizia. Le autorità affermano che i sospetti sono fuggiti dalla scena dopo aver aperto il fuoco sul medico. I paramedici arrivati poco dopo lo hanno dichiarato morto sul posto e la polizia ha aperto un’indagine sull’omicidio. Nelle ultime 24 ore si sono verificate due sparatorie mortali. A Lod, nel distretto centrale di Israele, un ragazzo di 14 anni è stato ucciso a colpi di pistola mentre ieri sera, ad Abu Snan, località araba della Galilea, tre giovani sono stati uccisi vicino a un chiosco, in quella che si pensa sia una vendetta per un altro omicidio avvenuto due settimane prima. E ancora, un uomo di 46 anni è stato pugnalato a morte, probabilmente dall’ex cognato, durante una lite ad Abu Ghosh.

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Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, guarderà un documentario sulle atrocità commesse da Hamas il 7 ottobre prima di incontrare domani il premier israeliano, Benjamin Netanyahu. Lo scrive l’agenzia di stampa Ynet. Secondo il giornale, l’inviato speciale di Trump Steve Witkoff ha guardato il filmato mentre era in Israele la scorsa settimana ed è rimasto scioccato. Da qui la decisione di farlo vedere anche a Trump. Il documentario di 47 minuti montato dal’Idf sarà ridotto a 20-30 minuti per il presidente, scrive Ynet. Il filmato, proiettato per la prima volta per i giornalisti stranieri in Israele il 23 ottobre 2023, include scene strazianti di omicidi, torture e decapitazioni avvenute durante il massacro di Hamas nel sud di Israele.

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\”Non sono rigurgiti, c’è proprio un’ondata spaventosa\” di antisemitismo. Lo ha affermato Emanuele Fiano, segretario di Sinistra per Israele ed ex parlamentare Pd, rispondendo a una domanda sul raid antisemita a Milano contro i murales di Edith Bruck, Liliana Segre e Sami Modiano, e sulla protesta delle associazioni pro-Pal contro l’iniziativa ‘Affrontare l’antisemitismo, creare la resilienza’ organizzata dalla Tel Aviv University a Firenze. \”E’ un fatto grave che è sempre riemerso in questi ultimi 80 anni, ogni qualvolta in Medio Oriente la guerra si è infuocata\”, ha detto Fiano, il quale ha parlato a margine dell’incontro \”Snodi di politica internazionale in Medio Oriente\” a Firenze, con Riccardo Nencini, presidente del Gabinetto Vieusseux, ed Emanuele Cocollini, presidente dell’associazione Italia-Israele Firenze. \”Continuo insieme a Sinistra per Israele – ha affermato il presidente dell’associazione – a cercare di far riconquistare a tutto il centrosinistra italiano una visione non distorta, una visione equilibrata, perché il principio fondamentale è che in quella terra si scontrano due diritti, e non un diritto e un torto\”.

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I bambini colpiti dalle guerre sono stati al centro dell’intervento del Gran Cancelliere del Sovrano Ordine di Malta, Riccardo Paternò di Montecupo, intervenuto al Summit in Vaticano sui diritti dei bambini. \”Sono 473 milioni di bambini colpiti dai conflitti. Sono cifre incredibili se pensiamo che il 20% dei bambini di tutto il mondo vive in zone di conflitto. I numeri variano e spesso contrastano ma, secondo alcune fonti, circa 11.000 bambini sono morti a Gaza nel recente conflitto, ossia una media di 40 bambini al giorno\”, ha sottolineato Riccardo Paternò di Montecupo. Il Gran Cancelliere ha quindi ricordato che il Sovrano Ordine di Malta è da sempre in prima linea in tutto il mondo, prendendosi cura \”della nascita, della nutrizione e dell’educazione dei bambini, con una storica attitudine ad occuparsi della salute attraverso i dispensari che gestisce in Africa (Senegal, Costa d’Avorio, Benin, Camerun, Togo, Guinea Conakry, Burkina Faso, Ciad, Camerun e Repubblica del Congo) e anche in Europa\”. A Betlemme dal 1989 l’Holy Family Hospital, ospedale di neonatologia gestito dall’Ordine di Malta, è diventato un servizio fondamentale nella regione, con oltre 100.000 nascite. A Gaza, insieme al Patriarcato Latino di Gerusalemme, l’Ordine di Malta ha consegnato da maggio 2024 ad oggi circa 300 tonnellate di aiuti alimentari per migliaia di famiglie, mentre è al lavoro per lanciare al più presto anche un servizio di assistenza sanitaria.

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Netanyahu è a Washington. Per il premier israeliano incontro lunedì con l’inviato speciale americano Witkoff e martedì con Trump. Il presidente Usa assicura che “i colloqui in Medio Oriente stanno facendo progressi”.  Netanyahu rimarrà a Washington fino a sabato sera. Lo scrive Times of Israel che cita il suo ufficio. La decisione è motivata “dalle numerose richieste di incontro da parte di funzionari statunitensi”.

Nello Studio Ovale, Trump ha detto di non essere sicuro che il cessate il fuoco a Gaza durerà. “Non ho garanzie che la pace si mantenga”, ha detto il presidente. Il suo inviato per il Medio Oriente Steve Witkoff ha aggiunto: “Finora regge, quindi siamo certamente fiduciosi”.

L’Idf conferma: “Distrutte le infrastrutture terroristiche a Jenin e un’auto carica di esplosivi pronti per un attentato a Kabatiya, uccisi anche due terroristi”. Il numero due di Hamas è in visita a Mosca. L’annuncio di Hezbollah: “Il 23 i funerali di Nasrallah”.

Un medico è stato ucciso a colpi di pistola lunedì sera nella sua clinica nella città settentrionale di Kafr Yasif: è il sesto arabo israeliano morto ammazzato in 24 ore, secondo quando riferiscono i media israeliani che citano la polizia.

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La questione israelo palestinese, cos’è e come è nata

L’attacco del 7 ottobre 2023  lanciato da Hamas contro Israele e la  conseguente offensiva a Gaza  hanno riacceso i riflettori su una  contrapposizione che va avanti da  decenni e su cui non si riesce a  trovare una soluzione. Anche se, negli  anni, qualche tentativo è stato fatto. LE COSE DA SAPERE

Medio Oriente, idea di Trump per “ripulire” Gaza: palestinesi in Egitto e Giordania

“Stiamo parlando di un milione e  mezzo di persone, e noi ripuliremo tutto”, ha detto il presidente Usa ai  giornalisti, definendo Gaza un “cantiere di demolizione” e affermando  che la mossa potrebbe essere “temporanea o a lungo termine”. IL PIANO

Trump: ‘Israele è un Paese piccolo piccolo, non va bene’

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha glissato su una domanda posta da un cronista nello Studio Ovale se appoggerebbe un’eventuale annessione della Cisgiordania da parte di Israele, rispondendo che quest’ultimo è un Paese “piccolo piccolo” e questo “non va bene” e facendo un paragone con la sua penna. Lo scrive il Times of Israel, che riporta una citazione del tycoon. “Non ne parlerò. È certamente un piccolo, un piccolo Paese in termini di territorio. “Vedi questa penna?” ha continua Trump, mostrando la penna che usa per firmare gli ordini esecutivi. “Questa meravigliosa penna sulla mia scrivania è il Medio Oriente, e il coperchietto della penna è Israele. Non va bene, vero? Sai, è una bella differenza. La uso come analogia, è piuttosto accurata, in realtà. È un pezzo di terra piuttosto piccolo. È incredibile cosa sono stati in grado di fare se ci pensi. C’è un sacco di buona, intelligente potenza mentale, ma è un pezzo di terra molto piccolo, non c’è dubbio”, ha detto, secondo il Times of Israel.

Libano, 100 mila sfollati: 15 mila edifici lesionati o distrutti

Dopo piu’ di due mesi dal cessate il fuoco nel sud del Libano, ci sono ancora piu’ di centomila sfollati. Lo riporta l’International Organization for Migration, organismo delle Nazioni Unite. Secondo Un-Habitat, un’altra agenzia umanitaria dell’Onu, sono 15 mila gli edifici danneggiati o distrutti nel sud del Libano, per un totale di otto milioni di tonnellate di macerie. 

Netanyahu incontra Musk; focus su intelligenza artificiale

Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha incontrato a Washington il miliardario Elon Musk, che è anche a capo del Dipartimento per l’efficienza governativa. Lo ha riferito Ynet, precisando che durante l’incontro si è discusso di come aumentare la cooperazione tra Israele e gli Stati Uniti nel campo dell’intelligenza artificiale. Quello odierno è stato il terzo incontro tra Netanyahu e Musk.

Gaza, le moschee riprese dal drone prima e dopo la guerra

Le sconvolgenti immagini della Moschea di Al-Hassan e della Grande Moschea di Gaza, a Gaza city, prima e dopo la guerra. GUARDA IL VIDEO

Medioriente, chi sono le quattro soldatesse israeliane rilasciate

Sono state rilasciate quattro  soldatesse israeliane in ostaggio a Gaza. Come confermato dalle Brigate  Al Qassam, l’ala armata di Hamas, il rilascio è parte dell’accordo di  cessate il fuoco nell’enclave. Si tratta di Liri Albag, 19 anni, Karina  Ariev, Daniella Gilboa e Naama Levy, tutte 20enni. La quinta, Agam  Berger, rimasta nella Striscia di Gaza, non verrà rilasciata per il  momento. Ecco chi sono le soldatesse. CHI SONO

Dall’Egitto partiti oggi 222 camion di aiuti per Gaza

Oggi “222 camion di aiuti sono entrati nei valichi di Al-Awja (Nitzana) e Kerem Shalom in preparazione a un loro ingresso nella Striscia di Gaza”. Tra questi (ci sono) 24 autocisterne di carburante”: lo ha segnalato il Sis, l’Ufficio stampa del governo egiziano, con un messaggio diffuso al Cairo.

Gaza, migliaia di palestinesi sfollati tornano nel nord della Striscia. FOTO

L’apertura del valico è stata alle 7  ora locale, quando i gazawi hanno potuto iniziare il proprio esodo solo  a piedi. I veicoli si sono potuti spostare verso nord dopo un’ispezione  a partire dalle 9 ora locale, le 8 in Italia. “Chi è arrivato ci dice  che manca l’acqua, l’elettricità, il cibo, le medicine. Le strade non  esistono più e quindi mancano i punti di riferimento”, racconta un  palestinese. “Il ritorno degli sfollati è una vittoria per il nostro  popolo”, ha affermato Hamas. LE IMMAGINI

Media: “Netanyahu valuta di rimuovere capo Shin Bet da team negoziati”

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu sta valutando la possibilità di rimuovere il direttore dello Shin Bet, Ronen Bar, dalla squadra di negoziazione per gli ostaggi. Lo riferisce l’emittente Channel 12 secondo cui un altro alto funzionario dello Shin Bet sostituirebbe Bar. La mossa farebbe seguito all’inserimento da parte di Netanyahu del ministro degli Affari strategici, e stretto alleato, Ron Dermer a capo della squadra, in sostituzione del capo del Mossad, David Barnea. Un alto funzionario israeliano non ha smentito direttamente la notizia, dichiarando al Times of Israel che “al momento non c’è alcun cambiamento nella composizione della squadra negoziale”. Nel frattempo però, l’emittente riferisce che Netanyahu ha incontrato Bar durante il fine settimana e, in una conversazione tesa, gli ha comunicato la sua intenzione di cambiare la squadra negoziale. Funzionari hanno riferito che Bar ha lasciato l’incontro visibilmente turbato.

Tregua Medioriente, martedì l’incontro Trump-Netanyahu a Washington. VIDEO

Trump: “Nessuna garanzia che la tregua a Gaza tenga”

Nello Studio Ovale, Trump ha detto di non essere sicuro che il cessate il fuoco a Gaza durerà. “Non ho garanzie che la pace si mantenga”, ha detto il presidente. Il suo inviato per il Medio Oriente Steve Witkoff, presente nello Studio Ovale, ha aggiunto: “Finora regge, quindi siamo certamente fiduciosi”

Onu: oltre il 90% delle scuole di Gaza distrutte

Più del 90% delle scuole di Gaza sono state completamente o parzialmente distrutte, rendendole inutilizzabili. Lo afferma la Relatrice Speciale sul diritto all’istruzione, Farida Shaheed, citata dall’agenzia Wafa. Secondo Shaheed, le scuole sono state ripetutamente attaccate anche dopo essere state trasformate in rifugi per i civili. La relatrice ha sottolineato che la ripresa del sistema educativo di Gaza dipende principalmente dalla fine della guerra e dell’occupazione israeliana. Mentre il secondo semestre dell’anno scolastico è iniziato ieri nei Territori palestinesi, l’istruzione a Gaza rimane completamente bloccata da quando è scoppiato il conflitto tra Israele e Hamas. Shaheed ha anche sottolineato la distruzione di tutte le università di Gaza e dell’archivio centrale contenente 150 anni di documenti storici, oltre alla rovina di 13 biblioteche. “L’istruzione non serve solo ad acquisire competenze, ma anche a sviluppare l’autocomprensione, l’identità collettiva, l’unità sociale e ad andare avanti insieme”, ha affermato Shaheed. “Questo è ciò che viene deliberatamente distrutto a Gaza. Insegnanti e studenti hanno subito un trauma immenso durante l’assalto di Israele”, ha aggiunto. Per affrontare la crisi, la relatrice Onu ha chiesto programmi di borse di studio su larga scala per gli studenti palestinesi.

Ong: sale a 21 uccisi il bilancio dell’autobomba a Manbij

L’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria ha riferito oggi che è salito a 21 uccisi, tra cui donne e tre minori, il bilancio del sanguinoso attentato con autobomba compiuto oggi a Manbij, nel nord della Siria al confine con la Turchia. I feriti sono almeno otto. Sia il governo di Damasco, dominato dall’autoproclamato presidente Ahmad Sharaa (Jolani) sostenuto dalla Turchia, sia le forze curdo-siriane ostili ad Ankara e alleate degli Stati Uniti, hanno condannato l’attentato di Manbij.

Media: “Sei arabo-israeliani uccisi in meno di 24 ore”

Un medico è stato ucciso a colpi di pistola questa sera nella sua clinica nella città settentrionale di Kafr Yasif: è il sesto arabo israeliano morto ammazzato in 24 ore, secondo quando riferiscono i media israeliani che citano la polizia. Le autorità affermano che i sospetti sono fuggiti dalla scena dopo aver aperto il fuoco sul medico. I paramedici arrivati poco dopo lo hanno dichiarato morto sul posto e la polizia ha aperto un’indagine sull’omicidio. Nelle ultime 24 ore si sono verificate due sparatorie mortali. A Lod, nel distretto centrale di Israele, un ragazzo di 14 anni è stato ucciso a colpi di pistola mentre ieri sera, ad Abu Snan, località araba della Galilea, tre giovani sono stati uccisi vicino a un chiosco, in quella che si pensa sia una vendetta per un altro omicidio avvenuto due settimane prima. E ancora, un uomo di 46 anni è stato pugnalato a morte, probabilmente dall’ex cognato, durante una lite ad Abu Ghosh.

Ynet: “Trump guarderà documentario su attacco Hamas del 7 ottobre”

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, guarderà un documentario sulle atrocità commesse da Hamas il 7 ottobre prima di incontrare domani il premier israeliano, Benjamin Netanyahu. Lo scrive l’agenzia di stampa Ynet. Secondo il giornale, l’inviato speciale di Trump Steve Witkoff ha guardato il filmato mentre era in Israele la scorsa settimana ed è rimasto scioccato. Da qui la decisione di farlo vedere anche a Trump. Il documentario di 47 minuti montato dal’Idf sarà ridotto a 20-30 minuti per il presidente, scrive Ynet. Il filmato, proiettato per la prima volta per i giornalisti stranieri in Israele il 23 ottobre 2023, include scene strazianti di omicidi, torture e decapitazioni avvenute durante il massacro di Hamas nel sud di Israele.

Fiano: “C’è un’ondata spaventosa di antisemitismo”

“Non sono rigurgiti, c’è proprio un’ondata spaventosa” di antisemitismo. Lo ha affermato Emanuele Fiano, segretario di Sinistra per Israele ed ex parlamentare Pd, rispondendo a una domanda sul raid antisemita a Milano contro i murales di Edith Bruck, Liliana Segre e Sami Modiano, e sulla protesta delle associazioni pro-Pal contro l’iniziativa ‘Affrontare l’antisemitismo, creare la resilienza’ organizzata dalla Tel Aviv University a Firenze. “E’ un fatto grave che è sempre riemerso in questi ultimi 80 anni, ogni qualvolta in Medio Oriente la guerra si è infuocata”, ha detto Fiano, il quale ha parlato a margine dell’incontro “Snodi di politica internazionale in Medio Oriente” a Firenze, con Riccardo Nencini, presidente del Gabinetto Vieusseux, ed Emanuele Cocollini, presidente dell’associazione Italia-Israele Firenze. “Continuo insieme a Sinistra per Israele – ha affermato il presidente dell’associazione – a cercare di far riconquistare a tutto il centrosinistra italiano una visione non distorta, una visione equilibrata, perché il principio fondamentale è che in quella terra si scontrano due diritti, e non un diritto e un torto”.

Ordine Malta: “473 milioni di bambini colpiti da guerre”

I bambini colpiti dalle guerre sono stati al centro dell’intervento del Gran Cancelliere del Sovrano Ordine di Malta, Riccardo Paternò di Montecupo, intervenuto al Summit in Vaticano sui diritti dei bambini. “Sono 473 milioni di bambini colpiti dai conflitti. Sono cifre incredibili se pensiamo che il 20% dei bambini di tutto il mondo vive in zone di conflitto. I numeri variano e spesso contrastano ma, secondo alcune fonti, circa 11.000 bambini sono morti a Gaza nel recente conflitto, ossia una media di 40 bambini al giorno”, ha sottolineato Riccardo Paternò di Montecupo. Il Gran Cancelliere ha quindi ricordato che il Sovrano Ordine di Malta è da sempre in prima linea in tutto il mondo, prendendosi cura “della nascita, della nutrizione e dell’educazione dei bambini, con una storica attitudine ad occuparsi della salute attraverso i dispensari che gestisce in Africa (Senegal, Costa d’Avorio, Benin, Camerun, Togo, Guinea Conakry, Burkina Faso, Ciad, Camerun e Repubblica del Congo) e anche in Europa”. A Betlemme dal 1989 l’Holy Family Hospital, ospedale di neonatologia gestito dall’Ordine di Malta, è diventato un servizio fondamentale nella regione, con oltre 100.000 nascite. A Gaza, insieme al Patriarcato Latino di Gerusalemme, l’Ordine di Malta ha consegnato da maggio 2024 ad oggi circa 300 tonnellate di aiuti alimentari per migliaia di famiglie, mentre è al lavoro per lanciare al più presto anche un servizio di assistenza sanitaria.



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