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Ricorso Carta Docente: Tempistiche, Procedure e Consigli


La carta del docente è un bonus di 500 euro che può essere impiegato per l’acquisto di prodotti e servizi utili alla formazione e all’aggiornamento professionale. Se inizialmente era riservata solo ai docenti di ruolo, adesso le cose sono cambiate: anche i docenti precari possono usufruirne, ma solo dopo aver presentato ricorso. 

Vediamo più nel dettaglio chi può fare ricorso, in che modo e le tempistiche da rispettare.




Cos’è la Carta del Docente? A cosa serve? 

La carta del docente è un’iniziativa del Ministero dell’Istruzione e consiste in un bonus riservato, appunto, ai docenti da spendere per l’acquisto di tutto ciò che possa servire loro per l’attività professionale. Materialmente, viene consegnata una card elettronica dal valore di 500 euro annui

Una volta ottenuta la card, i docenti devono validarla tramite l’apposito portale messo a disposizione dal MIUR, accedendo con il proprio SPID; successivamente, possono comprare prodotti e servizi utili alla loro formazione e al loro aggiornamento professionale. Il bonus è spendibile sia online, che presso negozi fisici per l’acquisto di: 

Assistenza e consulenza

per il sovraindebitamento

  • libri e riviste, in formato sia cartaceo che elettronico;
  • iscrizione a corsi di laurea triennale, magistrale, specialistica o a ciclo unico inerenti il profilo professionale, così come a corsi post-lauream e master universitari; 
  • iscrizione a corsi di aggiornamento proposti da enti accreditati presso il MIUR;
  • biglietti di ingresso per teatri, cinema, spettacoli, mostre ed eventi culturali; 
  • hardware, compresi lettori e-book, palmari, tablet e altri strumenti educativi e didattici;
  • software, come programmi per la videoscrittura, la matematica o il disegno tecnico. 

Il bonus docenti viene assegnato automaticamente a tutti i docenti di ruolo; ciò significa che non tutti gli insegnanti ne hanno diritto o, comunque, per ottenerlo devono compiere qualche passaggio in più. 

Chi ha diritto alla Carta del Docente? 

Quando è stata introdotta, la carta del docente era riservata solo ed esclusivamente ai docenti di ruolo, quindi con contratto a tempo indeterminato. Tuttavia, grazie al Decreto Salva Infrazioni del 2024, il bonus è stato esteso anche ai precari. 

Entrando più nel dettaglio, possono usufruire dei 500 euro annui i docenti: 

  • assunti a tempo indeterminato nelle scuole statali, a tempo sia pieno che parziale;
  • con contratto di supplenza annuale fino al 31 agosto;
  • che si trovano nel periodo di formazione e prova per l’insegnamento;
  • ritenuti idonei per motivi di salute, secondo l’articolo 514 del Decreto Legislativo 16 aprile 1994, n. 297;
  • assunti in scuole estere;
  • assunti in scuole militari.

Restano esclusi, quindi, i docenti con contratto a tempo determinato con scadenza al 30 giugno. Eppure, le cose stanno cambiando, perché in alcuni casi è possibile fare ricorso. 




Quando e se è possibile fare ricorso per la Carta del Docente

La carta del docente è stata introdotta dal Ministero dell’Istruzione e del Merito con la Legge n. 107 del 13 luglio 2016 (Buona Scuola), art. 1 comma 121 ed era inizialmente riservata solo ai docenti di ruolo. 

Nel corso degli anni, però, diversi insegnanti hanno presentato ricorso e il Consiglio di Stato, con sentenza del 16 marzo 2022 n. 1845, ha stabilito che anche i precari abbiano diritto al bonus di 500 euro annui. 

Consulenza fiscale

Consulenza del lavoro

Non solo, perché anche la Corte di Giustizia Europea si è espressa in merito: a seguito del ricorso presentato da una docente, con l’ordinanza del 18 maggio 2022, ha dichiarato l’esclusione dei precari incompatibile con l’ordinamento eurounitario. 

Sulla scia di questo, anche i vari tribunali territoriali del lavoro di tutta Italia hanno riconosciuto, e continuano a riconoscere, ai precari il diritto di poter ottenere la carta del docente e usufruirne al pari dei colleghi di ruolo. 

Il ricorso per la carta del docente, quindi, è rivolto: 

  • ai docenti precari delle scuole di ogni ordine e grado, che prestano servizio statale alle dipendenze del MIM;
  • ai docenti che hanno svolto supplenze brevi prorogate con le quali hanno raggiunto i 180 giorni di servizio, quindi l’annualità scolastica. 

Di conseguenza, i requisiti richiesti per presentare ricorso sono i seguenti: 

  • essere o essere stati insegnanti a tempo determinato, in scuole di ogni ordine e grado, con servizio statale alle dipendenze del MIM. Sono incluse anche le supplenze brevi o non continuative, le cui proroghe hanno permesso di raggiungere i 180 giorni di servizio;
  • essere insegnanti di ruolo, anche neo-ammessi, che desiderano recuperare la mancata erogazione del bonus nel corso dei precedenti anni di supplenza. 

Tempistiche per presentare il ricorso e scadenza da rispettare

Il ricorso può essere presentato in qualunque momento, anzi: così come suggeriscono i vari tribunali del lavoro, è opportuno presentarlo quanto prima in modo da evitare la prescrizione. Quest’ultima scatta dopo 5 anni dalla data del diritto di accredito, quindi prima si presenta il ricorso e più probabilità si hanno che venga accolto. 

La procedura per presentare il ricorso per la Carta del Docente

Il ricorso per la carta del docente è totalmente gratuito. Per farlo, i docenti che ne hanno diritto possono rivolgersi al tribunale del lavoro presentando i seguenti documenti:

  • copia del documento di identità e del codice fiscale;
  • copia dei contratti di lavoro a tempo determinato che dimostrano il raggiungimento delle annualità di servizio, oppure il Prospetto R1 rilasciato dal Ministero per il quale si richiede il bonus;
  • autocertificazione per l’esenzione al pagamento del contributo unificato, adeguatamente compilata. 

Al momento, sono numerosi i tribunali italiani che stanno accogliendo i ricorsi di docenti precari e, con l’opportuna assistenza legale, è possibile vincere il ricorso e ottenere il bonus docente entro 30-60 giorni dalla sentenza



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