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Svezia, la polizia: ‘A Örebro 11 morti incluso l’aggressore’ – Europa


E’ di 11 morti, incluso l’aggressore, il bilancio della sparatoria avvenuta ieri a Örebro, in Svezia: lo ha reso noto la polizia. “Undici persone sono morte, compreso l’assassino”, ha detto all’agenzia Afp la polizia di Örebro. “Il motivo della sparatoria non è ancora noto, ma tutto lascia pensare che l’autore abbia agito da solo, senza motivazioni ideologiche”, ha aggiunto, confermando che si è trattato della peggiore sparatoria di massa della storia del Paese.

Appresa la tristissima notizia della sparatoria di Örebro desidero far giungere a Vostra Maesta’, alle famiglie delle vittime e all’amico popolo svedese le piu’ sentite condoglianze della Repubblica Italiana e mie personali. Condanniamo con la massima fermezza questo insensato gesto di violenza. Siamo vicini al lutto della Svezia con sentimenti di solidale partecipazione, mentre auguriamo ai numerosi feriti un pronto e completo recupero’. E’ quanto si legge nel messaggio inviato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al Re Carlo XVI Gustavo di Svezia.

“Esprimo la mia vicinanza al governo e al popolo svedese per il terribile attacco che ha colpito la città di Örebro. Il mio pensiero va alle vittime, alle loro famiglie e a tutti i feriti coinvolti. Non possiamo accettare che violenza e barbarie trovino spazio nelle nostre società”, ha detto la premier Giorgia Meloni.

La vicenda: Martedì a Orebro, poco dopo mezzogiorno i colpi di un’arma automatica rimbombano nel campus della città, che ospita diversi centri di formazione per adulti, anche per i migranti. In centinaia tra professori e studenti si barricano nelle classi, si nascondono sotto i banchi. Altri si danno alla fuga all’esterno, i video mostrano decine di persone che corrono sul selciato innevato mentre risuonano gli spari. L’episodio più sanguinoso di sparatoria di massa in tutta la storia svedese.

Il killer, che secondo i media di Stoccolma sarebbe un 35enne, “non aveva precedenti, non era noto alle forze dell’ordine e non apparteneva a gang criminali”, ha detto in conferenza stampa il capo della polizia di Orebro, Roberto Eid Forest, senza fornire altri dettagli, tantomeno sul movente della mattanza. Gli agenti, in assetto da guerra, hanno poi effettuato una perquisizione nella casa dove si ritiene vivesse l’aggressore. “Non ne so nulla”, ha detto il padre ai reporter che lo hanno contattato una volta arrivati sulla scena del raid. “È davvero inquietante. Cosa è successo?”, ha chiesto l’uomo ai giornalisti rimanendo allibito quando gli hanno raccontato la vicenda: “Deve essere impossibile”, ha sussurrato prima di chiudere la comunicazione.

 

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Video Svezia, sparatoria in una scuola

 

Il quadro della strage è ancora denso di nubi: l’aggressore avrebbe aperto il fuoco con un’arma automatica, le autorità non ne hanno rivelato il tipo, poco dopo aver fatto ingresso nel campus. “Ha agito da solo”, ha detto il responsabile della polizia escludendo che si tratti di un atto di terrorismo anche sulla base dei riscontri con i servizi segreti del Paese. La struttura, il Campus Risbergska, è un centro di formazione per adulti che non hanno completato le scuole primarie o secondarie. E ci sono anche altri centri educativi, come quelli per i corsi di svedese ai migranti. I colpi di arma da fuoco hanno scatenato il panico: una professoressa ha portato i suoi 15 studenti fuori, di corsa. Poi ha iniziato a vedere altri ragazzi che trascinavano fuori dall’edificio corpi insanguinati. Nelle aule intanto altri studenti e insegnanti inviavano messaggi di allarme agli amici e colleghi, avvertendoli di tenersi lontano. “Sono nascosto in una stanza, sparano, ti amo”, ha scritto un docente alla partner temendo il peggio. “Abbiamo sentito molti colpi, poi c’è stato un lungo periodo di calma, quasi mezz’ora. Poi di nuovo gli spari”, hanno raccontato altri due docenti che si erano barricati in un ufficio. In tutto sei istituti sono stati isolati per diverse ore dalla polizia che temeva in giro ci potessero essere dei complici del killer. Poi l’incubo è finito, a decine hanno lasciato la struttura.

 

Video Svezia, sparatoria in una scuola a Orebro

 

 

“Si tratta di una terribile atrocità”, ha commentato il re Gustavo di Svezia. “È un giorno molto doloroso per tutta la Svezia”, ha invece detto il premier, Ulf Kristersson: “I miei pensieri vanno anche a tutti coloro la cui normale giornata scolastica è stata trasformata dal terrore. Essere confinati in classe preoccupandosi per la propria vita è un incubo che nessuno dovrebbe vivere”. Tocca ora agli inquirenti fare luce sul massacro, “perché molte domande rimangono senza risposta”, ha incalzato il premier. Gli attacchi nelle scuole del resto sono molto rari in Svezia. Secondo le stime ufficiali, fino a oggi si contavano 10 morti in 7 episodi di violenza nell’arco di oltre dieci anni, dal 2010 al 2022.

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