Si chiama ArtEcclesiæ il progetto che accompagna i visitatori in un viaggio alla scoperta delle bellezze architettoniche, dei percorsi sotterranei e dei tesori sacri delle città di Bari e Bitonto.
Unite grazie a un accordo stretto tra l’Arcidiocesi di Bari-Bitonto e ArtWork, cooperativa sociale già protagonista con l’Arcidiocesi di Lecce dell’avvio di LeccEcclesiae. L’iniziativa, nata nel 2019 come una scommessa, ha permesso la creazione di un “viaggio nella bellezza” della Capitale del Salento, che include la visita di diversi monumenti barocchi della città, anche minori, con un unico biglietto di ingresso valido per 15 giorni. E ora è la volta di Bari e Bitonto.
L’obiettivo comune a entrambi i progetti è la valorizzazione del patrimonio storico-artistico e culturale della Diocesi. A tutti i livelli, dai grandi capolavori dell’arte agli edifici minori, magari meno conosciuti e quindi tutti da scoprire.
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I tesori sacri di Bari e Bitonto
Dalla cattedrale di Bari, sorta sui resti di un’antica chiesa paleocristiana, al percorso multimediale per scoprire gli Exultet, espressione tangibile della liturgia pasquale medievale del Sud Italia.
Dalla scoperta della concattedrale di Bitonto alla locale sezione del Museo d’Arte Sacra, situata nell’ex convento dei Frati Minori (un percorso che sarà attivato nella primavera del 2025).
Grazie all’accordo siglato tra Arcidiocesi di Bari-Bitonto e ArtWork e con la nascita di Artecclesiæ, le porte di questi tesori sacri aprono finalmente i battenti ai visitatori tutti i giorni e con un unico biglietto.
La testimonianza preziosa degli Exultet
Conosciuta per la sua eccellenza, la sezione di Bari del Museo d’Arte Sacra, custodisce al primo piano del Palazzo Arcivescovile una ricca collezione di reperti provenienti dalle chiese della Città Vecchia e della Diocesi.
Il percorso ha inizio con una prima sala denominata “Lapidario”. Qui, attraverso le testimonianze scultoree delle diverse fasi edilizie della cattedrale, dall’età tardo medievale a quella rinascimentale, il visitatore puo ammirare i frammenti delle decorazioni dell’edificio, smantellati nel corso dei secoli e a seguito dei restauri.
Il cuore della collezione del museo corrisponde alla sala degli Exultet, in cui sono custoditi quattro rotoli di pergamena, tre Exultet e un Benedizionale.
L’Exultet I, Exultet II e il Benedizionale si sviluppano con un corpo testuale in beneventana “Bari type” e di un apparato miniato inverso rispetto al senso di scrittura. Una caratteristica prettamente locale, sia per l’espediente delle immagini inverse, ma soprattutto per la forma scrittoria.
“Bari type” è infatti una tipizzazione grafica della scrittura beneventana sviluppatasi nel Ducato di Benevento dall’età alto medievale.
L’Exultet III invece presenta delle dimensioni ridotte ed è privo di apparato decorativo rispetto ai precedenti, pur mantenendo la tipizzazione scrittoria. Inoltre, tutti i rotoli presentano segni interposti tra le righe di scrittura utili all’intonazione del canto: i neumi (segni grafici disposti liberamente sul testo non collocati entro righe musicali).
Il percorso prosegue nella sezione della pinacoteca suddivisa in due sale: sala Tridentina e sala Barocca.
Tra le opere più significative della pinacoteca del museo, l’icona trecentesca della Madonna degli Alemanni, la Madonna con Bambino attribuita a un pittore noto come Z.T., la pala d’altare del Cristo Risorto di Andrea Bordone e l’Adorazione dei Magi di uno dei più grandi pittori del barocco pugliese, Corrado Giaquinto.
Interessante è anche la presenza di una sala del Tesoro con suppellettili sacre dall’età medievale alla contemporanea e una sezione di icone russe, che condivide con Bari la devozione per il culto nicolaiano.
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Dai resti paleocristiani alla cripta di San Sabino
Il Museo degli Exultet è annesso alla cattedrale di Bari che si erge sui resti dell’antica chiesa paleocristiana demolita nel 1034 per volere dell’arcivescovo Bisanzio. Ancora oggi, si possono ammirare i resti nelle aree sotterranee.
La facciata principale e quella a sud della cattedrale sono ornate da due magnifici rosoni e dal campanile, anch’esso in pietra calcarea bianca che completa l’architettura esterna.
Il 21 giugno – giorno del solstizio d’estate – i raggi solari trapassano i diciotto spicchi del rosone della facciata principale, incontrando perfettamente i petali del rosone pavimentale della navata centrale.
L’interno della chiesa, scandito da tre navate, culmina nel presbiterio recintato dove svetta al centro il ciborio. Dal transetto della cattedrale si scende alla cripta barocca che ospita le spoglie del santo vescovo Sabino di Canosa, portate a Bari nell’851 in un periodo in cui la città era dominata dai saraceni.
All’interno si può ammirare la venerata icona della Madonna dell’Odegitria – la Madonna che indica la via – raffigurante Maria con Gesù bambino che tiene tra le dita un uccellino.
A cinque metri sotto il pavimento della chiesa, un sorprendente percorso museale offre una visione completa del contesto nel susseguirsi dei secoli: le bellissime volte del succorpo, risalenti ad un edificio a pilastri eretti in concomitanza alla chiesa superiore, “guardano” dall’alto l’epoca romana, testimoniata da un pavimento a mosaico del I secolo d.C. e dai basoli dell’antica via Traiana.
Lo sviluppo su Bitonto
Il progetto ArtEcclesiæ Bari-Bitonto presto si allargherà anche a Bitonto, dove dalla prossima primavera è fissato l’avvio delle attività che consentiranno di fruire della concattedrale e della locale sezione del Museo d’Arte Sacra.
Per la qualità delle collezioni e per la sua storia, la locale sezione del Museo d’Arte Sacra è nota per essere tra le più importanti del Meridione. Recentemente oggetto di interventi di restauro e rifunzionalizzazione, si propone come un importante centro culturale con prestigiosi spazi destinati a mostre, congressi, concerti e convegni.
Modalità di visita
Questi tesori sono visitabili tutti i giorni dalle 9 alle 21 d’estate e fino alle 19 d’inverno. Un ticket unico consente una visita combinata dell’intero complesso che include la cattedrale, con la sua cripta e l’area archeologica, e il Museo degli Exultet (9 euro).
Non mancano sconti e agevolazioni per alcune categorie: famiglie, residenti nel territorio della Diocesi, guide turistiche, tour operator, studenti, religiosi e religiose consacrati. Inoltre, dalla biglietteria online è possibile acquistare i ticket per visite guidate.
Per ogni esigenza è possibile scrivere un’e-mail a booking.baribitonto@artecclesie.it oppure telefonare al 080.9698872 (dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 19).
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