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Anfiteatro Mediterraneo, presentato a Palazzo di Città il progetto di recupero e ammodernamento


E’ stato presentato questa mattina nella sala consiliare di Palazzo di Città il processo di adeguamento funzionale e strutturale impiantistico e per l’acustica, l’antincendio, le barriere architettoniche dell’anfiteatro Mediterraneo, il contenitore culturale all’aperto costruito a partire dagli anni ’70, inaugurato nel 1995 e chiuso dal 2010, e da allora continuamente depauperato e vandalizzato. 8 milioni 800mila euro il totale dell’investimento stimato, grazie a 6 milioni stanziati dalla Regione Puglia e 2 milioni 800mila euro dal Comune di Foggia. La capienza sarà da 3.095 a 3.300 spettatori, in funzione delle valutazioni finali della Commissione Pubblico Spettacolo che autorizzerà il funzionamento a lavori ultimati. Il bando per la procedura di gara aperta per l’esecuzione dei lavori (Stralcio funzionale 1) è stato pubblicato il 23 gennaio scorso sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea.

“Siamo qui per celebrare una bella pagina di vita culturale, sociale, di recupero di un patrimonio della nostra città, con una presentazione che ricorda e raccoglie tutti i passaggi di una lunga storia e riconosce i meriti di chi ne è stato parte attiva: noi ne raccogliamo il testimone e siamo consapevoli che l’impianto che verrà, insieme al Parco Campi Diomedei, la piscina, il quartiere fieristico che andrà completamente riqualificato, sarà parte integrante di un’area dal volto completamente mutato e destinata ad essere fruita anche e soprattutto dalle nuove generazioni” le parole di apertura della sindaca Maria Aida Episcopo.

“L’anfiteatro è stato il luogo simbolo di una stagione virtuosa della città, punto di riferimento per una generazione di artisti e spettatori, e purtroppo da quindici anni simbolo di decadenza e di opportunità mancate: quest’ultima triste stagione è finita” ha detto l’assessora alla Cultura Alice Amatore. “La Regione Puglia con un atto coraggioso e straordinario, in controtendenza con una spesa statale insufficiente per la cultura ma con la consapevolezza che il comparto produce il 20 del PIL dell’intera regione, ha investito sulla riqualificazione della struttura, la cui riapertura produrrà un impatto economico rilevante. Un proverbio arabo dice ‘beato colui che riesce a dare ai propri figli ali e radici’: noi partendo dalle nostre radici vogliamo offrire al nostro territorio le ali per volare alto, verso un futuro ricco di opportunità e soddisfazioni”, ha continuato.

L’assessore all’Urbanistica, Lavori Pubblici e Rigenerazione Urbana Giuseppe Galasso ha ripercorso tutte le varie tappe a partire dal 2 novembre 2020, da quando la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha approvato un finanziamento per il progetto definitivo ed esecutivo da 140mila euro (sostenuto da ulteriori 300mila euro di fondi comunali) ai vari RUP che si sono succeduti –erano presenti Carlo Dicesare, Irene Licari e il dirigente di Area Paolo Affatato-, all’insediamento della nuova giunta e alla creazione della nuova governance tecnica. Ha poi illustrato il cronoprogramma e il costo dell’intervento, per il primo e il secondo stralcio funzionale e le forniture. “I lavori dovrebbero iniziare nella prossima primavera e terminare nel secondo semestre del prossimo anno” la stima fornita. “Dopo 15 anni di attesa, è una svolta destinata ad avere un profondo impatto” ha spiegato prima di consegnare al vicepresidente della Regione, Raffaele Piemontese, un gadget significativo: il biglietto del concerto che Claudio Baglioni tenne proprio al Mediterraneo il 17 settembre 2000 (il tour era ‘Sogno di una notte di note’), uno dei tanti eventi che si sono succeduti nel contenitore che ha accolto, tra i tanti artisti, anche il premio Nobel (per la letteratura) Bob Dylan, con l’auspicio di stampare nei tempi prefissati un nuovo biglietto per il primo concerto nell’anfiteatro riaperto.

“Abbiamo portato a compimento un primo step importante per poter trasformare un luogo abbandonato, chiuso e dismesso in un luogo che diventa elemento di evoluzione e aggregazione” ha detto Piemontese che era anche assessore al Bilancio quando, il 30 ottobre 2023, è stato deliberato lo stanziamento della Regione, “subito dopo l’insediamento della nuova amministrazione Episcopo, in una filiera istituzionale e attraverso un lavoro di sistema e una scelta politica di attenzione e sostegno a Foggia resa più agevole dal fatto che la  progettazione esecutiva era stata già fatta. Gli investimenti in cultura sono necessari anche per far lievitare l’antimafia sociale” ha ricordato, “e la rinascita di Foggia deve ripartire dai luoghi simbolo, ma è necessario un approccio nuovo, trasformando i finanziamenti in opere concrete, mostrando rapidità ed efficienza nella realizzazione delle stesse. Una sfida necessaria, da sostenere con fiducia e l’orgoglio di essere parte di una città del sud che ha voglia di compiere passi importanti” il suo invito.

Il progettista Augusto Marasco ha spiegato di avere dovuto considerare nell’elaborazione del suo lavoro anche un presidio fisso di sorveglianza e l’utilizzo della struttura non soltanto in funzione degli eventi (con una sala prove e laboratori accessibili da un ingresso indipendente in via Mazza): insieme all’impianto di videosorveglianza si cercherà così di scongiurare che un passato da archiviare ma non dimenticare possa riproporsi quando l’anfiteatro verrà riaperto.

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