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presentata oggi l’edizione numero 19 (4 concerti dal 1. al 29 marzo) – Friulisera


La Sala Kugy della sede udinese della Regione Friuli Venezia Giulia di Udine ha ospitato la presentazione dell’edizione 19 di San Vito Jazz, il festival diretto da Flavio Massarutto che si terrà a San Vito al Tagliamento nel mese di marzo. Oltre al direttore artistico, sono intervenuti all’incontro anche l’Assessore alla Vitalità del Comune di San Vito al Tagliamento, Andrea Bruscia, il Presidente dell’Ente Regionale Teatrale del Friuli Venezia Giulia, Fabrizio Pitton e il Direttore dell’ERT, Alberto Bevilacqua.

Proprio Alberto Bevilacqua ha aperto la conferenza stampa ricordando che «il valore aggiunto che l’ERT dà a una manifestazione di rilievo regionale e nazionale come San Vito Jazz è quello di essere parte in una solida rete culturale costruita sul territorio».

L’Assessore Andrea Bruscia ha voluto evidenziare come «San Vito al Tagliamento sia meta culturale di grande richiamo anche grazie ad eventi musicali di livello che spaziano tra tutti i generi. Dopo gli anni difficili della pandemia, la passata edizione di San Vito Jazz è stata la più partecipata di sempre e, in un momento in cui la tecnologia ci permette una grande semplificazione nella fruizione e nella produzione musicale, il jazz ci riporta ad una cultura della profondità, cura del dettaglio e valore delle sfumature».
Il presidente dell’ERT Fabrizio Pitton ha posto in risalto il rapporto tra il Circuito regionale e il Comune. «La collaborazione tra l’ERT e San Vito al Tagliamento prosegue ininterrottamente dal 1973 e questo testimonia un rapporto stimolante con il territorio che diventa fattore di democrazia culturale e crescita collettiva per tutta la comunità regionale».
Flavio Massarutto, direttore artistico San Vito Jazz, prima di entrare nel vivo della presentazione del programma 2025, ha indicato la linea artistica del Festival. «Anche in questa 19ima edizione, la missione di San Vito Jazz rimane sempre la stessa, quella di costruire un percorso di conoscenza e arricchimento attraverso una formula che coniuga attenzione al territorio, respiro internazionale e uno sguardo aperto a nuove prospettive».

Reduce da un’edizione, la numero 18, da tutto esaurito con 1’267 presenze totali e con il record di abbonati (116), San Vito Jazz ripropone la formula vincente dello scorso anno con due concerti ospitati all’Auditorium Centro Civico e due concerti nel raccolto Antico Teatro Sociale Giangiacomo Arrigoni, il luogo dove il Festival nacque e mosse i primi passi. Le scelte artistiche di Flavio Massarutto coniugano la consueta attenzione al territorio regionale, con il Quintetto Ghirardini, fresco di pubblicazione del primo lavoro discografico; lo sguardo a quanto di meglio il panorama italiano può offrire, con il concerto d’apertura del Leaping Fish Trio e la serata di chiusura affidata a un amico di San Vito Jazz come Mauro Ottolini; e l’apertura del grandangolo per intercettare un talento internazionale, quest’anno rappresentato dal pianista cubano Aruàn Ortiz.

San Vito Jazz 2025 aprirà i battenti sabato 1. marzo all’Auditorium con The Leaping Fish Trio e il concerto dal titolo Trees. The Music of Lou Reed. A dispetto del nome inglese, il progetto è firmato da tre musicisti italiani di grande fama come Paolo Botti (viola, dobro), Enrico Terragnoli (chitarra elettrica) e Zeno De Rossi (batteria). I tre rendono omaggio a un musicista leggendario come Lou Reed, interpretandone sia i brani più conosciuti sia alcuni pezzi meno battuti – degli esordi con i Velvet Underground e della carriera solista – per trarne umori folk, blues, psichedelici e anche, naturalmente, rock.

Sabato 15 marzo il pubblico si sposterà al Teatro Arrigoni per ascoltare il Quintetto Ghirardini, ensemble composto da Ermes Ghirardini alla batteria, Mirko Cisilino alla tromba, Romano Todesco alla fisarmonica, Denis Biason alla chitarra elettrica e Alessandro Turchet al contrabbasso, artisti che nel corso degli anni sono stati protagonisti a San Vito Jazz con diversi progetti. Per il Festival il quintetto si esibirà sui brani del CD Lentoandare (prodotto dal friulano Stefano Amerio per Artesuono) – uno tra i migliori lavori discografici del 2024 – che accarezza suggestioni caraibiche, struggimenti di tango e illuminazioni progressive.

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Il venerdì successivo, il 21 marzo, l’Arrigoni riaprirà le porte per accogliere il pianista Aruàn Ortiz con il suo progetto Cub(an)ism, un piano solo che scava in profondità alla ricerca dell’essenza del ritmo. Nato a Santiago de Cuba, trasferitosi poi negli Stati Uniti, Ortiz ha registrato il suo ultimo lavoro, proprio come il Quintetto Ghirardini, negli studi di Artesuono per l’etichetta Intakt. Ortiz è uno dei musicisti che maggiormente operano nella direzione di una sintesi tra la ricca tradizione caraibica e la moderna avanguardia jazz e classica.

L’ultimo concerto in programma, sabato 29 marzo, sarà una festa, quella portata sul palco da Mauro Ottolini (trombone, tromba bassa e conchiglie) e il suo nuovo progetto Nada Màs Fuerte, un viaggio nella musica popolare dei più grandi compositori ed interpreti della musica messicana, peruviana, libanese, portoghese, criolla e cubana: da Chavela Vargas al fado di Amalia Rodrigues, passando, tra le altre, per l’afro-peruviana Victoria Eugenia Santa Cruz Gamarra, la messicana Maria Grever e le cubane Maria Teresa Vera e Celia Cruz. Sul palco, assieme ad Ottolini, ci saranno la voce inconfondibile di Vanessa Tagliabue Yorke, Thomas Sinigaglia alla fisarmonica, Marco Bianchi alla chitarra, Giulio Corini al contrabbasso, Valerio Galla alle percussioni, Gaetano Alfonsi alla batteria e il Quartetto d’archi dell’Orchestra Filarmonica Italiana.

Le serate avranno inizio alle ore 20.45. I biglietti d’ingresso sono fissati in 15 euro per The Leaping Frog Trio, Aruàn Ortiz e Mauro Ottolini, e in 10 euro per il Quintetto Ghirardini. Il prezzo dell’abbonamento ai quattro concerti è di 45 euro. Confermato anche quest’anno il biglietto speciale a 5 euro riservato agli studenti di Conservatori e scuole di musica.

La campagna abbonamenti si terrà presso l’Ufficio IAT da mercoledì 12 febbraio a venerdì 21 febbraio. Da sabato 22 febbraio è prevista la vendita dei biglietti dei singoli concerti sia al punto IAT sia online su ertfvg.it. Gli orari dell’Ufficio IAT: mercoledì e giovedì dalle 15.30 alle 18.30; venerdì, sabato e domenica dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.30.

San Vito Jazz è organizzato dall’Ente Regionale Teatrale del Friuli Venezia Giulia e dal Comune di San Vito al Tagliamento con la collaborazione della Fondazione Luigi Bon.

Per ulteriori informazioni contattare l’Ufficio IAT negli orari di apertura allo 0434 843030 o all’indirizzo iat@sanvitoaltagliamento.fvg.it.



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