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Roccaraso e Ovindoli, i van al posto dei bus: il piano per aggirare il divieto sul numero chiuso. Le gite scontate a 9,90 euro


di
Anna Paola Merone

Sui social promosse gite dai 10 ai 20 euro con panino e bibite. Vertice in prefettura a L’Aquila. Il sindaco di Roccaraso Di Donato:«La guardia non si abbassa». La tiktoker Rita De Crescenzo attesa a Ovindoli

Allerta massima e previsioni del tempo che non garantiscono nevicate intense. Da Roccaraso a Ovindoli i sindaci e la prefettura hanno lavorato in queste ore per gestire la nuova ondata di gitanti annunciata per il prossimo fine settimana. La «chiamata alle armi» sui social è già partita. C’è chi propone un viaggio in bus andata e ritorno — con panino e bibita — a 9.90 euro, chi resta sulla cifra standard di 20 euro. E le prenotazioni fioccano, proprio come la neve. Ieri si è svolto a L’Aquila un vertice in prefettura per definire le misure per la gestione del flusso di turisti nelle due località abruzzesi di montagna, finite di recente sotto l’attenzione dei tiktoker.

Centri storicamente meta di turismo invernale, con provenienze soprattutto da Campania e Lazio, ma mai al centro di «invasioni» così corpose. La strategia è contingentare il numero di bus in arrivo. Ma sui social vengono pubblicizzate gite in van da dieci posti, quelli utilizzati per prelevare i bambini a scuola, che diventano veicoli utili per sfuggire alle maglie dei controlli. Per il gusto, in molti casi, di agire in barba a qualsiasi regola.
Il sistema di controllo per Roccaraso è stato sperimentato già la scorsa domenica — con presenze meno significative di quelle temute, forse anche a causa della partita Roma-Napoli — e per la prossima il numero di bus autorizzati all’accesso al paese scenderà ulteriormente: da 100 a 70 torpedoni. A Ovindoli potranno entrare invece al massimo 35 pullman, con prenotazione obbligatoria entro oggi alle 12. Per avere un termine di paragone, nello scorso weekend ne sono arrivati 14, quasi tutti dal Lazio e solo uno dalla Campania, per un viaggio programmato con soggiorno in albergo.




















































L’ordinanza del sindaco di Ovindoli

Il sindaco di Ovindoli, Angelo Ciminelli, ha emanato ieri l’ordinanza «a prescindere dall’effetto-social». A Ovindoli, infatti, in questa fase della stagione c’è più neve rispetto alle altre stazioni sciistiche e questo ha attira un numero consistente di turisti e appassionati tale da rendere necessaria una regolamentazione. L’ordinanza resterà in vigore almeno fino al prossimo 2 marzo, quando i flussi dovrebbero rientrare nella normalità, salvo sconvolgimenti meteo. Dei 35 bus autorizzati, solo venti potranno arrivare in prossimità degli impianti sciistici, sul tratto dell’anello della Magnola, come concordato con il prefetto Giancarlo Di Vincenzo. Insomma la scelta di «blindare» Ovindoli sarebbe svincolata dall’annuncio della tiktoker Rita De Crescenzo, che ha confermato la sua presenza nella località per il fine settimana.

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Il sindaco di Roccaraso: non abbassiamo la guardia

A Roccaraso, intanto, ieri a meno di ventiquattro ore dalla scadenza delle prenotazioni, erano 60 i bus turistici in elenco per la domenica sulla neve. Un dato più alto dei 57 autorizzati la scorsa domenica quando il maltempo e l’effetto restrizioni avevano frenato le agenzie di viaggio. Solo 40 bus, infatti, si erano recati nella cittadina dell’Alto Sangro. Un pugno di ore resta a disposizione di chi intende prenotarsi sul sito istituzionale del Comune, che resterà disponibile per le «iscrizioni» fino alle 12 di oggi. Ancora 10 i posti disponibili in base ad una ordinanza che resterà in vigore, anche qui, fino al 2 marzo. «Non cambia il modello che abbiamo messo in piedi, ripreso anche da Belluno. La guardia non si abbassa in modo tale da garantire un’accoglienza organizzata» conferma il sindaco di Roccaraso, Francesco Di Donato. Mentre il presidente della Provincia, Angelo Caruso, ricorda che «il sistema approntato sarà sostanzialmente replicato con l’unica eccezione che le aree saranno meno militarizzate, essendo la macchina collaudata».

I controlli

Sono cento gli uomini e donne in divisa che saranno spalmati tra le due località sciistiche: dislocati lungo le strade, filtreranno gli arrivi, controllando le autorizzazioni dei bus e gestendo la sosta dei torpedoni e la circolazione. Senza regole o restrizioni per i gitanti dei «pullmini» che, per 9.90 euro, avranno diritto al viaggio andata e ritorno, alla colazione al sacco e al brivido della trasgressione. E non si capisce come gli organizzatori possano rientrare almeno delle spese.

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7 febbraio 2025 ( modifica il 7 febbraio 2025 | 11:46)



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