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La grande arte torna in Brianza: dove dopo Merate? Bando aperto


La grande arte tornerà in Brianza.

Fondazione Costruiamo il Futuro ha indetto una manifestazione di interesse rivolta ai Comuni per individuare la nuova sede espositiva della manifestazione, ribattezzata «La grande arte in Brianza» appunto, che nel 2023 portò ad Oggiono la Madonna del Latte di Marco d’Oggiono e nel 2024, in Villa Confalonieri a Merate, il Narciso di Caravaggio.

La grande arte torna in Brianza: dove dopo Merate? Bando aperto

Poco più di due mesi fa, lo scorso 2 dicembre, si chiudeva proprio la seconda edizione di successo dell’iniziativa di stampo artistico-culturale promossa dall’Ente, fondato a Merate nel 2001 e presieduto dall’onorevole Maurizio Lupi e che vede nel direttivo, precisamente nell’incarico di segretario generale, l’ex vicesindaco Giuseppe Procopio.

Quale sarà il prossimo importante capolavoro a essere esposto in Brianza ancora non si sa.

Non sarà la Gioconda, nemmeno dopo i recenti annunci del Presidente francese Emmanuel Macron, che vuole riqualificare il Louvre e trasferire il dipinto leonardesco più celebre in una nuova sala esclusiva, ma presumibilmente un’altra opera di notevole spessore come lo sono state nel 2023 la Madonna del latte e, ancora di più, il Narciso nell’ultima edizione.

 

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Il segretario generale di Fondazione Costruiamo il Futuro Giuseppe Procopio

 

«Ancora non lo sappiamo – ha dichiarato Procopio – Stiamo interloquendo con alcune strutture museali e ci stiamo già confrontando con le tante realtà che hanno collaborato con la Fondazione per raccordarci al meglio per una nuova edizione di questo progetto». Con l’avviso pubblico, Fondazione Costruiamo il Futuro apre quindi la possibilità ai Comuni delle province di Lecco e Monza e Brianza di candidarsi per ospitare la terza edizione dell’esposizione, che si svolgerà indicativamente tra il 3 ottobre e il 7 novembre di quest’anno.

I requisiti richiesti ai Comuni da Fondazione Costruiamo il Futuro

Fondazione Costruiamo il Futuro ha annunciato quali sono i requisiti richiesti ai Comuni. Anzitutto, è necessario disporre di uno spazio espositivo all’interno di un immobile che abbia caratteristiche storiche o istituzionali. Lo spazio, di proprietà comunale, dovrà essere concesso gratuitamente alla Fondazione e dovrà essere costituito da almeno quattro ambienti principali per accogliere il flusso dei visitatori (ingresso, sala video, sala esposizione dell’opera e bookshop) e tre per i servizi collaterali (aula didattica, guardaroba e un ufficio per lo staff della Fondazione).

Il Comune ospitante dovrà poi garantire l’apertura del luogo espositivo dalle 9.30 alle 19 tutti i giorni, compresi i festivi, per tutto il periodo della mostra e per gli eventi privati che la Fondazione potrà organizzare. Inoltre, dovrà fornire un sistema di allarme, dispositivi antincendio, segnaletica per le vie di uscita e sicurezza, impianto elettrico a norma, riscaldamento, connessione wi-fi, servizio di vigilanza e tre posti auto per lo staff.

 

Il Narciso esposto dal 26 ottobre al 2 dicembre 2024 in Villa Confalonieri a Merate

 

Fondamentale anche la disponibilità di almeno 120 volontari per garantire la presenza costante di un minimo di cinque persone al giorno all’interno dell’edificio durante tutto il periodo espositivo. Il Comune dovrà inoltre occuparsi del reperimento del climabox per l’opera, della pulizia quotidiana degli spazi, della formazione e assicurazione dei volontari, della disponibilità di un auditorium per gli eventi collaterali e della gestione del flusso dei visitatori e dei parcheggi.

Le candidature, da inviare entro sabato 15 marzo, saranno valutate da un comitato d’onore che sceglierà il Comune ospitante sulla base dell’aderenza ai requisiti e alle garanzie fornite. Certo, a occhio non sono moltissimi i Comuni del territorio, almeno per quanto riguarda il Lecchese, che rispondono ai requisiti richiesti dalla Fondazione. Magari, proprio per questo, c’è ancora uno spiraglio perché a ospitare la terza edizione dell’evento possa essere di nuovo Merate.

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«La città si potrà ovviamente ricandidare – ha sottolineato Procopio – L’iniziativa, abbiamo visto, funziona sotto tutti i punti di vista. I Comuni lecchesi, meratesi e monzesi hanno fame di cultura. C’è voglia di essere protagonisti e fare cose molto importanti. Con l’avviso pubblicato vogliamo capire che disponibilità arriva».

«Lavoreremo per una nuova edizione di successo – ha concluso l’ex vicesindaco – Partiremo dalle tante cose che hanno funzionato con l’esempio di Merate: dal coinvolgimento delle scuole ai volontari. Sono convinto che la risposta sarà ottima perché sia a Lecco che a Monza hanno veramente voglia di esprimersi».



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