Martesì 11 febbraio 2025, Rassemblement valdôtain ha illustrato ai giornalisti le osservazioni che ha presentato al Piano regionale dei Trasporti, nell’ambito della fase di evidenza pubblica della Valutazione Ambientale Strategica (VAS) relativa al Piano Regionale dei Trasporti (PRT). Nel documento, si richiede maggiore chiarezza sulla sostenibilità tecnica ed economica di numerose proposte e si evidenziano punti di contatto con iniziative già presentate e discusse in Consiglio Valle.
Rv ritiene che le motivazioni alla base dell’aggiornamento del Piano siano incomplete. Oltre agli effetti dell’emergenza sanitaria e alle richieste di matrice comunitaria, la Valle d’Aosta soffre storicamente di gravi difficoltà di collegamento con l’esterno, aggravate dalla conformazione geografica e dalla carenza di investimenti nelle infrastrutture strategiche. Negli ultimi anni, il progressivo deterioramento di strutture essenziali, come i tunnel di collegamento, ha accentuato queste criticità, generando ulteriori incertezze sul futuro della viabilità e dei trasporti verso l’Italia, la Francia e la Svizzera.
È necessario un approfondimento sull’affermazione secondo cui il potenziamento del trasporto ferroviario (oggi limitato all’elettrificazione della tratta ferroviaria Aosta-Ivrea) non comporterebbe una riduzione significativa del traffico su gomma. Un’analisi più dettagliata è fondamentale per valutare strategie efficaci di riduzione dell’inquinamento e del congestionamento stradale.
Il Piano, secondo Rv, non affronta adeguatamente problematiche cruciali come la percorribilità del viadotto della Camolesa e la frana Chiappetti, che minaccia l’unica via autostradale verso l’Italia. Inoltre, si sottolinea la necessità di valorizzare e migliorare l’itinerario alternativo Santhià (A4)–Aosta (A5) – Traforo del Monte Bianco, al fine di garantire un collegamento più stabile con i corridoi logistici europei.
Rv richiede un maggiore dettaglio sulle proposte di revisione dei pedaggi autostradali, con particolare attenzione alla loro attuabilità nell’attuale quadro normativo e concessorio.
In merito alla prevista realizzazione di una nuova galleria sulla A5 nel tratto di Hône, Rv chiede un maggiore dettaglio sulla fattibilità tecnico-economica e sugli impatti per l’attuale concessionario. Inoltre, sollecita chiarimenti sulla completa attivazione dello svincolo di Morgex e sulla possibilità di realizzare nuovi svincoli a Entrèves e Courmayeur, finora ritenuti irrealizzabili dalla Giunta regionale.
Rv osserva come poco o nulla si dica circa il futuro del Tunnel du Grand Saint-Bernard, considerando l’importante partecipazione della Regione nella società concessionaria. In particolare, si richiedono chiarimenti su: prolungamento o riassegnazione della concessione; interventi di manutenzione e recupero (o proposte alternative) del viadotto di accesso al Tunnel.
Si suggerisce di valutare la realizzazione di una nuova uscita sulla SS 27 dopo la galleria “Côte de Sorreley”, per decongestionare il traffico nelle aree limitrofe all’Ospedale Parini.
Il Piano dovrebbe approfondire il tema della separazione delle corsie di marcia nel Traforo del Monte Bianco, valutandone le conseguenze sulla viabilità locale e gli impatti ambientali ed economici nelle aree interessate dai lavori. Inoltre, manca un’analisi dettagliata sulle problematiche legate al traffico intenso, che in determinati periodi dell’anno congestionano la SS 26 a seguito della chiusura della galleria di Dolonne (Courmayeur).
Rassemblement valdôtain si dice non contrario in linea di principio al raddoppio del traforo, tuttavia si tratta di una questione alla quale dedicare maggiori approfondimenti.
Il Piano non contempla alcuna valutazione o proposta in merito all’accessibilità delle valli laterali di Ferret e Veny (Courmayeur), nonostante la prima sia considerata nella keymap delle zone turistiche analizzate.
Per quanto riguarda la tratta ferroviaria Aosta – Pré-Saint-Didier, Rv evidenzia la mancanza di una valutazione sull’ipotesi di una metropolitana leggera come alternativa al progetto Tram-Treno, sfruttando l’attuale infrastruttura ferroviaria. Questo potrebbe rappresentare una soluzione efficace in sostituzione del servizio su gomma. Inoltre, propone di integrare la riqualificazione della rete ciclabile regionale con collegamenti tra la pista ciclabile di fondovalle e i percorsi intervallivi, valorizzando l’offerta turistica e promuovendo una mobilità più sostenibile.
A detta di Rv, il Piano non fornisce dettagli sul possibile inquadramento dei collegamenti funiviari Pila-Cogne e Val d’Ayas-Valtournenche come parte del trasporto pubblico locale. Inoltre, richiede un approfondimento sulla fattibilità del collegamento sciistico Courmayeur-La Thuile-La Rosière.
Non si riscontrano valutazioni relative alla realizzazione e valorizzazione di nuovi collegamenti intervallivi, quali: strada del Nivolet, strada del Col du Mont, Bionaz / Breuil, Valtournenche / Champoluc, St. Jacques / Gressoney, Gaby / Groscavallo, Champorcher / Valprato, Pont / Ceresole, Degioz / Rhèmes e altri.
Oltre al collegamento funiviario Pila-Cogne, non vi sono valutazioni su possibili scenari di accessibilità alternativa al Comune di Cogne.
Non si rilevano proposte di viabilità alternativa relative alla Mongiovetta e l’eventuale realizzazione di un tunnel; alla variante alla strada statale di La Thuile e il potenziamento della strada del Col d’Arpy (SR 39) in caso di chiusura della NSA 26; a uno studio di fattibilità per un collegamento fruibile tutto l’anno al Piccolo San Bernardo.
Rv sollecita chiarimenti sulle prospettive di completamento dell’aeroporto di Aosta e sulla regolazione del traffico nelle aree a elevata vulnerabilità ambientale, affinché si adottino misure coerenti con una politica di mobilità sostenibile.
Si evidenzia la mancanza di ipotesi di rafforzamento del servizio di autolinee per Malpensa, attualmente limitato ai periodi festivi e di alta stagione.
In relazione al sistema dei trasporti nella Plaine, Rv nota che il Piano non tratta la riorganizzazione del trasporto pubblico cittadino; non viene considerata la creazione di un servizio cittadino con navette urbane e una rete comprensoriale della Grande Plaine, con attestamenti periferici.
Il presidente di Rassemblement valdôtain, Davide Bionaz, ha spiegato che questo è un documento di grande importanza per il futuro della Valle d’Aosta: «lo strumento che dovrebbe garantire alla regione di uscire dall’isolamento che sta subendo».
Julia Herzigova, della Commissione trasporti, ha spiegato: «Con queste osservazioni, la nostra Commissione non intende esaurire il proprio lavoro, che proseguirà su molti dei temi trattati nel Piano, così come su altri aspetti che non vi sono contemplati. Queste considerazioni rappresentano il punto di partenza per la futura discussione del Piano in Consiglio Valle».
Stefano Aggravi, segretario di Rassemblement valdôtain, ha detto: «Giudichiamo negativamente il fatto che questo documento arrivi a fine legislatura. Ci sembra un documento fatto un po’ di fretta, con però la presenza di alcune proposte che vogliono guardare oltre il 2025».
Il documento si presume possa arrivare alla discussione alla soglia dell’estate. «La fretta potrebbe anche essere stata quella di presentare il Piano senza arrivare alla sua approvazione», ha concluso.
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