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Andrea Morrone presenta “La ferocia dei vinti”


L’evento si terrà domani, alle Officine Culturali Ergot

LECCE – In attesa della prossima edizione del festival Conversazioni sul Futuro (Lecce – 16/19 ottobre 2025), l’associazione Diffondiamo idee di valore, da febbraio a settembre, propone la rassegna “Nel frattempo”, una rassegna di presentazioni, proiezioni, talk e spettacoli. Mercoledì 12 febbraio (ore 19:00 – ingresso libero) alle Officine Culturali Ergot di Lecce, il giornalista Andrea Morrone, intervistato da Valentina Murrieri, presenta il romanzo “La ferocia dei vinti” (Capponi Editore).

Ettore Santi è un giornalista innamorato del proprio lavoro e della verità. Una mattina, mentre è impegnato in uno dei suoi consueti allenamenti di corsa, trova una foto che lo proietta in una tragica vicenda accaduta trent’anni prima, la sparizione di un bimbo di soli sette anni: Antonio.

Un mistero rimasto irrisolto, che rimanda agli anni più bui della Sacra Corona Unita, tra agguati e faide sanguinarie. Sullo sfondo di un Salento fatto di contrasti e chiaroscuri Santi ci conduce, a bordo di Bianca, la sua inseparabile Vespa del 1984, alla scoperta di una terra bellissima, la Grecìa salentina, raccontando ascesa e declino di una generazione criminale sconfitta dalla storia e dalla giustizia degli uomini.

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Un romanzo in cui le vicende dei protagonisti si intersecano con i fatti di cronaca e i grandi avvenimenti della Storia, scandito da grandi amicizie e luoghi pieni di magia, corse a perdifiato e amori difficili, musica e libri, cibo e racconti, misteri e antiche tradizioni. Andrea Morrone è nato a Bari nel 1972 e vive da oltre quindici anni nel Salento, dove ha scoperto e si è innamorato di una terra bellissima e piena di magia: la Grecìa salentina. Per molto tempo si è occupato di cronaca nera e giudiziaria, seguendo e raccontando i casi più importanti e di maggiore risonanza.

Con le sue inchieste sulla mafia e la storia e gli interessi della criminalità organizzata ha vinto alcuni premi e ottenuto numerosi riconoscimenti. Da sempre grande appassionato di sport, ha riscoperto la passione per la corsa alla soglia dei quarant’anni, completando poi numerose maratone e ultramaratone in giro per l’Italia e per l’Europa. Si occupa dell’organizzazione e della promozione di eventi sportivi e culturali. È sposato con Erica e padre di Lorenzo e Giulia. La ferocia dei vinti è il suo primo romanzo.

Domenica 16 febbraio (ore 18:00 – ingresso libero) nel Teatrino del Convitto Palmieri di Lecce, in collaborazione con Polo Bibliomuseale di Lecce, Libreria Idrusa, Associazione NarrAzioni e il festival “Armonia. Narrazioni in Terra d’Otranto”, dopo l’incontro del giorno prima ad Alessano, lo scrittore Mario Desiati presenterà “Malbianco”, uscito il 4 febbraio per Einaudi. Il vincitore del Premio Strega 2022 con “Spatriati”, dialogherà con la scrittrice Elisabetta Liguori. I segreti e i silenzi avvolgono i protagonisti di questa storia come il malbianco infesta il tronco degli alberi.

Tra i Petrovici, infatti, ci sono da sempre piú fili nascosti che verità condivise. Ma le domande del figlio che si è smarrito, e per questo si volta a guardare le proprie orme, diradano via via le nebbie di una memoria famigliare lacunosa e riluttante. Se «di certi fantasmi ci si libera soltanto raccontandoli», prima di tutto bisogna conoscere il passato da cui proveniamo. Dai boschi di Taranto al gelo dei campi di prigionia tedeschi, Mario Desiati torna con un grande romanzo che indaga il rapporto tra l’individuo e le sue radici, il trauma e la vergogna, interrogando con coraggio il rimosso collettivo del nostro Paese.

Giovedì 20 febbraio (ore 19:00 – ingresso libero) le Officine Culturali Ergot di Lecce accoglieranno la presentazione ufficiale di “Acque profonde come te”, il nuovo romanzo di Osvaldo Piliego, in uscita per la casa editrcie Scatole parlanti. Lo scrittore e operatore culturale leccese sarà stimolato dalle domande del giornalista Renato De Capua. C’è una baia che i ragazzi scelgono per andare a morire.

La scomparsa di Nico segna indelebilmente le vite di Paolo, Michela, Maria e Antonio che resistono, sopravvivono, ognuno a suo modo. Ispirato dalle leggende, i miti e i cunti di paese, Acque profonde come te è un libro in tre movimenti, è una storia corale ma allo stesso tempo un corpo unico che si muove verso la scoperta del male e alla ricerca della pace. Un romanzo scuro come la musica che lo accompagna, veloce come la tecno, una scrittura asciutta, senza fronzoli, che guida il lettore in una discesa nelle profondità dell’essere umano.

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Giovedì 27 febbraio (ore 18:30 – ingresso libero), il primo mese della rassegna “Nel frattempo” si chiuderà alle Officine Cantelmo di Lecce con Riccardo Falcinelli. Dialogando con Gabriella Morelli, presidente di Diffondiamo idee di valore e direttrice artistica del festival Conversazioni sul futuro, l’autore, uno dei piú apprezzati graphic designer italiani, presenterà “Visus. Storie del volto dell’antichità al selfie”, pubblicato da Einaudi.

Dopo Cromorama e Figure, Falcinelli rivoluziona ancora il nostro sguardo su qualcosa che diamo per scontato: le facce. Nell’arte, nei film, nelle pubblicità, su TikTok e anche nello specchio ogni mattina. Pubblicando i selfie su Instagram ci poniamo gli stessi problemi che si è posto ogni artista e comunicatore nella Storia: cercare di rendere una faccia piú eroica, autorevole, addirittura divina. O magari conferirle valori morali, come i pittori del Rinascimento, che ritraevano i sovrani accanto a una colonna o una tenda per esprimere maestà e prestigio.

La faccia è la parte del corpo piú soggetta ad attribuzioni di senso: anche se tendiamo a considerarli qualcosa di «naturale», i volti sono sempre una costruzione culturale. Da Alessandro Magno a Rita Hayworth, da Elsa di Frozen al bambino della Kinder, dall’icona di Cristo fino alle foto sulle lapidi dei nostri nonni, con immensa profondità di analisi e verve narrativa, Falcinelli inventa una «facciologia», chiamando in causa l’arte, la semiotica, le neuroscienze, la storia politica, la moda e i cosmetici. Perché il volto che ci costruiamo può determinare la vita che faremo.

Info
3394313397 – conversazionisulfuturo.it



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