Il Friuli Venezia-Giulia si risveglia facendo un balzo nel passato, scosso da un fatto che ha subito catturato l’attenzione pubblica: il ritorno di Fleximan. Personaggio arcinoto, per qualcuno persino un eroe moderno, perché grazie al suo flessibile, usato come una scure, danneggia o abbatte gli autovelox lungo le strade, portando un po’ di giustizia. Spesso, infatti, i rilevatori di velocità non vengono visti come deterrente per rispettare i limiti in auto, ma come mezzo che i Comuni utilizzano per far casa. Dunque, questo atto di disobbedienza civile, per una frangia di popolazione, diventa la liberazione da un giogo tramite l’esempio di Fleximan. Altri, giustamente, considerano la condotta del ribelle come mero vandalismo, sollevando interrogativi profondi sulla percezione della giustizia e sull’equità nell’applicazione delle normative stradali.
L’ultimo atto di Fleximan
L’ultimo episodio di questa saga si è verificato sulla strada Pontebbana a Codroipo (Udine), nella notte tra domenica e lunedì. In questo caso, a differenza di altre azioni attribuite a Fleximan, non è stata utilizzata una sega per tagliare la struttura dell’autovelox. In questo frangente, i bulloni alla base del dispositivo sono stati divelti, causando il rovesciamento del palo in un fosso. Fortunatamente, secondo le prime verifiche, le telecamere, la parte più costosa e delicata dell’apparecchiatura, non hanno subito danni.
Questo specifico autovelox si è rivelato particolarmente “prolifico” per il Comune di Codroipo, generando circa 248.000 euro all’anno attraverso le multe per eccesso di velocità. Nel solo 2024, si stima che abbia contribuito all’invio di 3.100 multe ad automobilisti e un migliaio a camionisti, con verbali emessi per un valore totale di 365.000 euro, di cui 237.000 effettivamente pagati. Questi numeri evidenziano l’impatto significativo che tali dispositivi possono avere sulle finanze comunali e, allo stesso tempo, sollevano questioni sulla loro funzione primaria: dissuadere gli automobilisti dall’eccesso di velocità o generare entrate per l’ente locale?
Un episodio analogo
Un episodio simile si era verificato meno di due mesi prima, a metà dicembre, nella zona di Bertiolo (UD), all’incrocio tra la statale 13 e via Oltre Ferrovia. Anche in quella circostanza, l’autovelox era stato abbattuto svitando i bulloni alla base, causando la caduta del palo in un fosso. La tecnica usata in entrambi gli episodi suggerisce una certa familiarità con la struttura e il funzionamento di questi dispositivi, nonché una determinazione nel sabotarli senza causare danni irreparabili.
Le autorità competenti, tra cui i Carabinieri e la Polizia Locale, sono intervenute sul posto per condurre le indagini del caso. L’autore di questi atti vandalici rischia pesanti conseguenze legali. Secondo la legge italiana, potrebbe essere accusato del reato di danneggiamento, che prevede una pena detentiva fino a tre anni di carcere, oltre a una sanzione pecuniaria per il risarcimento dei danni. Tuttavia, l’identificazione e la cattura di Fleximan si stanno rivelando una sfida complessa, alimentando ulteriormente il mito che circonda questo personaggio enigmatico.
La percezione degli autovelox
Al di là delle implicazioni legali e finanziarie, le azioni di Fleximan sollevano una serie di interrogativi sulla percezione pubblica degli autovelox e delle politiche di controllo della velocità. Mentre alcuni lo considerano un vandalo che danneggia la proprietà pubblica e mette a rischio la sicurezza stradale, altri lo vedono come un simbolo di ribellione contro un sistema percepito come ingiusto e punitivo. Questa ambivalenza si riflette nei commenti sui social media e nelle discussioni nei bar, dove spesso si sente esprimere un certo grado di ammirazione per il suo coraggio e la sua determinazione.
È importante sottolineare che gli autovelox svolgono un ruolo cruciale nella prevenzione degli incidenti stradali e nella tutela della sicurezza di tutti gli utenti della strada. L’eccesso di velocità è una delle principali cause di incidenti stradali, e gli autovelox rappresentano uno strumento efficace per dissuadere gli automobilisti dal superare i limiti consentiti. Tuttavia, è altrettanto importante che questi dispositivi siano installati e utilizzati in modo trasparente e responsabile.
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