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Quarant’anni di Parco delle Apuane. Le iniziative 2025 dedicate all’evento. Un logo ad hoc – Antenna 3


Il Presidente Andrea Tagliasacchi: “Adesso un rilancio, in cantiere progetti insieme alle comunità”

Circa centomila visitatori, diecimila studenti coinvolti con l’Offerta didattica rivolta alle scuole, duemila bambine e bambini partecipanti ai consueti soggiorni estivi, tre musei realizzati in altrettante aree dalla Lunigiana alla Garfagnana, due riconoscimenti europei e internazionali, pubblicazioni scientifiche e un sostegno costante alle Associazioni del territorio per conservare e promuovere insieme l’area protetta: sono soltanto alcuni numeri riferiti agli ultimi dieci anni che aiutano a ripercorrere, in breve, i traguardi più significativi del Parco delle Alpi Apuane, che in questo 2025 compie 40 anni.

Fu istituito nel 1985 con legge regionale n.5 (del 21.1.1985) a seguito di una raccolta di firme partita molti anni prima e la presentazione, nel 1978, di una legge di iniziativa popolare. Dodici anni dopo, nel 1997 con Legge regionale n. 65, venne poi istituito anche l’Ente per la sua gestione.

“Sono risultati importanti quelli ottenuti fin qui – dichiara il Presidente del Parco Andrea Tagliasacchi – Ma il quarantesimo sarà l’avvio per gettare le basi future del Parco, raccogliere sfide nuove e uscire dalle contraddizioni che in parte ne hanno frenato lo sviluppo. Come? Attraverso un patto di rilancio con le comunità che nel Parco vivono e lavorano. A partire dai sindaci e tutte le altre istituzioni, Associazione, realtà economiche che ne fanno parte.”

Un po’ di storia. I riconoscimenti istituzionali

Conto e carta difficile da pignorare

anche per aziende e pos

Un Parco anomalo nel panorama dei Parchi regionali e nazionali quello delle Apuane, che nato sulla mediazione finalizzata a tutelare l’ecosistema e, al contempo, regolare l’attività estrattiva, si estende su una superficie dove aree protette sono costrette a convivere con zone dove si escava. Tuttavia, si è riusciti a dar vita a progetti di promozione ambientale, creare strutture per divulgare e ottenere importanti riconoscimenti europei e internazionali.

Il primo risale al 2015 quando il Parco ha acquisito lo status di “Unesco Global Geopark” rinnovato già due volte a seguito di verifiche di valutatori inviati a verificare i livelli di conservazione e promozione del patrimonio geologico-ambientale e storico-culturale dell’area protetta, riconosciuta come aree di rilevante valore del pianeta.

L’altro riconoscimento è arrivato nel 2018, anche questo già rinnovato due volte: è l’ammissione alla Cets, la Carta Europea per il Turismo sostenibile nelle Aree Protette. La Carta è il protocollo ideato da Europarc Federation ed è assegnata a Parchi e riserve naturali, a seguito di una verifica sull’impegno a perseguire un turismo sostenibile e a dare attuazione, da parte di soggetti pubblici e privati, a una serie di azioni che portano benefici economici, sociali e ambientali.

Le iniziative storiche destinate ai bambini e alle scuole

Ormai da anni il Parco delle Alpi Apuane organizza dei soggiorni in mezzo alla natura, destinati a bambine e bambini, ragazze e ragazzi con l’intento di offrire un’esperienza residenziale di educazione ambientale. Durante i soggiorni, che si svolgono nelle varie strutture dislocate sulle Apuane, i partecipanti divisi per fasce di età, sono accompagnati e seguiti da guide ambientali. I soggiorni hanno un costo molto limitato grazie ai contributi che il Parco mette a disposizione di ogni partecipante.

L’intento di promuovere l’area protetta tra le nuove generazioni e insegnare loro il rispetto dell’ambiente, da quasi vent’anni anni si traduce anche nella realizzazione dell’Offerta didattica studiata per le scuole. Il Parco propone, infatti, un contenitore di percorsi e concorsi riservati agli istituti scolastici, al cui interno è possibile sviluppare idee progettuali concrete nel campo della didattica naturalistica e dell’educazione ambientale. La graduatoria finale determina l’entità del contributo economico da assegnarsi. Dall’edizione 2018-2019 le esperienze compiute all’interno dell’Offerta didattica possono essere valide come ore di alternanza scuola-lavoro.

Poi c’è l’offerta di escursioni dedicate agli adulti e alle famiglie che negli anni si è arricchita in numero di uscite e dilatata nel tempo, andando a coprire quasi ogni mese dell’anno.

I musei realizzati

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L‘ApuanGeoLab, ad Equi Terme di Fivizzano è una struttura museale interattiva finalizzata alla divulgazione delle Scienze della Terra e alla conoscenza fisica del territorio apuano. Più che altro un laboratorio, dove una serie di “macchine” guidano il visitatore all’osservazione e alla sperimentazione, in un viaggio ideale, dal globale al locale, da “Gaia” ad “Apua”.

La GeoPark Farm a Bosa è una struttura immersa nel verde dove il Parco ha allestito il Museo della fauna di ieri e di oggi. E’ articolato in due sezioni: da una parte gli animali, talvolta estinti, che vivevano sulle Alpi Apuane durante l’ultima fase glaciale e il post-glaciale, insieme all’uomo della preistoria; dall’altra parte, i carnivori e gli erbivori che ancora oggi si possono incontrare lungo le cime montuose, le praterie e i boschi del Parco. Accanto al Museo sorgono il Centro visite e una Vecchia Cucina dove è possibile svolgere un laboratorio sulla filiera del pane. Intorno ci sono le coltivazioni. Il Parco delle Apuane infatti ha una sua produzione biologica di nicchia e di filiera corta: mele, cachi, noci a seconda delle stagioni.

L’ApuanGeoLab e la GeoPark Farm di Bosa interagiscono con le altre strutture o musei che non sono di proprietà e gestione del Parco, ma si trovano “nel” Parco e concorrono a completare l’offerta di servizi culturali di valore naturalistico dell’area apuana, come l’Orto botanico di Pian della Fioba, il Museo delle Grotte (Tecchia e Buca) di Equi Terme, nonché l’Antro del Corchia e le Miniere dell’Argento vivo di Levigliani.

I contributi agli Enti e alle Associazioni per iniziative e valorizzazione del patrimonio

Negli anni sono stati cospicui i fondi che il Parco ha destinato al recupero di beni architettonici ed archeologici presenti nell’area parco e contigua e a varie iniziative che attraverso l’arte, la musica, la cultura in generale hanno lo scopo di valorizzare l’area protetta. Destinatari dei contributi sono gli enti e le istituzioni pubbliche, le fondazioni e le associazioni senza scopo di lucro.  Al Club Alpino Italiano (C.A.I.) ogni anno sono poi destinati contributi per interventi sulla segnaletica orizzontale e verticale e sulla manutenzione ordinaria e recupero della rete sentieristica gestita dalle sezioni C.A.I.  con particolare riferimento al territorio di competenza del Parco.

Sentieri e promozione

Periodicamente il Parco stampa cartine con tutte le coordinate che servono a residenti e turisti che vogliono vivere le Apuane. Nel 2018 è stata pubblicata una mappa contenente tutte le informazioni che riguardano l’area protetta, l’elenco completo delle strutture turistiche consigliate dal Parco, i musei del Parco delle Apuane e i riferimenti delle guide del Parco.

Il futuro

Il futuro è in divenire e sarà dedicato ad una maggiore valorizzazione di ciò che è stato realizzato e, soprattutto, alla definizione di progetti nuovi e innovativi che gettino “le basi del Parco di domani”, come lo definisce il Presidente Tagliasacchi. A questo scopo sono in preparazione iniziative speciali che verranno man mano svelate nel corso di tutto il 2025.

Intanto, nell’anno del quarantesimo tutti i progetti realizzati dal Parco o in collaborazione con eventi e associazioni del territorio nel 2025 avranno momenti dedicati alla ricorrenza.

Il logo: Quarant’anni di Parco

Gli eventi del 2025 avranno come carattere distintivo un logo celebrativo realizzato appositamente per il quarantesimo. Disegnato dal personale dell’Ente e scelto attraverso un sondaggio tra i dipendenti stessi, è il numero 40 dipinto di verde. Dentro siede l’immancabile gracchio corallino dal

becco arancione, segno distintivo delle Apuane dove risiede e nidifica.



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