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Astroturismo, l’osservazione del cosmo come opportunità sostenibile: in Spagna da Punta Nariga al Parque Nacional de Monfragüe



 

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Eugenio Serlupini, Madrid

Basta alzare gli occhi al cielo per assicurarsi uno spettacolo emozionante e persino misterioso. Eppure l’esperienza non è la stessa in ogni luogo: vi sono angoli del mondo dove l’osservazione di pianeti e stelle è tutta un’altra cosa. In Spagna, ad esempio, ci sono due luoghi certificati per garantire questa bellezza: sono Punta Nariga (A Coruña) e il Parco nazionale di Monfragüe, nel nord della provincia di Cáceres, in Estremadura. Ecco perché sono imperdibili e perché hanno ottenuto la certificazione.


 

(TurismoItaliaNews) Il primo luogo è quello che conserva l’ultimo faro costruito in Spagna, un punto di riferimento in materia di integrazione architettonica con il paesaggio naturale circostante. Il secondo è uno degli ultimi ecosistemi incontaminati d’Europa. Un sottile fil rouge li unisce: la certificazione Starlight assegnata ai luoghi che incorporano l’osservazione del cielo come parte del loro patrimonio naturale, garantendo la qualità dell’esperienza turistica e una grande suggestione. Siamo in Spagna: la prima è Malpica de Bergantiños (A Coruña), nel paesino di Barizo, dove si trova a Punta Nariga quel faro spigoloso su una base estremamente acuminata ideato dall’architetto Cesar Portela. L’altro è il Parque Nacional de Monfragüe, in Estremadura, nel triangolo immaginario formato dalle città di Cáceres, Plasencia e Trujillo. “Più dell’80% della popolazione mondiale non può godersi le stelle in tutto il loro splendore per l’inquinamento luminoso – argomentano da Turespaña – tuttavia, in Spagna abbiamo la fortuna di poterlo fare perché qui ci sono alcuni dei luoghi migliori al mondo dove praticare astroturismo. La quantità di sensazioni che risveglia un’esperienza come questa è impressionante: si osservano pianeti, stelle doppie e galassie, e sembra di poter toccare la Via Lattea con le dita”. Punta Nariga e il Parco Nazionale di Monfragüe sono tra questi.

Le certificazioni Starlight (Starlight Reserves, Starlight Tourist Destinations, Star Parks, Starlight Hotels…) si devono alla Starlight Foundation creata nel 2009 a seguito della prima International Starlight Conference. Da allora è esistita un’entità dotata di personalità giuridica propria, il cui obiettivo generale è la diffusione dell’astronomia e il coordinamento, la gestione e la promozione dei principi e della filosofia del movimento Starlight, sviluppandone concretamente tutte le possibili dimensioni per estenderle in tutto il mondo attraverso attività, prodotti e servizi in questi ambiti. Si tratta di un’organizzazione senza fini di lucro che ha come scopo principale lo sviluppo di programmi e azioni volti a offrire un modo diverso di prendersi cura e difendere il cielo e di valorizzarlo come risorsa necessaria per la vita e come patrimonio immateriale dell’umanità.

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La protezione del cielo notturno rappresenta uno degli obiettivi prioritari della Fondazione – e contenuto nella “Dichiarazione di La Palma” – perché è considerato un’importante risorsa scientifica, culturale, ambientale e turistica. Per raggiungere questo obiettivo – si argomenta – è importante diffondere tra la popolazione la cultura dell’illuminazione intelligente e promuovere iniziative locali, nazionali e internazionali che prevengano l’inquinamento luminoso, consentano il risparmio energetico e mitighino gli effetti dei cambiamenti climatici.

E peraltro i motivi per visitare luoghi come il Parco Nazionale di Monfragüe, sono anche altri, a partire dal fatto, ad esempio, che è un luogo unico in Spagna per il birdwatching, oltre ad offrire nelle sue notti delle vedute senza pari della volta celeste dall’Osservatorio Astronomico di Torrejón el Rubio e dal belvedere del Castello di Monfragüe. L’aspetto naturalistico è in primo piano: l’unione dei fiumi Tago e Tiétar nella zona di Cáceres ha dato vita a paesaggi punteggiati da lecci, querce da sughero, dolci montagne ed enormi rocce che accolgono una delle più grandi colonie di avvoltoi neri del mondo. I Romani chiamavano questo punto Monsfragorum, ovvero montagna scoscesa.

Come ulteriore effetto c’è poi il turismo scientifico e, più specificatamente, del turismo stellare, come segmento emergente, sostenibile e di qualità. E’ a questo scopo che la Fondazione dispone di un Sistema di Certificazione che accredita come Destinazioni Turistiche Starlight quei luoghi la cui qualità del cielo e delle infrastrutture consentono lo sviluppo di questo tipo di attività. Questo è anche il pretesto per le Poste spagnole di mettere in circolazione 2 francobolli della serie Turismo sostenibile con due buoni esempi di sostenibilità e certificazione Starlight di destinazioni turistiche:  appunto Punta Nariga (A Coruña) nel 2023 e il Parco Nazionale di Monfragüe (Cáceres) nel 2016.

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