La famiglia di Luigi Ippolito, comandante dell’elicottero A109E I-PIKI precipitato il 5 novembre 2022 in località Apricena, interviene attraverso i propri legali per contestare la ricostruzione giornalistica dell’inchiesta pubblicata dall’Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo (ANSV).
In particolare, gli avvocati Luigi Fischetti, Federica Patelmo e Pio Gaudiano, in rappresentanza dei familiari, hanno inviato una nota di rettifica alle testate giornalistiche che hanno diffuso la notizia dell’incidente in seguito alla pubblicazione della relazione ANSV il 10 febbraio 2025.
Secondo i legali, alcuni articoli avrebbero erroneamente riportato che l’ANSV attribuisce l’incidente a un errore umano del pilota, quando invece la relazione non indica alcuna causa certa, a causa della mancanza di registratori di volo.
Di seguito, il testo integrale della rettifica inviata dagli avvocati:
Egregi Direttori,
in data 10 febbraio u.s., l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo ha pubblicato la relazione d’inchiesta afferente al drammatico incidente occorso all’elicottero A109E marche di identificazione I-PIKI, in località Apricena (FG), il 5 novembre 2022.
Di tale pubblicazione hanno dato notizia le Vostre testate, esponendo in modo, tuttavia, erroneo il contenuto della stessa, che ne è, pertanto, risultato distorto ed idoneo ad indurre in errore l’opinione pubblica, notoriamente incline – soprattutto dinanzi a tali eventi – a ricercare a tutti i costi un colpevole dell’accaduto, talvolta anche al costo di ignorare gli esiti di accertamenti condotti da esperti tecnici a tal uopo incaricati.
A ciò aggiungasi che, in merito a tale incidente, nel quale hanno purtroppo perso la vita sette persone, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Foggia ha iscritto un procedimento penale a carico di ignoti, attualmente pendente ancora in fase di indagini preliminari. Tanto induce a ritenere, quantomai, inopportuno avanzare ipotesi, o peggio, diffondere notizie dal contenuto erroneo, circa le possibili responsabilità.
Ciò premesso, con riferimento all’articolo del 10 febbraio 2025, apparso online alle ore 16:58 (e reperibile al seguente link: link all’articolo successivamente ripreso da tutte le testate in intestazione, cui pertanto la presente nota viene recapitata per le medesime ragioni), si afferma testualmente:
*“Un errore umano avvenuto in condizioni meteorologiche pessime. È in estrema sintesi l’esito della relazione finale d’inchiesta pubblicata dall’agenzia nazionale per la sicurezza del volo sull’incidente l’incidente aereo avvenuto il 5 novembre del 2022 in località Apricena sul Gargano costato la vita a sette persone a bordo di un elicottero proveniente dalle isole Tremiti.
Secondo quanto si legge nella relazione, l’impatto sarebbe stato provocato dal fatto che il pilota che era ai comandi (in volo controllato) nel momento in cui l’elicottero entrò improvvisamente in condizioni meteorologiche di scarsa visibilità non passò al volo strumentale e non riuscì quindi a valutare adeguatamente la presenza di ostacoli introducendo i necessari correttivi di rotta”*.
Tutto ciò non è condivisibile!
Va in proposito chiarito che il compito istituzionale dell’ANSV non è quello di individuare eventuali responsabilità giudiziarie dell’incidente, ma di suggerire specifiche prescrizioni regolamentari utili a ridurre al minimo il rischio che incidenti simili possano ripetersi in futuro. In linea con tale compito e con le best practices della sicurezza volo, la predetta relazione analizza tutti i fattori coinvolti nella condotta dell’aeromobile (condotta del volo, fattore tecnico, fattore ambientale, fattore umano, fattore organizzativo e sopravvivenza) riferendosi ad un processo investigativo standard senza determinare alcuna indicazione relativamente al loro livello di contributo all’evento.
Al termine della relazione, l’ANSV dichiara esplicitamente che: “La determinazione delle cause sull’incidente… è stata inficiata dall’assenza di registratori di volo utili alla ricostruzione dettagliata dell’evento, in quanto non previsti come obbligatori dalla normativa applicabile”.
Seguono infine delle raccomandazioni per le autorità nazionali ENAC ed europee EASA, affinché si obblighino gli elicotteri destinati al trasporto passeggeri a installare:
- un sistema di flight following, per il tracciamento del volo in tempo reale e la ricostruzione della rotta;
- un sistema Terrain Awareness Warning System (TAWS), per generare allarmi in caso di separazione anomala del velivolo rispetto a ostacoli fissi al suolo.
In nessuna parte del documento si rintraccia l’espressione “errore umano”, che costituisce, dunque, l’errato giudizio dell’autore dell’articolo, assolutamente infondato e privo di riscontri tecnici, certamente idoneo a fuorviare l’opinione pubblica in merito alla ricostruzione delle cause dell’incidente aereo effettuata dall’ANSV, con potenziali ricadute sulla reputazione delle persone coinvolte.
Per le esposte ragioni, la Famiglia di Luigi Ippolito, comandante del volo oggetto del disastro aereo, per il tramite dei sottoscritti difensori Avvocati Luigi Fischetti, Federica Patelmo e Pio Gaudiano, chiede la pubblicazione della presente nota di rettifica, ai sensi dell’art. 8, L. 47/1948, con le stesse modalità con cui è stata data l’erronea notizia giornalistica.
Con i migliori saluti.
Avv. Luigi Fischetti
Avv. Federica Patelmo
Avv. Pio Gaudiano
La famiglia di Luigi Ippolito, dunque, ribadisce che non vi è alcuna prova certa che l’incidente sia stato causato da errore umano, e chiede la rettifica della notizia, sottolineando l’importanza di attenersi scrupolosamente al contenuto della relazione ANSV per evitare distorsioni nell’opinione pubblica.
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