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Il partenariato globale per l’azione contro il cyberbullismo e gli (…)


Traduzione di cortesia dall’inglese

Alla luce del Vertice internazione per l’Azione sull’IA organizzato dalla Francia, noi, i paesi membri firmatari del Partenariato globale per l’azione contro il cyberbullismo e gli abusi online fondati sul genere (Global Partnership for Action on Gender-Based Online Harassment and Abuse), sottolineiamo la necessità impellente di affrontare le questioni relative ai diritti umani e all’uguaglianza di genere nell’ambito dell’intelligenza artificiale (IA).

Con la rapida trasformazione digitale delle nostre società, l’IA offre una nuova serie di opportunità per far progredire i diritti umani delle donne, delle giovani donne e delle ragazze in tutta la loro diversità e delle persone LGBTQI+, e per promuovere l’uguaglianza di genere. L’IA può aiutare tutte le donne e le ragazze a realizzare pienamente i loro diritti umani, compreso il diritto all’istruzione, il diritto alla libertà di espressione, di associazione e di riunione pacifica, di accesso all’informazione e di partecipazione alla vita culturale e ai processi decisionali rilevanti. Tuttavia, introduce anche una serie ben precisa di sfide e rischi, rispecchiando e amplificando i pregiudizi e le disuguaglianze di genere esistenti. Pur riconoscendo il ruolo fondamentale dell’IA come motore di innovazione e progresso, affermiamo con forza che questi progressi possono raggiungere il loro pieno potenziale solo se l’IA viene progettata, sviluppata, valutata, testata, implementata e utilizzata applicando un approccio basato sui diritti umani, ponendo l’uguaglianza di genere al centro.

Ad oggi, solo il 22% dei professionisti dell’IA sono donne. Questa significativa sottorappresentanza, che riguarda in particolare i paesi della maggioranza globale, aumenta il rischio che i sistemi di IA perpetuino stereotipi e pregiudizi di genere, nonché altre forme di pregiudizi, norme sociali discriminatorie e effetti negativi. I modelli di IA, spesso addestrati su set di dati storicamente distorti e discriminatori, riproducono e amplificano la discriminazione e gli stereotipi con conseguenze durature e tangibili, che vanno dalle pratiche discriminatorie nell’assunzione di personale a cure mediche altamente inadeguate per le donne. Inoltre, la mancanza di misure di “sicurezza sin dalla progettazione” nei modelli di IA aggrava ulteriormente i rischi di violenza di genere facilitata dalla tecnologia, con conseguenze significative per la salute e la sicurezza mentale e fisica delle donne e delle ragazze, nonché per la partecipazione economica e politica. Gli elementi disponibili suggeriscono che la maggior parte dei deepfake in circolazione online sono pornografici e in modo sproporzionato a donna delle donne. In quanto tale, la rapida strumentalizzazione dell’IA può avere un impatto inizialmente su pochi, ma poi estendersi a molti. Quando i diritti umani delle donne, delle ragazze e delle persone LGBTQI+ sono a rischio, tutti i diritti umani sono minacciati. Sia nell’uso quotidiano di modelli e sistemi di IA che nei forum multilaterali e nella governance dell’IA, gli impatti di genere dell’IA sono stati a lungo trascurati e hanno portato a rischi online e offline che colpiscono in modo sproporzionato donne e ragazze in tutta la loro diversità.

Per affrontare questa situazione, la cooperazione multilaterale per l’intersezione tra IA e genere è diventata essenziale. Dal 2022, il Partenariato globale per l’azione contro il cyberbullismo e gli abusi online fondati sul genere ha riunito i vari paesi per rendere priotaria, comprendere, prevenire e affrontare la violenza di genere facilitata dalla tecnologia, anche nell’era dell’IA, nei forum multilaterali. In modo complementare, è stato istituito il Laboratorio per i diritti delle donne online per unire Stati, organizzazioni internazionali, piattaforme private e organizzazioni della società civile nella cooperazione e nello sviluppo di soluzioni tecniche transnazionali per combattere la violenza di genere online e facilitata dalla tecnologia. Anche la Coalizione d’azione per la tecnologia e l’innovazione nell’ambito dell’iniziativa ONU Generation Equality ha adottato un approccio multi-stakeholder simile, svolgendo un ruolo chiave nell’affrontare su scala multilaterale la violenza di genere facilitata dalla tecnologia.

Nel 2024, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato la sua prima risoluzione sull’IA, Cogliere le opportunità di sistemi di intelligenza artificiale sicuri e affidabili per lo sviluppo sostenibile (A/RES/78/265) e la sua prima risoluzione sull’eliminazione di tutte le forme di violenza contro le donne e le ragazze nell’ambiente digitale (A/C.3/79/L.17) su iniziativa di Francia e Paesi Bassi. Inoltre, l’adozione della risoluzione 78/213 dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite sulla promozione e la protezione dei diritti umani nel contesto delle tecnologie digitali (2023), le conclusioni concordate delle Nazioni Unite della 67a sessione della Commissione sulla condizione delle donne sull’innovazione e il cambiamento tecnologico e l’istruzione nell’era digitale per raggiungere la parità di genere e l’emancipazione di tutte le donne e le ragazze (2023), nonché il Global Digital Compact (2024), il primo testo globale sulla governance delle tecnologie digitali, e la Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità informatica (2024), il primo trattato internazionale di giustizia penale volto a rafforzare la cooperazione internazionale per combattere i reati commessi mediante sistemi ICT, hanno segnato un passo significativo nell’affrontare, proteggere e difendere i diritti umani, compresa la parità di genere e i diritti delle donne e delle ragazze nell’ambiente digitale.

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Sulla base dei recenti progressi e degli sforzi congiunti per garantire un’efficace governance internazionale dell’IA e accelerare i progressi verso il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, proponiamo di intensificare l’azione per dare priorità ai diritti di tutte le donne e le ragazze nell’ambiente digitale in occasione del prossimo Vertice per l’azione sull’IA. Organizzato prima dal Regno Unito e poi dalla Corea del Sud, il prossimo vertice si svolgerà in Francia.

Nell’ambito del prossimo Vertice per l’azione sull’IA, noi, i paesi firmatari della presente dichiarazione, chiediamo agli Stati di riconoscere l’impatto legato al genere dell’IA su tutte le donne e le ragazze e le persone LGBTQI+ in tutti gli aspetti del mondo digitale, riconoscendo la continuità e l’interrelazione tra la violenza di genere offline e online e l’incremento della violenza di genere facilitata dalla tecnologia. Chiediamo agli Stati di attuare e sostenere misure di tutela per proteggere i diritti umani delle donne e delle ragazze in tutta la loro diversità nell’ambiente digitale, compreso il continuum online/offline. Esortiamo inoltre il settore della tecnologia digitale e dell’IA ad adottare principi di sicurezza fin dalla progettazione durante tutto il ciclo di vita dei sistemi di IA, dalla progettazione fino allo sviluppo e alla diffusione. Esortiamo sia gli Stati che il settore della tecnologia digitale e dell’IA a promuovere l’alfabetizzazione all’IA per tutti, in particolare per tutte le donne e le ragazze, al fine di colmare il divario digitale di genere e di fornire alle donne, in particolare a quelle in situazioni vulnerabili, le conoscenze per consentire loro di impegnarsi in modo critico con l’IA attraverso la promozione di un accesso e una partecipazione equi alla sfera digitale e l’empowerment degli individui per identificare, mitigare, prevenire ed eliminare pregiudizi di genere, stereotipi, discriminazioni e violenza.

Noi, i paesi firmatari della presente dichiarazione, membri del Partenariato globale per l’azione contro il cyberbullismo e gli abusi online fondati sul genere, riaffermiamo la nostra determinazione e il nostro impegno comuni a costruire un futuro digitale fondato sui diritti umani, integrando pienamente i diritti delle donne e le questioni di genere al prossimo Vertice per l’azione sull’IA che si terrà a Parigi a febbraio 2025.



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