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Quando parliamo di vacanze, subito pensiamo ai paesi più lontani e mai che ci venga in mente di visitare gli Stati più piccoli del mondo. Certo, sognare un viaggio ci porta a fantasticare verso mete esotiche, eppure vivere qualche giorno in una di queste realtà non è da meno in fatto di magia, soprattutto se significa passeggiare per le antiche strade di un principato! Oltre alle indiscusse bellezze e le curiosità che custodiscono, gli stati più piccoli del mondo sono inoltre la meta ideale per una vacanza di pochi giorni con tutta la famiglia.
Infatti, sul punto di ritornare, non ripartiamo con il rammarico di non essere riusciti a visitare ogni angolo di quel piccolo paese indipendente. Non mancano poi micronazioni nate da proteste o provocazioni, esperimenti andati a buon fine, a differenza di quanto raccontato nel popolare film L’isola delle rose.
Ma quali sono gli stati più piccoli al mondo da visitare? Pensate che alcuni di loro si trovano proprio in Italia!
Spesso non ci pensiamo, ma la Santa Sede è uno stato a sé che vanta una propria lingua ufficiale, una propria moneta, una proprio corpo armato, francobolli propri, quotidiani propri e una propria forma istituzionale; infatti si tratta di una monarchia assoluta, di tipo teocratico, il cui capo supremo è il Papa.
La Città del Vaticano sorge sull’omonimo colle e si estende dalle propaggini di Monte Mario a Nord fino al Gianicolo a Sud, sulla riva destra del Tevere. Lo stato più piccolo del mondo, esteso solamente 0,44 chilometri quadrati con 1000 abitanti, non limita a questo il suo primato. Infatti il Vaticano ospita la più grande chiesa del mondo, la Basilica di San Pietro, e possiede la più alta concentrazione di capolavori culturali al mondo. Alcune delle opere d’arte più importanti risalgono al Rinascimento, tra cui La Pietà di Michelangelo, gli affreschi della Cappella Sistina o quelli di Raffaello negli Appartamenti Vaticani. Le entrate dello Stato del Vaticano provengono principalmente dai contributi volontari di oltre un miliardo di fedeli in tutto il mondo e dal turismo che riempie le sale dei Musei Vaticani, dalla Basilica, dei Giardini Vaticani e di Castel Sant’Angelo.
Il secondo stato più piccolo al mondo si estende per appena due chilometri quadrati ed è il Principato di Monaco. Si tratta di uno stato sovrano ai piedi delle Alpi Marittime, bagnato dal Mediterraneo e confinante con la Francia. Poco meno di 36 mila abitanti, sono rappresentate 125 nazionalità ma con una decisa dominanza di monegaschi, francesi e italiani. La storia di Monaco è legata da settecento anni a quella della famiglia Grimaldi. Qui la lingua ufficiale è il francese, l’italiano e l’inglese sono fluentemente parlati dai cittadini, tuttavia la lingua tradizionale monegasca è il munegu, utilizzata dagli anziani e insegnata nelle scuole del Principato. La città-stato monegasca è conosciuta intutto il mondo per essere un paradiso fiscale e del lusso più sfrenato che ha ottenuto dall’UE l’autorizzazione ad usare l’euro anche se non fa parte dell’Unione. Montecarlo ospita ogni anno uno dei Gran Premi di Formula 1 più attesi e amati al mondo.
Ed eccoci tornati in Italia. San Marino è il quinto stato più piccolo al mondo (al terzo e quarto posto ci sono le isole di Nauru e Tuvalu nel Pacifico, decisamente poco turistiche) che si estende per 61 chilometri quadrati. Interamente circondato dal territorio italiano, San Marino è lo stato sovrano più antico del mondo e uno dei più ricchi a livello pro capite, inoltre è uno dei meno popolati delle Nazioni Unite con i suoi 30.000 abitanti. La repubblica più antica del mondo vanta moltissimi luoghi d’interesse storico ed artistico, come la Porta San Francesco, l’antico posto di guardia, la Chiesa dei Cappuccini del XVIsecolo, il Convento di San Francesco, la Basilica di San Marino, il Palazzo Pubblico, il Museo di Stato e le torri.
Sempre nel cuore dell’Europa, tra la Svizzera e l’Austria, si trova il Liechtenstein dove la lingua ufficiale, come è facilmente intuibile, è il tedesco. Il piccolo stato sovrano di appena 160 chilometri quadrati non ha un proprio scalo, per questo solitamente si fa riferimento all’aeroporto di Zurigo. Proprio con la Svizzera, il Liechtenstein ha un rapporto privilegiato, dal momento che il suo PIL pro capite è integrato nell’economia di quel Paese; d’altronde la moneta locale è il franco svizzero. Il principato non è molto lontano dal Lago diCostanza e proprio la natura rigogliosa è la principale attrazione di questo scenario fiabesco. Il Castello di Vaduz, residenza del principe, merita sicuramente una visita, così come la Casa Rossa con vista su uno dei principali vigneti del paese. Il Museo Nazionale, Castello di Gutenberg.
Di origine recentissima, la storia di questa variopinta città libera risale al 1971, quando la zona militare abbandonata nel quartiere di Christianshavn fu occupata e proclamata città libera esente da tasse e con una propria legislazione interna. L’esperimento sociale di liberi pensatori di Christiania presto si trasformò in una realtà concreta di Copenhagen, nella quale ancora oggi vivono stabilmente circa mille persone. Passeggiare per queste strade è davvero un’esperienza unica in cui murales, magazzini, baracche e sculture all’aperto raccontano una storia di libertà e rivendicazioni. Soprattutto in estate, musica dal vivo e chiacchiere davanti adun drink animano le vie. Ma anche il mercatino di Natale che ricorda un suk orientale è molto suggestivo. Dal momento che qui vige una legislazione e regole autonome, non dobbiamo dimenticare di rispettare i Do’s and Don’t (cosa si può e cosa non si può fare) posti all’ingresso della città libera.
Uno dei quartieri più antichi di Vilnius è diventato una realtà bohémien indipendente. Fino alla dichiarazione dell’indipendenza della Lituania era un quartiere povero e malfamato, mentre oggi è una zona coloratissima e culturalmente frizzante, popolata da graffiti e installazioni. Nel 1997 gli hippies che si trasferirono qui si proclamarono indipendenti e oggi Uzupis ha un proprio inno, una propria moneta e una propria bandiera, una sua costituzione e un suo presidente. Ma il limite tra la serietà e la privazione è molto sottile, infatti la Costituzione è fatta di articoli che si contraddicono esce sembrano barzelletta come adesempio “ogni cane ha il diritto di essere un cane”, “ogni uomo ha diritto ad essere un individuo”. In via Paupio potrete leggerli tutti! La street art è la più grande attrazione di questa città, ma non mancano gallerie d’arte, il Cimitero Bernardine e i simboli della città: la Sirenetta di Uzupis e l’angelo di Uzupis.
Questa Repubblica autodichiarata indipendente fu fondata come gesto di protesta nel 1996, da parte dell’artista svedese Lars Vilks che aveva costruito due enormi sculture in una riserva naturale del Kullaberg, nel nord-ovest dello Skåne in Svezia. Quando le due strutture vennero scoperte, venne intimata la demolizione e per tutta risposta Vilks proclamò la nascita della micronazione di Ladonia. Oggi, dopo lunghe lotte legali legate anche ad una terza scultura che nel frattempo era stata costruita, il piccolissimo paese è ancora lì. Nel 2006 un sito web satirico delle “Armed Coalition Forces of the Internets” (ACFI) ha dichiarato guerra a Ladonia, sostenendo che ilgoverno non ha riconosciuto i diritti dei cittadini di internet e della pirateria.
Udite udite, eccoci di nuovo in Italia. Anche qui abbiamo micronazioni nate come protesta. Negli anni Sessanta, mentre in Emilia Romagna veniva fondata l’Isola delle Rose su una piattaforma marina, a Seborga in provincia di Imperia, veniva proclamato un nuovo principato. In realtà nei secoli precedenti era una città indipendentista retta dall’abate che aveva il titolo di Principe Ecclesiale. Presto i monaci avrebbero venduto Seborga ai Savoia. Nel 1963 un seborghino, divenuto poi Principe Giorgio I, studiò i documenti storici su Seborga, affermando che in realtà l’atto di vendita non sia mai stato registrato. Quindi rivendicò per Seborga lo statusdi Principato. Questa monarchia costituzionale elettiva ha recentemente sventato un tentativo di usurpazione del trono. Dai suoi 517 metri di altitudine domina il paesaggio circostante ed è un punto panoramico d’eccellenza sul mar Ligure, sulle Alpi e sulla costa francese. Il principato è circondato da una natura incontaminata e da terrazzi floricoli, oltre ad un centro storico di antichissime origini degno di nota.
Chiudiamo questo lungo viaggio tra gli stati più piccoli del mondo sempre in Italia. La Repubblica di Frigolandia venne fondata nel 2005 nel comune di Giano dell’Umbria da Vincenzo Sparagna. All’interno di un bosco, la repubblica fondata sulla libertà è costituita da un ampio edificio ad un piano e include anche il Museo dell’Arte Maivista, le redazioni di Frigidaire, la Jack London’s Hut che era una baracca progettata da Luciano Biscarini dove doveva trovar sede il Museo Nomade della letteratura fantastica. Un regno della libertà e della creatività che però rischia di essere sgomberata. Per raggiungerla si devono seguire le indicazioni per Giano dell’Umbria.
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